Capitolo 3 - The twins.

41 5 0
                                    

Maia e Paola, le gemelle, erano in realtà gli opposti più opposti di tutto il pianeta, almeno in ciò in cui riuscivano a distinguersi tra loro.

Una aveva i capelli corti e l'altra lunghi, una le vans l'altra le converse, una short l'altra gonnelline, una amava il rock l'altra il pop, una giocava a calcio, l'altra era ballerina. A Paola appartengono tutti i primi attributi, a Maia i secondi.

Paola è occhi neri, viva, vorace, senza catene.

Maia è occhi verdi, e viva lo era un po' di meno.

Anche alla notizia del loro trasferimento in Sicilia reagirono in modo totalmente diverso: Paola urló dalla gioia, le piaceva sperimentare cose nuove e corse in camera a fare le valigie. Maia corse in camera in silenzio, a piangere.

E adesso si ritrovavano a pochi isolati dalla loro nuova casa e già l'idea dava alla gemella dai capelli lunghi e biondi un senso di smarrimento e nausea.

Paola ascoltava musica come se niente fosse picchiettando col piede contro il sedile anteriore su cui era seduto il padre. Maia la invidiava, era sempre così sicura di sè, sempre così a suo agio con tutti.

-Vi piacerà, vedrete!

-Oh si!- rispose per entrambe Paola, mentre a Maia tornavano a gonfiarsi gli occhi.

❀❀

Due isolati più avanti Massimiliano doveva fare i conti con tre psicologi che gli stavano seduti davanti, su tre orribili sedie gialle e verdi. Che gusti di merda hanno certi arredatori... pensava picchiettando la penna sul foglio bianco. Il compito di oggi era scrivere tre parole che esprimessero le emozioni, le paure, le ansie di cui avrebbe voluto liberarsi ma non riusciva a sopprimere.

 Il compito di oggi, secondo lui, era riuscire ad arrivare a pranzo e uscire da quella stanzetta disgustosa senza dover urlare, mordere o picchiare nessuno. Cosa molto difficile.

 -Allora, Massì, non hai nessuna vibrazione negativa nell'anima che vorresti scrollarti di dosso, niente da cui vorresti sentirti libero?

 Massimiliano sospirò per mantenere la calma apparente che sembrava avere e scrisse sul foglio tre parole, poi prese zaino, cappellino e le chiavi della propria stanza e uscì senza neanche chiudere la porta.

Gli assistenti si guardarono tra loro sconvolti e il più freddo di loro prese in mano il foglio e lesse. LIBERO DA VOI.

❀Sogni incollati fino a dentro le ossa.❀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora