VII.Ved'ma Endora
"La risposta che cerchi nell'arte devi trovare,
Dorian non vede nulla.
Se non fosse per il lento respiro di Solange crederebbe di essere solo. Nel buio cerca la sua mano. Quando la trova, la stringe. Non per affetto o per senso di protezione, solo per trovare un punto di riferimento.
All'improvviso, l'abitacolo viene illuminato. Decine di candele si accendono. Dorian indietreggia. Non si meraviglia più di cosa gli sta succedendo. La donna dal lungo mantello nero si muove nell'ombra senza fare rumore. Si volta verso Dorian e Solange. Si tira giù il cappuccio, rivelando una folta chioma di riccioli scuri. I suoi occhi. Verdi, di un verde intenso e ipnotico. Ma quello che Solange vede nei suoi occhi la lascia senza parole. La pupilla è a spillo, come quella di un gatto.
Dorian non si muove. La donna sorride. Sulla fronte ha un grosso pendente. Dorian riconosce subito i rubini incastonati. E' un pezzo molto raro e costoso. Il piccolo naso ospita un anello da cui dipartono vari fili decorati. La bocca carnosa sorride, rivelando denti dalla forma insolita. La donna infatti ha trentadue canini.
Dorian vorrebbe scappare, correre a perdifiato e tornarsene in Francia, mietere vittime e lasciarsi cullare dal senso di appagamento. Ma non può. Si è invischiato in qualcosa di pericoloso e non sa come uscirne. Non sa se può uscirne.
«Immagino che Il Creatore non ti abbia mai parato di me, Solange.»
Il fiato le si mozza in gola.
Come sa il suo nome?
Solange crede di essere entrata da sola nella trappola. Si è scavata la fossa da sola. La donna però sembra essere tranquilla, non accenna a muoversi. «Sono una cara amica del Creatore.» sembra rassicurarla.
Cala il silenzio. Nessuno dei due osa muovere le labbra. La donna sparisce nel buio, tornando poco dopo con qualcosa fra le mani.
Li stava aspettando.
«Accomodatevi pure.»
Dorian guarda titubante la sedia in legno. E' vecchia, dà l'impressione di poter crollare da un momento all'altro. Solange fa come dice. Dorian rimane in piedi.
«Ho detto: siediti.»
Dorian obbedisce.
La donna poggia sul tavolo quello che sembra un piccolo scrigno aureo.
«Chi sei?» chiede Solange tutto d'un fiato.
«Te l'ho detto, una cara amica del creatore.»
Ma la risposta che le dà non è abbastanza. Solange si alza. La sedia emette uno scricchiolio fastidioso. Poggia i palmi sul legno.
«Il Creatore non mi ha mai parlato di te.» Lo dice con rabbia, una rabbia che maschera una gelosia. Perché lei sa più cose di lei?
«Tu non l'hai nemmeno conosciuto», inizia con tono quasi sprezzante. «Non puoi sapere chi sono perché non avrebbe potuto parlarti di me. Voleva che fossi io a trovarti.»
«Perché?»
Le domande escono dalla sua bocca in continuazione. Ne ha molte sulla punta della lingua, ma forse non il tempo per farle. La donna continua a guardarla con i suoi occhi. Apre lo scrigno, rivelando un misero foglietto bianco. Lo prende con una calma disarmante.
Lo porge a Solange.
«Jacque 35.»
Un indirizzo?
Vorrebbe chiedere spiegazioni, ma la donna si alza in fretta e spalanca la porta.
«Andatevene.»
Lo dice con così tanta autorità che i due non osano replicare, ubbidendo. Esce prima Solange.
Dorian rimane sulla soglia, aspettando per un attimo. Non sa perché. La donna si avvicina a lui lentamente. Dorian sente il suo sospiro nell'orecchio.
«Quando avrai bisogno di me sai dove trovarmi.»
Dorian non capisce, ma non ha il tempo di chiedere spiegazioni. La porta si chiude.
E mentre passeggiano per le strade deserte, Dorian continua a chiedersi il perché di quella frase.
ma da loro non devi farti trovare."
N/A
Sì, ho pubblicato comunque. Questo è il primo capitolo che pubblico senza revisione d parte di una beta, e devo ammettere che sono spaventata. Tra l'altro è un capitolo brutto, di passaggio e difficile da scrivere. Fa letteralmente ribrezzo. Il prossimo capitolo è già praticamente finito, devo solo sistemare alcune cose. Quindi spero in tempi brevi di farvelo avere. Non nascondo che il parere di una beta per me è molto importante. Se siete disponibili e avete voglia di subirvi Dorian e i suoi problemi di ego, fatevi avanti!
Neb
P.S. So che manca il quadro, ma non sono riuscita a trovarlo. non mi ricordo il titolo in italiano e nemmeno l'autore xD
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Solange - Il quadro vivente (IN PAUSA)
ParanormalUccidi. Ruba. Scappa. Dorian è un assassino. Per mantenersi fa il ladro per persone poco raccomandabili che gli garantiscono bei soldi e pochi problemi. E quando gli viene assegnato di rubare un quadro in una casa all'asta, è sicuro di guadagnars...