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"Che ti avevo detto, Ermal?"
Francesco se ne stava sul ciglio della stanza, osservando la scena con un sorrisetto sul volto.
Fu Fabrizio a rispondere.
"Sono stato io a chiedergli di venire qui."
"Il tuo parere non mi interessa."
"Ahò Francé, la smetti? Lui nun te ama manco un poco, o voi capì?"
"Ermal, rispondi alla mia domanda, ti prego."
Il riccio non rispose, intimorito da quella presenza.
"ERMAL MI STO ARRABBIANDO, RISPONDI."
Francesco fece per avventarsi contro di lui, ma Fabrizio lo bloccò.
"T'ammazzo co' le mani mie se lo tocchi!"
"ADESSO BASTA!"
Ermal si era arrabbiato, e non poco.
"Ermal vuoi capire che ti amo?"
"BEH, IO NO."
"Ermalì te prego, nun te 'ncazza eh!"
"E VOI DUE LA SMETTETE. SONO STUFO DI VEDERVI LITIGARE, DI CADERE COME UN FESSO PRIMA TRA LE BRACCIA DI UNO E POI TRA LE BRACCIA DELL'ALTRO.
FRANCESCO, RASSEGNATI, NON TI AMO, È FABRIZIO L'UOMO DELLA MIA VITA. E ORA LASCIATEMI IN PACE, VOGLIO STARE UN PO' DA SOLO, VE NE SAREI GRATO SE NON MI DISTURBASTE UN'ALTRA VOLTA!"

Detto questo se ne andò, uscì dall'hotel e corse, corse verso una destinazione ignota, non sapeva nemmeno lui dove sarebbe andato, voleva solo stare solo, lontano da Fabrizio e Francesco, lontano da Sanremo, lontano da lì.
Voleva solo stare solo, in pace con se stesso.
Voleva solo essere sicuro di fare la scelta giusta.
Essere felice.
Essere Ermal.



All around me are familiar places
Worn out places
Worn out faces
Mad world, Tears for Fears

• Il capolavoro • Metamoro 🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora