Capitolo 7

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Tutto questo l’ho scritto per raccontare come mi sono innamorata di lui e come, ancora oggi, sia difficile per me rivelargli i miei veri sentimenti, per i quali ho sofferto parecchio. Ma non mi importa. Alex è un ragazzo eccezionale, qualsiasi ragazza sarebbe fortunata ad averlo nella propria vita, ed io benedico sempre il giorno in cui lui è entrato nella mia. Non pensavo che una persona potesse tirare fuori il meglio di chi gli sta intorno in così poco tempo. Grazie al suo supporto e alla sua fiducia in me, ho coltivato la mia passione per la musica ed il canto, migliorando sempre di più. Ho iniziato a rispettarmi, a credere di più in me stessa per raggiungere i miei obiettivi e realizzare i miei sogni. E’ riuscito a riavvicinarmi a Dio e alla religione. Mi ha insegnato a perdonare anche chi non se lo merita e a non provare rancore. E, grazie a lui, ho capito realmente cosa significhi amare. Lui me lo rende così facile, amarlo intendo. Certe volte vorrei urlarlo. Amo il fatto che sia così divertente e che mi faccia ridere. Amo quando si confida con me. Amo quando si aggiusta i capelli e dice che in ogni caso sono orrendi. Amo il fatto che sia umile e che per lui siano più importanti i fatti delle parole. Amo anche il fatto che sia disponibile e sempre pronto ad ascoltarmi ed aiutarmi. Amo quando canta e mi guarda con quel sorriso compiaciuto. Amo la sua intelligenza e il fatto che si applichi con dedizione per finire un qualsiasi lavoro. Lo amo anche quando fa lo stupido e mi prende in giro. Quando si arrabbia ed eccede all’ira. Quando fa il superficiale e non risponde ai messaggi. Quando fa l’impulsivo o il narcisista. E potrei anche scrivere un libro con altre mille ragioni che descrivano il perché io sia così immensamente, perdutamente e pazzamente innamorata di lui. Purtroppo per me, non sono ancora riuscita a trovare il coraggio per dirglielo. Non posso farci niente. Ho paura della reazione che potrebbe avere oppure di quello che potrebbe dirmi. E se mi rifiutasse? E se non volesse vedermi mai più? No, non lo sopporterei, ci tengo troppo alla nostra amicizia. Anche se questa incertezza mi uccide. E’ dilaniante e deleteria, come un parassita che si nutre di te, ti consuma e tu neanche te ne accorgi. Intanto ora sono qui, sempre nello stesso stato di limbo, come se camminassi su un filo sottile e aspettassi che una folata di vento mi buttasse da una parte o dall’altra, senza mai sapere che sorte mi attenda. Forse, un giorno, avrò abbastanza coraggio per scoprirlo. Forse riuscirò finalmente a dirglielo. E, quel giorno, sarà il più bello o il più brutto della mia vita.

Le cose che non ti ho dettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora