Prologo

506 125 78
                                    

Quando oltrepasso la porta girevole dell'Hunter Hotel  sono accompagnata da una cara amica chiamata ansia. Sì, sono ansiosa perché devo ottenere  a tutti i costi quel posto
come cameriera altrimenti non saprei proprio come pagare gli studi, non voglio gravare sui miei genitori, loro hanno già tanti problemi economici e poi io sono Julia Henderson e sono un ragazza indipendente.

E poi boom! Tutti si girano a guardarmi e sento un voce infastidita:« Ma dove cazzo guardavi?» ringhia un fattorino davanti a me, ero così assorta nei miei pensieri da non far caso al fattorino pieno di bagagli  che passava davanti a me.
Credo che se mai mi prenderanno come cameriera dovrò guardarmi da questo tizio. Seriamente. Non mi piace il modo in cui mi guarda. Continua a guardarmi male e a dirmi parole mentre raccoglie i bagagli da terra, ma io smetto di farci a caso perché sono impegnata a guardare un ragazzo, o forse un angelo che si sta avvicinando a me.

È alto quasi un metro e novanta, capelli castani delle spalle larghe quanto tutto l'albergo: praticamente perfetto!
Aspetta Julia, tu non sei quel tipo di ragazza, quella che entra in trance davanti a un bel ragazzo o forse sì ?
Bada agli ormoni, Julia.

La situazione peggiora quando il ragazzo mentre si avvicina leva gli occhiali da sole mostrando i suoi grandi occhioni verdi.
Sto per svenire,davvero.

Bada agli ormoni Julia, è un ordine!

Com'è andrà il colloquio di Julia e chi è quel bellissimo ragazzo dagli occhi verdi? Lo scopriremo nel prossimo capitolo. Hey girls! È la prima storia che scrivo e spero proprio che vi piaccia!
Aspetto i vostri commenti 💕💕💕

Come Schopenhauer si sbagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora