4. Claustrofobia.

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Quando torno a casa trovo Abbey in cucina indaffarata a preparare qualcosa.
Qualunque cosa sia, dall'aspetto non pare nulla di buono.
Sono tanti pezzettini di carne ammassati tra loro ricoperti da una strana salsa gelatinosa.

« Ti prego Julia, togliti l'espressione di quella che potrebbe vomitare da un momento all'altro!»
« Ma io..»
« Non c'è bisogno che tu aggiunga altro, lo so che questo Hong Shao Rou è venuto proprio male!» mi dice infastidita puntando i suoi occhi a mandorla su i miei.
« Questo Hong cosa?»
« Hong Shao Rou, è un piatto tipico della cucina cinese, volevo cucinarlo per festeggiare il tuo nuovo lavoro,  solitamente è una mia specialità, ma oggi, non so dove ho la testa...»
Lo so io dove ce l'hai Abbey, non ho dimenticato il ragazzo nudo che usciva dalla tua stanza stamattina.

« Tranquilla Abbey, forse è meglio che ordiniamo una pizza da Marco's. » la tranquillizzo io, anche perché dopo una mattina all'università la mia pancia si sta facendo sentire.
« NO! La pizza no!
« Perché no?»
« Perché non mi va .»
« Abbey non ci credo che non ti vada, mangi la pizza pure a colazione!»
« Lo so, ma oggi non mi va. Ho un po' di nausea. »

Oddio.
Questo è un brutto segnale.
Specialmente dopo una notte passata con un ragazzo.
E se Abbey fosse incinta??!

Parte già uno dei miei film mentali dove 
Abbey stringe tra le mani il suo bambino, quando  vengo interrotta da uno strano rumorino.
Ah, è la mia pancia.
Sto davvero morendo di fame.

« Abbey, mi dispiace che hai la nausea,
ma io ho un po' di fame e se non ti dispiace ordino una pizza solo per me.»
Sto componendo il numero della pizzeria  quando vengo bloccata dal braccio di Abbey.
Che sta facendo?
« Ferma, Juliaaa! Non ho la nausea ti ho detto solo una bugia.»
« E perché mi avresti detto una bugia?»
« Perché... perché ieri ho passato la notte con un ragazzo e questo ragazzo fa il fattorino da Marco's.»
« Si chiama Taylor, giusto?» sorrido io divertita.
« Aspetta, come fai a sapere il suo nome?!» Abbey è diventata tutta rossa, dev'essere parecchio imbarazzata.
« L'ho visto stamattina mentre usciva dalla tua camera.»
« Certo che non posso nasconderti niente detective Julia Henderson!»
« Hahahaha. Va bene ho capito ordinerò la pizza da un'altra parte, ma io alla pizza non rinuncio! »
« Sai Julia credo che la nausea mi sia passata!Prendi una pizza anche per me.»
Il potere della pizza è davvero impressionante...

🍕🍕🍕🍕🍕🍕🍕🍕

Finito di pranzare corro in camera a cambiarmi. Indosso un vestitino nero con degli anfibi, poi lascio i capelli sciolti e metto un filo di eyeliner.

Quando entro  nella hall dell'Hunter Hotel mi dirigo verso la reception per chiedere del mio capo, devo ancora firmare il contratto e accordarmi con lui circa gli orari di lavoro.
« Ciao, cercavo il signor Hunter, potresti aiutarmi?»
La receptionist bionda dietro il bancone mi lancia un'occhiataccia e poi mi dice « E tu chi saresti?»

Forse ci sarà qualcosa nell'aria non è possibile che in questo hotel siano tutti così acidi!
Oh meglio, tutti tranne Dolores.

« Ehm ciao, io sono Julia Henderson e lavoro qui come cameriera»
« Veramente io non ti ho mai vista.» dice questo mentre mi guarda sprezzante  con i suoi occhi azzurri.

Questa sarà una parente del fattorino.
Ti prego Dolores, salvami!

Sto per rispondere quando qualcuno lo fa al posto mio.
« Non l'hai mai vista perché l'ho assunta ieri. Sii più gentile con Julia la prossima volta Irina.»

Oddio.
Da dove è sbucato William Hunter!
E poi perché mi ha difesa?!
Per la seconda volta!

« Scusi signor Hunter.» si scusa Irina lanciandomi un'altra occhiataccia.

Se potesse mi ucciderebbe.

« Seguimi Julia» dice poi il mio capo dirigendosi verso verso il grande ascensore centrale.
Lo seguo e insieme saliamo in ascensore.

Ma improvvisamente...
Sbam!!!!
L'ascensore si ferma.

« Che succede signor Hunter?»
Il moro preme più volte il tasto di apertura delle porte, ma niente le porte non si aprono e l'ascensore non sale più.
« Si è bloccato, cazzo» dice lui.
« E adesso?!»
« Chiamo i tecnici dell'albergo, sistemeranno la cosa subito.»
Mentre il moro chiama i tecnici, io realizzo di essere bloccata in un ascensore... e con William Hunter!
« Arriveranno tra 5 minuti, nel frattempo dovremo rimanere qui.»
« Uffa.» dico io cercando di sembrare seccata.
« Lo sai Julia, ci sono ragazze che pagherebbero per rimanere chiuse in ascensore con me.»
« Com'è modesto signor Hunter!»
« Hahahahaha, vedi che è la verità.» certo che quando ride William è ancora più bello.
Peccato non lo faccia spesso.

Dopo qualche minuto di silenzio, il moro si appoggia ad una parete dell'ascensore ed inizia a parlare.
« Parlami un po' di te Julia, cosa fai oltre il lavoro qui in hotel?»
« Sono una studentessa di filosofia, ma non credo le interessi tanto...»
« Se te l'ho chiesto mi interessa Julia.
A che anno sei?»
« Sono all'ultimo anno e a Maggio se tutto va bene mi laureerò. »
« Quindi hai ventitré anni, presumo.»
« Però è veloce nei calcoli. Io in matematica non ho mai nulla.»
« Hahahaha.»
È la seconda volta che ride alle mie battute.
Ma che cavolo ha oggi?

« Hai già studiato Aristotele?»
« Lo sto studiando proprio per il prossimo esame. Perché?»
« No così, solo per sapere.»
Sono due le cose.
O crede che io sia scema.
O crede che io non ci veda.
Perché si vede a cento chilometri di distanza che sta mentendo.
« Signor Hunter so che sta mentendo.»
« Ops, sono stato sgamato.»
« Direi proprio di sì.»
« Va bene, sono costretto a dirti la verità.
Quando avevo diciassette anni facevo parte di una compagnia teatrale e fui scelto per interpretare Aristotele nello spettacolo che stavamo allestendo.
Con tanto di parrucca bianca e barba lunga.»

Benissimo.
Da questo momento in poi mentre studierò Aristotele penserò a William Hunter.
Ed ecco come nel prossimo esame prenderò diciotto.

« Hahahaha. Sarebbe stato troppo  divertente vedere quello spettacolo. Comunque non sapevo recitasse.»
« Il teatro è una mia passione fin da quando sono bambino, ma adesso non metto piede in un teatro da otto anni.»

Mentre dice questo il mio capo sembra triste.
Molto triste.
E nonostante ieri sia stato uno stronzo con me devo dire che mi dispiace.
Che non mi dispiace.
Non mi dispiace affatto.
Cervello cerca di collaborare!

Però anche se non mi dispiace meglio cambiare discorso.

« Signor Hunter, ma non è che ha un filmino dello spettacolo?»
« No. Ma anche se ce l'avessi non te lo farei vedere Julia, è troppo imbarazzante.» dice il moro tornando a sorridere.
« Dai signor Hunter, prometto che non ne parlerò con nessuno, parola di lupetto.»
« Hahahaha, se mi dici parola di lupetto allora mi fido.»
Oggi è fin troppo simpatico con me.
Forse si è drogato.
O forse soffre di claustrofobia.
Ma non mi interessa.
Quando ride i suoi occhi verdi brillano e spuntano anche delle adorabili fossette sulle sue guance.
Non so chi sia questo nuovo William, ma mi piace.
Mi piace tanto.

Quando arriveranno i tecnici dell'hotel?
Come sarà William Hunter nelle vesti di Aristotele?  E soprattutto, vi è piaciuto questo nuovo William?

Hey readers!💕💕
Lo so. Ci ho messo davvero tanto ad aggiornare ma spero che ne sia valsa la le pena.
Aspetto i vostri commenti♥️♥️
Ps: Ho da poco riscaricato Instagram sono ___.vittoria.__ se vi va seguitemi!

Come Schopenhauer si sbagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora