5.La sfortuna mi sorride

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I suoi occhi verdi fissano i miei.
Sono stupendi da farmi quasi paura.
È difficile tenere il suo sguardo ma devo riuscirci, voglio scavare dentro a quegli occhi e vedere cosa nascondono.
I miei occhi attraversano i suoi e trovano tanta rabbia, tanto rancore ma anche tanta tristezza.
Forse devo fermarmi qui.
Sto per lasciare il suo sguardo quando nel profondo dei suoi occhi scorgo una luce.
Superata infatti la parte più superficiale i suoi occhi sono dolci e buoni come quelli di un bambino.

Ti ho sgamato William Hunter!

Poi sento delle voci.

«Siamo qui! Ora risolveremo il guasto. »
Saranno sicuramente i tecnici dell'albergo.
Certo che potevano ritardare un po', sono solo io quella che ritarda sempre?
Le parole dei tecnici sembrano quasi svegliare William da uno stato di trance. I suoi occhi tornano come sempre, arrabbiati, tormentati, indecifrabili.
Poco dopo le porte dell'assessore si aprono.
I tecnici ci chiedono se va tutto bene, ci dicono che è stato un guasto dovuto ad uno sbalzo di corrente.
William ringrazia freddamente  i tecnici dell'albergo, e poi corre dritto verso la sua stanza.
Io lo rincorro.
« Signor Hunter, aspetti! Devo ancora firmare il contratto e darle i miei documenti!»
«Sei stanca Julia, va' a  casa.» mi risponde lui freddo.
« Va bene. » rispondo io.
Cerco il suo sguardo ma non lo trovo, non lo trovo più.
Così mi dirigo verso l'uscita mentre miliardi di sentimenti ballano nella mia mente.
Sono arrabbiata? Sono delusa? Sono confusa? Forse tutte queste cose messe insieme.

Fuori piove. E non ho l'ombrello.
Che giornata fortunata oggi.
Forse avrò incontrato qualche gatto nero senza neanche essermene accorta.
Corro verso la macchina.
Sto guidando verso casa quando mi arriva un messaggio da parte di Kyla una mia compagna dell'università .

" Hey Julia! Stasera do una festa a casa mia. Ci saranno alcuni ragazzi dell'università. Tu ci sei vero??"

" Ciao Kyla, mi piacerebbe venire ma sono un po' stanca oggi è stata una lunga giornata."

" Julia non cercare scuse! Hai tutto il pomeriggio per riposarti sono ancora le quattro! La festa inizia verso le dieci e tu vieni ormai è deciso."

Sinceramente non mi va di andare alla festa. Ma Kyla ha ragione e poi oggi ho proprio bisogno di cambiare aria.

" Va bene Kyla hai vinto tu, ci vediamo stasera."

"Urrà! A stasera Julia."

" A stasera Kyla."

Quando arrivo a casa trovo Abbey che dorme sul divano con una maschera in faccia con tanto di cetrioli sugli occhi.
Certo che di Abbey ce n'è una sola!

Mi sforzo di non ridere per non svegliarla e arrivata nella mia stanza mi butto sul letto e mi addormento.

Quando mi sveglio sono già le nove, così faccio subito una doccia e indosso un vestitino rosso un po' scollato sul davanti.
Cerco di sistemare un po' i miei ricci biondi ribelli e infine metto un po' di eye-liner.

Apro la porta per uscire quando sento la voce di Abbey.
Forse si sarà svegliata adesso dal suo riposino di bellezza.
« Julia, dove vai vestita così elegante?! Hai un appuntamento? Voglio tutti i dettagli!!!»
« Stai calma Abbey, è solo una festa con qualche ragazzo dell'università.»
« Ah, mi hai lasciata un po' delusa. Quando mi darai la soddisfazione di vederti uscire con un ragazzo?!
« Devo andare Abbey non è il momento giusto per parlarne adesso.»
« Sì certo...»

Salgo in macchina  e mi dirigo verso casa di Kyla. 
Durante il tragitto però non riesco a non pensare alle parole di Abbey, in effetti ha ragione, è passato molto tempo da quando non esco con qualcuno.
Forse troppo.

Kyla è la figlia di un ricco imprenditore, è una ragazza un po' viziata ma contrariamente a come sembri è anche molto simpatica e generosa. Possiede una villa stupenda, che non ha nulla da invidiare alle ville  hollywoodiane infatti non c'è da stupirsi che quando Kyla dà una festa viene gente da tutta Chicago.

« Julia alla fine sei venuta! È un piacere vederti.» dice Kyla abbracciandomi.
« Anche per me Kyla, grazie per avermi invitata. »
« Figurati Julia. Sei vuoi qualcosa da bere in giardino ho fatto allestire un piccolo bar con tanto di camerieri sexy!»
Kyla continua a parlarmi quando un ragazzo la chiama, così ella si scusa e si allontana lasciandomi sola in una casa enorme piena di tanta gente ubriaca  che non conosco. 
Cerco di farmi spazio tra la massa di persone e raggiungo il giardino della casa dove Kyla ha fatto allestire un bar.
« Posso portarti qualcosa?» mi chiede il barista dietro al bancone.
« Sì , vorrei una birra.»
« Arriva subito.» 
Mentre aspetto la mia birra un ragazzo si avvicina a me. 
« Cosa fa una ragazza bella come te tutta sola?» mi chiede lui.
« Aspetta la sua birra.» rispondo io
« Posso farti compagnia?»
« Va bene.»
« Sono Michael, comunque.»
« Piacere di conoscerti Michael.»
« E tu non mi dici il tuo nome?»
« Sono Julia.»

Ci mettiamo a parlare per ore e nel frattempo ordiniamo altra birra.
Quando sono ormai ubriaca lui mi dice di seguirlo, così arriviamo in un vicolo isolato dove ha posteggiato la sua macchina.
Micheal mi invita a salire ma nonostante sia ubriaca il mio sesto senso funziona ancora.
E mi dice di non salire.

« Senti Michael, è stato bello conoscerti ma non mi sento bene, vorrei tornare a casa di Kyla per vedere se ha qualcosa per farmi stare meglio.»

« Anche a casa mia c'è qualcosa per farti stare meglio, sali Julia.»

« Ti ho detto che preferisco andare a casa di Kyla.»

« Invece io dico che vieni con me.»

Michael mi prende per un braccio e cerca di farmi entrare con la forza.
Io cerco di ribellarmi ma la sua forza non può competere con la mia, così disperata comincio a urlare e poco dopo una macchina nera di ferma davanti a quella di Michael.

Come finirà a Julia? La persona nella macchina nera la aiuterà?
Hey readers!💕💕
Lo so ci ho messo troppo tempo a continuare la storia, ma sono stata molto impegnata con la scuola e non volevo scrivere tanto per farlo.
Spero che l'attesa ne sia valsa la pena!
Aspetto i vostri commenti💜💜
Un bacione.
Ps: dimenticavo di dirvi che ho da poco riscaricato Instagram se vi va seguitemi sono __.vittoria._

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2019 ⏰

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