Capitolo 3

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Le settimane passavano ed io ripensavo a quella sera come se tutto fosse accaduto poche ore prima: l’immagine di lui che ballava con me e mi guardava con quegli occhi così sinceri e limpidi mi faceva sentire……….hhhahhhh. Non ci sono parole per descriverlo. Per me quello fu un periodo particolarmente strano, stavo malissimo e poi benissimo, meravigliosamente male e poi terribilmente bene, non mangiavo né dormivo, e, quando respiravo, era come se mi facesse male, un dolore appena sopportabile, ma non mi importava. Ero euforica, sorridevo per nulla, ero positiva e quasi sempre felice. Non mi ero mai sentita così prima di allora, neanche quando stavo insieme a Renzo. Purtroppo tutta questa felicità non durò a lungo e per due motivi. 1) Quello era il mio anno della maturità ed era abbastanza difficile concentrarmi sullo studio poiché in ogni secondo della mia giornata i miei pensieri erano dedicati a lui. 2) Alex mi confidò poco dopo di essersi preso una cotta per una ragazza. Questo per dire che la malasorte non mi abbandona mai.
Lei si chiamava Laura, e per Alex era la ragazza più bella che avesse mai visto. In verità le uniche cose che riuscivo a notare in lei erano lo sguardo vitreo, la sua figura smilza e la sua abilità nel carpire la bontà e la gentilezza di Alex riuscendo a sfruttarlo solo per i suoi scopi. Potrebbe sembrare che io lo dica per gelosia ma è la verità. Alex ne contemplerebbe tutt’ora le forme ma si sa che quando i ragazzi si prendono una bella cotta non sono lucidi e razionali. Infatti , è come se lui la idealizzasse, come la donna angelo dei grandi poeti: bellissima, colta, piena di grazia ed eleganza. Era come se si fosse auto convinto di essere la reincarnazione di Boccaccio che guardava con ammirazione la donna amata in attesa di un suo saluto. Il problema era che Laura non era né una donna angelo né tanto meno colta, era solo una volgare fumatrice incallita ed una Vipera, alla quale piaceva solo il fatto che Alex la corteggiasse con messaggi, fiori e persino passando sotto casa sua. Ma, nonostante tutte queste attenzioni, lei non lo degnava nemmeno di uno sguardo. Iniziai davvero ad odiarla per questo e soprattutto perché lei non lo conosceva come lo conoscevo io. Come si fa a rifiutare un ragazzo tanto dolce e premuroso? Me lo spiegate? Non dico che lei avrebbe dovuto innamorarsi all’istante di lui ma almeno dargli una chance oppure un po' di gratitudine. In verità, ero anche un po' gelosa di lei perché avrei tanto voluto essere al suo posto, avrei tanto voluto che lui mi guardasse come guardava lei,come se fosse magia. Però io ero anche la sua migliore amica , gli volevo molto bene e volevo che fosse felice anche se questo avrebbe significato esserlo senza di me. Io lo amavo ma non potevo permettere che lui soffrisse a causa del mio egoismo. Infatti, se un tuo amico ti chiede di aiutarlo a far ingelosire la ragazza che gli piace, tu cosa fai? Non hai scelta. Devi farlo. Ed è quello che feci, solo per vederlo sorridere.

Le cose che non ti ho dettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora