N.A. La canzone di questo capitolo è...
𝓛𝓲𝓼𝓪𝓷𝓭𝓻𝓪
Entriamo in una sala circolare gigantesca, mentre Pollux e Alucard si posizionano agli estremi della porta, chiudendola dietro di noi. Mio nonno, mia nonna e mio fratello entrano con naturalezza, mentre io scruto ogni particolare della stanza in cui sono finita, facendo attenzione ai dettagli che la compongono.
Il pavimento è fatto di piastrelle piccole bianche e grigie a forma di rombo, anche se in alcuni punti ne sono state utilizzate altre più particolari di color grigio scuro e nero, che formano dei cerchi di diversa grandezza. Il muro è di marmo bianco e vi sono appese, con sostegni in metallo scuro, delle torce e dei quadri che non riesco a descrivere.
Sono strani. Quasi inquietanti.
Tra un quadro e l'altro sono presenti quattro porte di legno nere, che portano chissà dove.
Questo posto è enorme!
Sebbene la presenza degli uomini davanti a quelle porte mi metta curiosità, i miei occhi vengono rapiti dalla parte centrale della sala, dove è presente un rialzo bianco su cui si ergono tre possenti troni, due neri e uno rosso sangue, uno più avanti rispetto all'altro.
Ci dirigiamo al centro della sala mentre rimango estasiata e sussulto quando mio fratello mi tira la mantella, posizionandosi dietro di me.
«Non ti abbiamo detto che Lucius Romanov non sarà presente», bisbiglia nel mio orecchio.
«Perché?»chiedo.
«Perché mio fratello ha deciso di prendersi un po' di riposo», dice una voce morbida ma tagliente.
Davanti a noi, sul piano rialzato, si è materializzata una figura alta e possente: indossa scarpe nere, pantaloni neri eleganti e una camicia nera coperta da una giacca nera con i bordi rossi. Ha la pelle pallida, gli occhi rossi e i capelli biondi raccolti con un nastro rosso. Lo riconoscerei da lontano: è Sebastian Romanov.
«Benvenuta». Un'altra figura con i capelli lunghi castani legati dietro alla nuca e vestito esattamente come Sebastian compare seduta sul trono nero a sinistra. È Nicolae Romanov. «Grigore, vecchio mio, come stai?»
«Non potrebbe andare meglio», risponde mio nonno con un cenno del capo. «Mia nipote sta diventando grande».
«Crina, sei splendida», commenta l'uomo con i capelli castani.
Mia nonna sorride e annuisce con eleganza.
«Tu devi essere Lisandra!»esclama il biondo. Sebastian viene verso di me scendendo dal piano rialzato e il mio respiro si blocca.
Annuisco.
«Assomigli molto a tuo padre», commenta Nicolae. Mi osserva con occhio attento. Inizio a sentirmi sempre più a disagio. Abbasso gli occhi in imbarazzo e sussurro: «Grazie».
«Spero che ci darai le stesse soddisfazioni», commenta Sebastian voltandosi e sedendosi sull'altro trono nero con un movimento rapido.
Osservo il trono rosso centrale: sembra essere dipinto con il sangue. È il trono di Lucius?
«Licano, sai già la strada per il tuo addestramento», afferma Nicolae con tono serio.
Mio fratello annuisce, mi lancia uno sguardo fiero e se ne va imboccando una delle porte nere sulla destra.
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Legami di sangue: il risveglio
FantasyPrimo Libro della Saga dei Legami Estratto speciale di 10 Capitoli. 😍 Questa storia si può trovare facilmente su Amazon sia in cartaceo che in Kindle Lisandra è una ragazza normale con una vita tranquilla e serena. Ma è tutta apparenza. Il trasf...