Nankurunaisa.
Ermal credeva che questa fosse una delle parole più belle del mondo.
E' giapponese e significa "con il tempo si sistema tutto".
Quei giorni parvero passare lenti, ma lui lo sapeva bene, tutto passa.
Nonostante avesse poco tempo a sua disposizione, a causa della preparazione dell'album (sì, quella volta se l'era presa comoda) riuscì comunque a ritagliarsi uno spazio per se stesso, per suonare e sfogarsi.
Fu proprio in una fredda mattina d'inverno che scrisse "Le luci di Roma", pensando a Fabrizio, pensando a quando avrebbe potuto riabbracciarlo, come una volta.È incredibile come un mondo pieno di persone ti può sembrare deserto se una sola ti manca.
Finalmente arrivò il giorno tanto atteso: la partenza per Sanremo.
Fece le valigie e si mise in macchina insieme a Marco Montanari, il suo chitarrista, nonché migliore amico.
Una volta arrivati nella nota città ligure, non ebbe nemmeno il tempo di andare in hotel, che fu subito chiamato per le prove: purtroppo Fabrizio non era ancora arrivato e quindi le sue speranze di incontrarlo già dal primo pomeriggio si infransero.
Alla sera, finalmente, lo vide.
Sfilava sul Red carpet proprio dietro di lui, fermandosi di tanto in tanto per fare qualche foto o per rispondere alle domande dei giornalisti.
Come fa ad essere così... Così bello?
Pensava Ermal, mentre si metteva in posa per una foto, con un mazzo di fiori sanremesi in mano.
Una volta che tutti gli artisti furono riuniti all'interno del teatro Ariston per la tanto attesa prima serata, un'ansia incredibile pervase dentro di lui, non solo perché era la sua "prima" volta tra i big, ma anche perché aveva paura che, quando avrebbe avuto davanti il romano, non sarebbe riuscito a trovare le parole giuste, e il loro primo incontro sarebbe stato un totale fallimento.
Si guardò intorno: Fabrizio stava chiacchierando animatamente con Fiorella Mannoia.Decise di sedersi su una poltrona in attesa di essere chiamato, come faceva sempre, d'altronde, sperando che la fortuna fosse dalla sua parte.
Ovviamente non andò come previsto.
Di fianco a lui si sedette Francesco Gabbani, un bravo ragazzo, per carità, solo che ad Ermal non andava proprio a genio.
"Ciao!"
"Francesco."
"Bello trovarsi tra i big, eh?"
"Una favola."
"Sai che ho sempre sognato di essere in gara con Fiorella Mannoia?"
"Ma dai!"
"Mi stanno tutti simpatici...- e qui Francesco si accostò ad Ermal, come per non farsi troppo sentire - tranne Moro. Lui mi sta veramente sugli attributi. Si vanta troppo, il signor "ho scritto una canzone per mia figlia", non credi?"
Non fece in tempo a rispondere, che Francesco venne chiamato sul palco ad esibirsi.
Bene - pensò - me lo sono levato di torno, quel perfettino.
Mentre Francesco si esibiva, Fabrizio venne a sedersi a fianco a lui, con il telefono cellulare in mano, come impegnato in una conversazione.
In effetti era veramente così, il romano stava avendo una conversazione parecchio accesa con una certa Giada.
Peccato che tra esattamente 20 minuti vi lascerete, pensò Ermal.
Fabrizio si voltò verso di lui, lo squadrò e gli lanciò un'occhiata come a dire "fatti i fatti tuoi".
"Ciao."
Nessuna reazione da parte del moro, che finse di non aver sentito.
"Come ti chiami?"
Il romano alzò la testa, guardandolo con un'aria di superiorità.
"Ahò, nun sai chi sono io?"
"...No."
So benissimo chi sei, sei il mio migliore amico, voleva rispondere. Ma non lo fece.
"So' Fabrizio Moro."
Gli tese la mano destra, in segno di amicizia. Ermal la strinse, sorridendo.
"E te, ricciolì, come te chiami?"
Fece per replicare, ma in quel momento si sentì chiamare da un addetto: doveva salire sul palco ad esibirsi.
"Scusa, devo andare. Ci vediamo in giro, allora."
Non fece in tempo a capire la risposta di Fabrizio.
Sperò con tutte le sue forze che fosse un sì.
"Solo il tempo ti darà le risposte che stai cercando, e te le darà quando avrai dimenticato le domande."
Osho
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• Il capolavoro • Metamoro 🌹
FanfictionUn'amicizia. Un blackout improvviso. Un ritorno al passato. ----------------------------------------------------------------- Dal testo: "È strano come tutto possa cambiare in un solo attimo, come tutto possa essere cancellato, come un amico possa d...