Il giorno della vigilia di Natale Calum si trovava con Luke, Michael, Ashton e le rispettive famiglie a casa Clifford.
Ormai era un rituale fisso di ogni anno, il 24 dicembre si ritrovavano a rotazione a casa di qualcuno e passavano tutta la giornata insieme, di solito finendo a cenare sulla spiaggia.
“Calum tesoro potresti portare il vino in tavola?”
Calum sorrise a Karen, la mamma di Michael, e prese le tre bottiglie un po’ a fatica uscendo in giardino.
“Aspetta, ti do una mano.”
Il moro si sciolse guardando il dolce sorriso che Ashton gli stava rivolgendo. “Grazie Ash.”
“Lauren è rimasta contentissima del regalo, sai? E’ tutto merito tuo.” Ashton gli sorrise grato afferrando una birra e sedendosi sul portico, poco dopo l’altro lo affiancò.
“E’ stato un piacere, davvero. Sono felice che le sia piaciuto, davvero tanto.”
“Sei sempre stato il migliore a fare i regali, hai esagerato con le bacchette autografate di Dawson! Ti saranno costate un sacco!” Il riccio gli sorrise dolcemente, sfiorando la sua gamba con le dita.
Calum arrossì leggermente e scosse appena la testa. “Smettila, l’ho fatto volentieri. Sapevo quanto ci tenevi.”
Seguirono un paio di minuti di silenzio, che vennero poi interrotti dal più grande.
“Cal, volevo parlarti di una cosa importante e-”“CAL! VIENI A DARCI UNA MANO CON IL TAVOLO?”
Calum maledì mentalmente Luke e guardò Ashton speranzoso. “Cosa volevi dirmi?”
Il riccio scosse leggermente la testa in risposta e si alzò. “Non importa, possiamo parlarne più tardi.”
Il moro sospirò e si alzò, raggiungendo Luke, Michael e Mali-Koa che si occupavano di apparecchiare la tavola.
“Allora” Cominciò sua sorella guardandolo attenta. “Che ti ha detto Ash? Gli hai confessato il tuo amore?
“Stava per dirmi qualcosa, ma mi avete chiamato qui.” Sospirò il ragazzo sistemando i bicchieri. “Ha detto che me ne avrebbe parlato dopo.”
“Oh Cal!” Luke lo guardò mortificato, aveva quasi gli occhi lucidi. “Mi dispiace così tanto! Tuo padre ha detto di chiamarti e non ci ho pensato io..”
“Hey Lukey tranquillo.” Il moro sorrise dolcemente poggiando una mano sulla sua spalla e accarezzandola. “Stai per andare in iperventilazione, calmo. Avrò occasione di parlarci più tardi.”
Luke gli sorrise, leggermente più tranquillo e tornò a sistemare le sedie intorno al tavolo.
“Oggi gli dici tutto?” Michael lo affiancò, alzando lo sguardo su Ashton che giocava con Harry a nascondino.
“Si, oggi saprà tutto quanto.” Calum si morse il labbro, facendo un lieve cenno positivo con la testa. “Non riesco più a tenermi tutto dentro.”
Il rosso gli sorrise leggermente, facendogli l’occhiolino. “E’ il tuo giorno, Hood. Non fartelo scappare di nuovo.”
Il moro sorrise in risposta. “Non lo farò, promesso.” Mormorò prima di raggiungere di nuovo sua madre e Karen in cucina.
Il pranzo passò tranquillamente, tra risate e battute orribili raccontate dai fratelli Hemmings.
Nel primo pomeriggio tutti i ‘giovani’ si spostarono sulla spiaggia, Michael aveva portato la chitarra.
Suonarono e cantarono fino a non avere più voce, poi Jack inzuppò Luke dalla testa ai piedi con una bottiglietta d’acqua. Il biondo bagnò a sua volta Michael, che diede il via ad una vera e propria battaglia d’acqua.
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Under the mistletoe ||Cashton||
Nouvelles"I should be playin' in the winter snow, but I'ma be under the mistletoe."