il freddo alle mie spalle

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Caro Percy,
Mi manchi. Sai a volte mi sveglio, nel bel mezzo del mattino, dentro la tua cabina, e sono convinta che vada tutto bene. Sono convinta che tu sia in bagno, e che presto tornerai per baciarmi.
Questa lettera è stata un'idea di Reyna per aiutarmi a superare la tua morte. Ma lei non sa delle parole gettate al vento nella speranza che tu le sentissi.
Nessuno ha scoperto ciò che provo, a parte forse mia madre. E mi sento stupida. Perché questa lettera non ti arriverà mai. Perché è un insulto alla mia intelligenza.
Sai, sto per partire per un impresa. Forse morirò. E forse è per questo che parto. Perché segretamente spero che sarai lì, ad attendermi.
Ricordi la sensazione di freddo che avevamo quando Gea si faceva spazio tra i nostri pensieri. La prima volta che la provai, di sull'Argo II. Stavamo per venire a prenderti. E io ero persa in un calvario di emozioni che dava dall'agitato, all'esaltato, al terrorizzato. Ricordi il tartaro? E la morte dei nostri più cari amici?
E i silenzi? E le paure?
Somma tutto.  Perderti è stato decisamente peggio.
E a volte spero che sia tutto uno scherzo di Era. Che domani mi svegli, con te accanto. Probabilmente piangerei. Ti abbraccerei. Vivrei per te. Nel tuo nome. Ma sei morto. E con te sono morta anche io. E i miei sogni. E i miei sorrisi. Sono ferita. E solo tu puoi guarirmi.  Ma non ci sei piú. 
Rimpiango quella sensazione. Il freddo alle mie spalle. Perché ora tutto è freddo e buio. E tu non sei più il mio farò nella notte.
E questa è una lettera che non verrà spedita. Una lettera senza senso. Una lettera per il ragazzo,che ho amato, amo e amerò in eterno. Una lettera per il ragazzo che amava l'oceano.
                                           
                                        sempre tua
                                          Annabeth

Il ragazzo che amava l'oceano~ Percabeth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora