Il suo mondo sembrava muoversi insieme alle bocca del suo hyung, mentre parlava, raccontando la storia del primo capitolo.San senza accorgersene gli fissava le labbra, anche se avrebbe dovuto prestare più attenzione alle parole, perché il suo hyung avrebbe cercato poi di spiegargliele, insegnandogli dei termini nuovi.
Per la prima volta stava realizzando davvero quanto gli piacesse sentirlo parlare, era successo anche altre volte...ma questa volta sembrava tutto diverso, amava letteralmente il suono della sua voce nelle orecchie, era l'unico che avrebbe voluto sempre sentire, senza mai stancarsi.
Loro due erano stati capaci di adorarsi anche nel silenzio più assordante, eppure...la voce di Yeosang era così bella, che mentre questo leggeva, il registratore gli tremava tra le mani.
Ogni parola sembrava letteralmente percuoterlo, mandando scariche elettriche in tutto il suo corpo. Non sapeva neanche lui perché avesse deciso di registrarlo, ma aveva chiesto a Yeosang il permesso, e questo aveva acconsentito.
Avrebbe così potuto risentire la storia più volte, partendo dal capitolo uno, e grazie alle sue cassette. Era in questo modo che spiegava a se stesso quella stramba idea. La verità era però più semplice di così: amava Yeosang. Amava la sua voce matura, nonostante la sua età. Amava sentirlo parlare, amava guardarlo mentre lo faceva, e amava la prospettiva di poter risentire tutte le cassette, una volta finite, così da poterselo portare un po' ovunque.
Durante il corso della giornata sentiva spesso la mancanza del suo hyung, potevano solo guardarsi da lontano, fingendo di non conoscersi affatto. Grazie a quelle si sarebbe sentito meno solo, tipo la mattina presto, quando si salutavano, e Yeosang subito dopo era troppo impegnato con il suo insegnante privato, per restare a mandargli segnali dalla finestra, e quindi gli mancava. O di notte, quando aveva paura del buio, e guardando steso sul letto le stelle fuori dalla sua finestra, il silenzio e la mancanza del suo hyung si facevano sentire.
<<"Sei tu la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, il profondo del cuore, il nutrimento, la fortuna, l'oggetto di ogni mia speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro">> continuò Yeosang, leggendo quello che diceva uno dei due protagonisti.
Come non notarlo, Kang Yeosang? Come non restarne affascinati? San non riusciva proprio ad evitare a se stesso di provare quelle piccole emozioni, adorava e invidiava ogni singola parte di lui. Yeosang non aveva più bisogno neanche di toccarlo per suscitare in San vero e proprio desiderio, ci riusciva semplicemente standogli accanto.
Per un momento pensò addirittura che quella frase fosse stata scritta apposta da qualcuno che sapeva perfettamente come il più piccolo si sentisse, nei confronti del suo hyung.
Si sistemò meglio sul letto, a disagio, con le guance rosse, e abbassò lo sguardo, sperando che l'altro non lo notasse.
Certe volte Yeosang faceva semplicemente male, e neanche sembrava accorgersene. San non credeva che un simile batticuore fosse normale, sembrava quasi che il suo piccolo cuore volesse uscirgli dal petto, per ricongiungersi alla sua parte mancante.
<< "Quando è vero amore, anche il più banale dei sospetti incute paura; e se la paura cresce l'amore lo segue avvampando impetuosamente">> Yeosang fece una breve pausa, per riprendere fiato, guardando il libro per qualche secondo, per poi ricominciare a leggere <<"E qualsiasi angoscia che adesso sembra mortale, in confronto al perderti, non sembrerà uguale">> concluse poi, alla fine del capitolo, con la confessione d'amore del ragazzo alla sua amata.
Dopo quella frase cadde il silenzio. Fine, avrebbe dovuto spegnere il registratore, ma ne era rimasto completamente paralizzato.
I due si guardarono, intensamente. I corpo di San stava emanando letteralmente scintille, rendendogli difficile il riuscire a pensare, o il restare fermo.
Perché i libri che leggeva sembravano troppo maturi per quelli della sua età? Perché Yeosang, non sembrava per nulla, un bambino? Perché dovevano essere così tanto diversi? San capiva poco alcune delle frasi che gli leggeva, o gli argomenti in cui lui tentava di coinvolgerlo. Anche quando questo lo appassionavano, e avrebbe davvero voluto sentirsi coinvolto, finiva solo per l'ascoltare quello che aveva da dire. Gli piaceva, gli piaceva da matti, ma questo lo faceva sentire solo come fossero ancora più diversi.
La cameretta di Yeosang sembrava volersi restringere, fino a fargli mancare il fiato. Si sentiva sopraffatto, e non sapeva cosa dire, il suo sguardo intenso, lo stava facendo letteralmente perdere nei suoi occhi profondi. Se avesse potuto farlo, sarebbe scappato via dal suo stesso corpo, per impedire a se stesso di sentirsi così tanto vulnerabile.
Stavano pensando la stessa cosa?
<<Non voglio perderti>> provò San, era questo il pensiero che aveva sfiorato la sua testa, quasi come una lama affilata, infliggendogli un taglio troppo profondo e doloroso, da sostenere <<Non voglio assolutamente perderti>> ripeté, quasi lamentandosi, perché la solo prospettiva gli faceva male.
Amava Kang Yeosang. Lo amava con tutto se stesso, ma era ancora troppo piccolo, per capire davvero cosa fosse quel sentimento, e perché avesse così tanta paura di perderlo.
<<Hai rovinato la registrazione>> gli fece notare, con un sorrisetto rassegnato, e divertito allo stesso tempo <<Dovremmo rifarla?>>
<<No>> protestò San, debolmente, scuotendo piano il capo, e abbassando lo sguardo sulle sue mani <<Voglio ricordare di averti detto queste parole.>>
<<Oh...>> mormorò Yeosang, in quel momento parve parecchio sorpreso dalle sue parole. Nemmeno lui ne capiva il motivo, ma semplicemente era così. Voleva ricordare a se stesso, anche tra ottanta anni, che in qualche modo da piccolo la persona più importante del suo inverso era stata Choi San, e che neanche in futuro lo avrebbe mai lasciato <<allora ricordati che anche io non voglio perderti, San.>>
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Moonchild~SanSang
FanfictionSan e Yeosang sono destinati ad amarsi, e a soffrire di questo stesso sentimento. ~~~~🌙 "Sono una stella spenta. Ho perso valore, ormai. Lui si ricollegherà ad altre stelle, formerà un nuovo disegno nel cielo, più bello del precendente. Non valgo p...