5 Capitolo.

1K 52 3
                                    

~Simili.

Mary:-"Dove mi porti?"

È ancora buio e io freddo umido della notte si posa sulla mia pelle, provocandomi dei leggeri brividi, per la  strada solo luci dei lampioni e Niccoló si rimette i soliti occhiali tondi da topolino cieco di Shrek, nonostante il sole non abbia ancora cominciato a sorgere.

Niccoló:-"Entra in macchina, ti porto in un posto speciale."

Salgo in macchina ed essa di abbassa leggermente sotto il nostro peso, Niccoló mette in moto e alla radio parte "La Stella Più Fragile Dell'Universo."

Manco farlo apposta.
Lui sorride compiaciuto e parte per il posto di cui non mi ha voluto parlare.

"Che poi mi piaci anche quando non parli e canti sottovoce quei tuoi ritornelli, mentre tra le dita rinchiudi i capelli, comunque con te, comunque con te.."

Si Nicco, mi piaci, mi piaci anche quando non parli e mi piaci quando il caro di luna ti illumina leggermente il profilo e la luce fioca mi permette di vedere la tua bellezza interna, quella più intima e privata di te.

Niccoló:-"Nun guardà."

Faccio un balzo pensando che si riferisse al fatto le lo stavo fissando più o meno da quando siamo partiti, poi chiudo gli occhi e me li tappo con le mani.

Sento la macchina che svolta e poi si spegne.

Niccoló:-"Aspetta lí, t'accompagno io."

Scende dall'auto e chiude la portiera alle spalle, poi sento prendermi il polso e mi tira fuori dall'auto piano piano.

Niccoló:-"Aspetta ancora n'po, te dico io quanno aprilli."

Mi fa stendere su un letto di sabbia, ma attorno a me non sento neanche un filo di vento, sembra di essere dentro quattro mura con il pavimento di una spiaggia.

Niccoló:-"Apri gli occhi."

Alzo lentamente le palpebre, mi trovo dentro un gazzebo trasparente sulla spiaggia, adornato con delle lucine color azzurro tenue tutte intorno.
In alto il cielo stellato e pulito da nuvole con una luna piena che sostituisce il sole e ci permette di vedere ciò che c'è attorno a noi.

Mary:-"Wow.."

Niccoló si sdraia a fianco a me, e mi prende la mano riempiendo gli spazi tra le dita con le sue.

Niccoló:-"Te piacciono 'e stelle?"

Mary:-"Tantissimo.."

Niccoló:-"Se nun ce fossi te starei tutta 'a notte a guardarle."

Mi volta verso di lui e noto che non ha ancora distolto la sguardo da me, i suoi occhi color nocciola hanno la profondità dell'oceano, mi ci tuffo dentro e con difficoltà ce ne esco, le labbra rosacee m'ispirano baci senza fine ed i suoi lineamenti da eterno bambino mi intenerisco il cuore fino a farlo sciogliere.

Mary:-"Se non ci fossi io?"

Adesso si volta verso il cielo immenso distogliendo lo sguardo da me, adesso sono io a guardarlo, e solo ora realizzo che preferisco guardare lui invece di un cielo pieno di stelle.

Niccoló:-"Mary, la Stella più fragile dell'universo sei te, l'ho sentita 'a tua fragilità quando t'ho vvisto pe' 'a prima vorta all'instore mio, t'ho visto ar concerto mio come te mettevi a piagne quanno cantavo 'e mie debolezze sur palco che so' anche 'e tue, t'ho sentito stasera, quanno er tipo te toccava e io t'ho portato via con me. Ma la stella più bella sei tu."

Mi sorprende come abbia sentito tutte le mie debolezze in quelle poche volte che mi ha visto, mi sorprende come abbia capito le nostre similitudini nonostante il poco tempo insieme.

Mary:-"Come fai a sentire tutte queste di me?"

Lui sorride, continuando a guardare il cielo.

Niccoló:-"Quanno du persone so' simili, lo sentono, se legano dal primo istante che se vedono."

Quanto hai ragione, Ní, io la prima volta che t'ho sentito mi sono aggrappata a te, come fossi l'unica ancora di salvezza che possa esistere a 'sto mondo di mostri..

Wendy. | Niccoló Moriconi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora