3 Capitolo

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~M'ero scordata del tuo profumo.

È passato un bel po' da quando ho visto l'ultima volta Nic, non so se 4/5 mesi.
Ho provato a scrivergli in DM, ma a malincuore non mi ha mai risposto.
Diceva ch'ero difficile da scordare ma probabilmente non impossibile.
Lui invece è impossibile, ancora lo penso, ancora lo sogno.

Perchè cuore mio, batti per persone per cui non devi battere? Perché lo fai?

Nel fra tempo io e un gruppo d'amiche siamo partite per Roma per festeggiare la fine del nostro percorso di studi.
Finalmente diplomate, finalmente senza più verifiche e interrogazioni per la testa.
Un po' mi mancherà la scuola, ma non quanto mi manca Nic.

Vattene via Nic, vattene dalla mia testa.

...

Siamo a Roma, nel nostro appartamento che disfiamo le valige.
Io intanto che gironzolo per la camera sistemando i miei vestiti nei vari cassetti sbircio fuori dalla finestra, è buio..
ci sono persone che corrono, che portano a spasso i cani e ragazzi che camminano con le cuffie nelle orecchie e le mani in tasca.

Questa Roma mi sa tanto di te, Niccoló, perché non mi porti via con te?

Amy e Natasha mi dicono in coro "Andiamo a rimorchiare stasera, ti portiamo in discoteca."

Io sorrido, non mi va di ballare, voglio pensarlo tutta la sera, ascoltare la sua voce disperata che rimbomba nei miei timpani, ma mi lascio convincere e le mie amiche mi prendono a braccetto davanti all'armadio.

Amy:-"Decidi cosa metterti e poi andiamo a ballare."

Natasha:-"Ti aspettiamo!"

Entrambe corrono via dalla camera.

Io tiro fuori dall'armadio una gonna a tubino nera, con l'orlo inferiore in pizzo, abbinata da un top aderente in vinile rosso senza spalline.

Mi metto un paio di all star paiettate nere.
Non sono mai stata amante dei tacchi a spillo, sono scomodi e a ballare mi stancherei subito.

Mi metto un rossetto rosso acceso sulle labbra voluminose che già sono appariscenti e un po' di mascara.

Raggiungo le mi amiche che stanno fumando fuori dalla porta dell'appartamento.

Mary:-"Andiamo?"

Le due mi prendono nuovamente sotto braccio e s'incamminano verso una discoteca vicino la nostra casetta, non riesco a leggere bene il nome, ci sono alcuni led rotto nell'insegna.
Entriamo con passo felpato ed è come se una secchiata d'acqua fredda m'abbia svegliata dal lungo sonno in cui ero fino a 10 secondi fa.

Stavolta caro Niccoló non ti penso.
Stasera penso a me.
Noto un ragazzo con i capelli lisci, moro, carnagione scura e occhi color del cielo.

Mi avvicino a lui e comincio a ballargli davanti per cercare di attirare la sua attenzione,
E ci riesco benissimo.
Il ragazzo sconosciuto mi si appoggia con il petto alla mia schiena d comincia a strusciarsi e a toccarmi in punti dove non dovrebbe toccare.

Non era proprio questo, quello che immaginavo per la mia serata a mente libera!

Io mi allontano di pochi centimetri da lui, il poco che basta per non sentire più il suo addome che si muove a tempo di musica dietro di me.
Lui si avvicina di nuovo, sempre di più, mi attorciglia le mani in vita a mi spinge il sedere contro la parte più intima sotto il suo bacino.

Io cerco di staccarmi ma i miei tentativi sono invani, continua a tenermi stretta a se. Una sua mano mi tocca la coscia e cerca di entrare sotto la mia gonna stretta.

Mary:-"Lasciami stare!"

Comincio a dimenarmi e ad urlare in mezzo alla pista.

Niccoló:-"Ciccio, penso che qui tu non sia tanto gradito."

M'immobilizzo.
Tu? Qui? Sei uscito direttamente dai miei sogni? T'ho pensato così tanto che t'ho evocato Ní?

Il ragazzo che mi stringeva non mi stringe più, ora mi stringe Nicco, mi tiene la testa sulla sua spalla e mi fa ballare ondeggiando a destra ne sinistra.

M'ero quasi scordata il tuo profumo Ní..

Wendy. | Niccoló Moriconi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora