"E allora buona notte e buona luna."
LORENZO POV
A Federico si poteva dire tutto, fuorché che non sapesse organizzare serate.
Eravamo seduti in uno dei ristoranti giapponesi più in di Firenze in attesa che la nostra mega barca di sushi, in piena linea con la dieta dettata dal Mancio, arrivasse al tavolo.
"Hai risentito Franci?" mi chiese a bruciapelo Federico mentre con un colpo secco divideva le bacchette.
"No..." dissi abbassando gli occhi, sapendo già che Federico mi avrebbe fatto il terzo grado.
"Dai Lorenzo, ma che c'entra lei se tu sei giù perché le cose sul campo non ti vanno bene... e non mi sparare la fregnaccia che non vuoi trascinare lei nei tuoi problemi perché lei ci si farebbe trascinare eccome perché è così che si fa in una coppia" concluse Federico mentre il cameriere appoggiava la barca traboccante di sushi sul tavolo.
"Ah finalmente si mangia" dissi smezzando le bacchette e sperando di sviare il discorso.
"Non sviare il discorso..." roteò gli occhi Federico
"Va bene Fede, va bene... sennò tanto non me stai a dare pace!" - dissi lasciandomi cadere sullo schienale della poltroncina di pelle di questo ristorante super lusso che il 33 bianconero aveva scelto per la nostra serata - "è che ho come l'impressione che per Franci, i miei problemi non siano reali problemi. Insomma, Fede, ma che problema potrebbe mai avere uno che fa la nostra vita?"
"I problemi di tutti gli altri, Lore... siamo privilegiati ma non immuni da pensieri, momenti negativi" - replicò Federico.
"Direi di lasciare almeno per la cena, i miei dubbi esistenziali fuori da questa barca di sushi..." conclusi ridendo, ma sapendo che Federico non se la sarebbe mai bevuta così.—
Avete presente il momento in cui la tua vita sembra passarti davanti, il momento in cui non sai se odiare qualcuno o se improvvisamente tutto il male che ti ha fatto sembra svanire.
Ecco, questo ho provato io quando vidi Veronica seduta al bancone di quel locale con vista su Piazzale Michelangelo.
Che diamine ci faceva qui? E soprattutto quante dannate possibilità c'erano che io la trovassi qui nel momento più confuso della mia vita.
Il tempo che lei alzasse lo sguardo verso di me bastò al mio cervello per concludere il suo black out.
"Ciao Lore..." disse avvicinandosi a me, seguita da quella che doveva essere una delle sue nuove amiche.
"Ciao.." dissi distaccato. Di certo non potevo dimenticare quando mi aveva piantato in asso con la proposta di matrimonio in tasca.
"Come mai qua?" Mi chiese non curante del disprezzo che provavo per lei.
"Dovrei farla a te questa domanda. Sono qua in ritiro con la nazionale e sono venuto a passare due ore libere qua con Federico" le risposi ammiccando verso il mio amico che stava tornando verso di me con la sua bevuta e bevendo l'ultimo sorso di quel Moscow Mule un po' più pesante del previsto.
Già, il Moscow Mule: risi inconsapevolmente ripensando al primo appuntamento con Francesca e al suo amore per quella brodaglia del Bloody Mary.
"Dai, facciamoci un'altra bevuta insieme. Senza rancore, offro io." esordì Veronica.
Mi voltai verso Federico, il cui sguardo era tutto un programma, ma non so per quale motivo mi trovavo a seguirla verso il bancone e verso uno dei guai più grossi della mia esistenza.—
Nota dell'autrice
Innanzitutto, grazie per aver seguito la storia e aver aspettato questo nuovo capitolo.
Purtroppo sono stata super impegnata in questi mesi, un po' mi era pure passata l'ispirazione, e non ho potuto aggiornare prima.
Spero che vi piaccia la piega che sta prendendo la storia.
Se vi va, lasciatemi un commento!G.
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What about us? ~ Lorenzo Pellegrini
Fiksi PenggemarLorenzo 22 anni, calciatore della Roma. Potrebbe avere tutto dalla vita, ma l'unica cosa che vorrebbe adesso è la stessa che sta mandando in frantumi la sua vita. Francesca, 25 anni, studentessa proiettata solo sulla carriera, senza nessuna intenzi...