12. Chantal

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Chantal's Pov

7 anni prima

Tolsi le cuffiette, rimettendole al loro posto, e andai verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua, quando sentii i miei genitori discutere animatamente.

Mi avvicinai alla loro camera, cercando di capire cosa stessero dicendo.

《Non possiamo continuare così, Robert! Dobbiamo farla partire, è per il suo bene! Noi non riusciamo a fare più niente per lei!》urlò mia mamma, e non capivo cosa intendesse.

《Sì Margareth, ma come faremo senza di lei? Abbiamo fatto di tutto per andare avanti e a non farle mancare niente, ma adesso siamo impotenti, le cose stanno andando malissimo economicamente e abbiamo difficoltà addirittura per noi due..lei è l'unica ad averci dato la forza di andare avanti, con quel sorriso sempre sul viso e a rassicurarci di essere felice e di stare bene con noi, nonostante tutto. Ma continuando così, non riusciremo più nemmeno a permetterle di proseguire gli studi..》disse mio padre, abbassando il capo e sorridendo amaramente.

Ora iniziavo a capire e a collegare il tutto, non mi avevano mai detto il motivo per cui non potevo e non potevamo fare determinate cose, ma adesso tutto mi era chiaro. Volevano mandarmi via per permettermi una vita felice..

Indietreggiai lentamente, andando in cucina per bere, per poi tornare in camera mia, lasciandomi cadere, e permettendo alle lacrime di scendere.

1 settimana dopo

Ero lì, pronta a prendere l'aereo che mi avrebbe portato ad affrontare una nuova vita, da sola.

I miei avevano pagato tutto con gli ultimi risparmi che avevano, permettendomi di partire, di andare a scuola e di dormire comodamente in un albergo, anche se sarebbe stato per poco.

Avrei dovuto guadagnarmi da vivere da sola, cercandomi subito un piccolo lavoro ed andare avanti.
Sarebbe stata dura, ma la voglia non mi mancava.
Piuttosto, avevo le lacrime agli occhi che non volevano smettere di cadere, per dover salutare per anni i miei genitori.

Dopo aver pianto, ed averli salutati, mi incamminai verso il mio volo...ignara di cosa potesse succedere da quel momento in avanti.

Alcuni mesi dopo

Fortunatamente, riuscii a trovare presto lavoro in una libreria, amavo leggere, quindi fu facile ottenere il posto.

Grazie a questo piccolo lavoro, riuscii ad avere un bel po' di soldi, ad andare a scuola e a togliermi qualche sfizio.

Chiamai i miei ogni sera, informandoli di tutto, e volendo sapere come stessero.

Purtroppo, le cose non erano migliorate, ed erano allo sbando. Mancava poco e gli avrebbero sottratto addirittura la casa.

Non sapevo cosa fare, così, un giorno, decisi che avrei fatto il possibile per aiutarli, come loro avevano fatto di tutto per me dalla mia nascita.

Lavorai più del dovuto, trovai anche altri piccoli lavori, e stare al passo con lo studio era diventato quasi impossibile.
Finivo di studiare a tarda notte, per poi alzarmi presto, andare a scuola e lavorare fino a sera.

Per un po' di tempo riuscii a tenere il ritmo, ma andando avanti era stressante e poco salutare, infatti svenni diverse volte sia a scuola che sul posto di lavoro.

Passò un anno in questo modo, fino all'arrivo di una ragazza nella mia camera.

Si era appena trasferita in Canada, quindi non sapeva nulla.
Ero felice di aver trovato una compagna di stanza, almeno avrei avuto un'amica, e avrei potuto distrarmi.

Si chiamava Charlotte, ed aveva la mia stessa età.
Inizialmente, le feci da guida per la città, le feci vedere la scuola e le trovai anche un piccolo lavoretto, dove lavoravo anch'io.

Poco dopo il suo arrivo, dovetti smettere i lavori che mi rendevano le giornate impossibili e mi impedivano di studiare.

Riuscii, però, ad accumulare bei soldi, così, li spedii senza pensarci due volte ai miei genitori, i quali, la sera dell'arrivo della mia busta, mi chiamarono piangendo.

Volevano rispedirmeli, mi dissero che non era giusto rinunciare alle mie esigenze per loro.
Risposi che avevo fatto tutto col cuore, per vederli felici, e che se non lo erano loro, io non potevo mai esserlo.

Mi ringraziarono altre mille volte, ed io ero fiera di loro, e felice di come stavano andando le cose.

Fortunatamente, andando avanti, le cose migliorarono anche per loro, tanto che riuscirono a venire in Canada per qualche settimana, stando insieme.

Ero al settimo cielo, li amavo, erano la mia famiglia, e avrei fatto di tutto per loro.

Col passare degli anni, conobbi ancor meglio Charlotte ed il suo passato, come lei il mio, e le stetti il più accanto possibile, facendola svagare in ogni modo, facendole conoscere nuovi compagni e facendo tantissime pessime figure, ma divertendoci come matte.

Mi raccontò di suo fratello, e stando a ciò che diceva, doveva essere davvero una bellissima persona.

Purtroppo però, ebbe sempre meno notizie su di lui, sprofondando.

Provai a rassicurarla, riuscendoci però poche volte.
Decidemmo così che, al termine degli studi, saremmo andate in America, lei sarebbe tornata a casa sua, mentre per me sarebbe stata la prima volta andare lì.

La mia casa era in Italia, i miei nonni paterni erano canadesi, ma si trasferirono in Italia dopo il loro matrimonio, concependo lì mio padre.
Mia madre invece, era americana a tutti gli effetti, ma dovette trasferirsi in Italia per lavoro, e così conobbe mio padre.

Un giorno, tornerò da loro. Volevo tornare in estate, ma mi dissero di pensare prima a divertirmi, e poi di andare a trovarli, e nonostante non volessi assecondarli, mi costrinsero a cedere.

Avevano sempre messo me prima di tutto, prima di loro stessi, della loro felicità.
Il bene che gli volevo era immenso, e avrei ripagato la loro fiducia con tutta me stessa.

******

Mi svegliai con le lacrime agli occhi, per aver ricordato così tanto di loro.
Mi mancavano tantissimo.

Presi il telefono, e non persi tempo a chiamarli, nonostante l'orario.

《Buongiorno mamma, tutto bene? Come sta papà? Sì, qui tutto bene, tra quattro giorni partiamo per Miami! Mi mancate tantissimo! Dopo il viaggio tornerò da voi, prima di riprendere gli studi! Vi terrò aggiornati, vi mando un grandissimo abbraccio e tanti baci, saluta papà da parte mia, vi richiamerò presto! Vi amo.》staccai, a malincuore.

S.A.

Buon pomeriggio!

Inizio ringraziando Wik_Mellow per la bellissima copertina creata per la mia storia!
Vi consiglio di andare a leggere assolutamente la sua storia: Parole dall'Arizona. Vi trasmetterà emozioni fortissime, vi farà sentire all'interno del racconto, e potrete immedesimarvi perfettamente nei due giovani. La storia è piena di valori ormai andati persi col tempo, ed affronta una tematica molto importante, purtroppo sottovalutata.

Tornando a noi, oggi capitolo un po' breve, ma volevo farvi conoscere la storia di Chantal!

Mi farò perdonare col prossimo capitolo, promesso!

Ed a proposito..il prossimo capitolo avrà due parti, e succederanno un bel po' di cose!

Inizierà male per il nostro Will, che avrà un momento di forte debolezza, ma fortunatamente, ci sarà Wesley con lui!
Curiosi?

Al prossimo aggiornamento!

-Monster.💀🖤

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