Derek era seduto al bancone della cucina, davanti al portatile di Roselyn, lei invece era intenta a preparare il pranzo. Derek la osservò un po' di sottecchi mentre lei era distratta e occupata con i fornelli.
«Lo sceriffo Stilinski mi ha appena risposto: ha detto che Parrish è lì in servizio e che non ricorda assolutamente di aver preso un volo per il Massachusetts ieri notte».
Roselyn sospirò.
«Se riesce a fare delle azioni così complicate quando non è in sé, il problema è davvero grave. Possibile che per tutto il tempo lui sia passato come una persona perfettamente sensata, in giro?»
«Sembra troppo strano anche a me, ma per ora non abbiamo altre piste da seguire. Ti ripeto, qualcuno potrebbe controllarlo e quindi proteggerlo dal mostrarsi come essere soprannaturale davanti la gente comune».
Roselyn fece un cenno col capo.
«Hai ragione. E noi, invece?»
Derek la guardò senza capire a cosa stesse alludendo.
«Noi come pensiamo di agire? Vanessa è caduta in un sonno di morte, non riusciamo a trovare niente che decifri quel marchio che aveva sul fianco, e non sappiamo come svegliarla».
Derek voltò lo schermo del portatile verso di lei.
«Ho mandato una foto del tuo disegno allo sceriffo Stilinski. Parrish dice di non conoscere quel marchio e non averlo mai visto in vita sua».
«Il Parrish umano» precisò lei.
Derek lasciò il portatile in stand-by.
«Vedo che hai un indirizzo email adesso, e perfino un cellulare».
«Ve l'avevo detto che l'avrei comprato».
«Dopo essere sparito per mesi e mesi senza lasciare una sola traccia».
«Rose, lo so che non ci sono giustificazioni-»
Lei lo interruppe, dandogli le spalle e guardando fuori dalla finestra.
«Esatto, non ce ne sono. Non ci sono giustificazioni per il tuo comportamento. Ho accettato di entrare nel tuo branco e diventare una tua Beta. Sono l'unica che non l'ha mai lasciato fino a quando, per salvare Cora, hai rinunciato ai tuoi poteri di Alpha. Mi sono fatta prendere a calci da tutte le tue ex fidanzate, in fila» disse ironica. «Kate la cacciatrice psicopatica, Jennifer il druido oscuro. E poi la versione giaguaro mannaro di Kate... vogliamo parlarne? Dopo tutto quello che abbiamo passato mi dici che mi ami. Ho creduto di perderti, che fossi morto. Ti sei evoluto, sei diventato un lupo. E poi sei sparito. Credimi, Derek, non ci sono giustificazioni».
Derek si alzò in piedi e le strinse un braccio, esortandola a voltarsi per guardarlo in faccia.
«Kate è stato tanto tempo fa, non ti avevo ancora conosciuta. E Jennifer... be' non avevo ancora capito la natura del nostro legame, pensavo che quell'attaccamento fosse il fortissimo rapporto che si instaura tra un Alpha e un Beta leale, o tutt'al più l'imprinting. E non avevo affatto capito i tuoi sentimenti fino a quando non abbiamo combattuto contro lei e Deucalion».
Le strinse entrambe le spalle e la guardò intensamente.
«Poi mi sono lasciato andare, mi sono fidato di te come tu ti eri fidata di me. Ti ho detto che ti amavo, ero pronto ad accettare quello che c'è sempre stato tra noi, ma tu a quel punto mi hai lasciato. Anche tu mi hai fatto del male, Roselyn».
Gli occhi di Derek si accesero di blu, quelli di Roselyn di giallo. Stava succedendo ancora; quel maledetto istinto primordiale, quell'imprinting che riconosceva in uno il compagno dell'altra. Qualcosa di tremendamente difficile da accettare: i lupi sono monogami, quando trovano un compagno è per la vita. Come mettere la propria intera vita nelle mani di un'altra persona? Era come se si stessero studiando a vicenda, il battito accelerava, l'odore era più forte, più bramato, più attraente. Era come fare un salto, come dire il fatidico sì. Roselyn fu la prima a riuscire a interrompere il contatto visivo e istantaneamente si spense anche lo sguardo di Derek.
«Odio quando succede questa cosa!» esclamò lei, arrabbiata.
«Non lo possiamo comandare finché non l'accetteremo».
*
Derek era diventato ormai un Alpha, e aveva cominciato a formare il suo branco. Isaac, Erica, Boyd. Erano ragazzini sedicenni ancora inesperti, incapaci di controllare e gestire i loro poteri. Si erano rintanati in un'area della stazione metropolitana abbandonata, era lì che si riunivano per imparare a combattere o per affrontare i momenti di rabbia emotiva.
Roselyn arrivò fasciata nel suo giubbotto di pelle bordeaux e si guardò intorno.
«So che mi stavi cercando, Derek. Che cosa vuoi?»
Derek ordinò ai suoi beta di continuare ad allenarsi e si appartò in un angolo con Roselyn.
«Sai già cosa voglio chiederti: entra nel mio branco».
Roselyn si guardò intorno evasiva.
«Ti ho già aiutato a sconfiggere tuo zio, anzi, l'hai ucciso e ti sei preso il suo potere. Non hai più bisogno di me».
«Sì invece. E tu di me».
Lei continuava a guardare ovunque tranne che verso di lui, chiaro segno di indisposizione e chiusura nei suoi confronti.
«Un lupo senza un branco non sopravvive, lo sai. Insieme saremmo più forti, il nostro potere si accrescerebbe».
Roselyn si decise a guardarlo.
«Non è questo il problema. È che non... non sono adatta alla vita del branco. Ci ho provato, ma non sono stata una buona Beta» ammise.
«Il branco che avevi a Chicago...»
«Sì. Facevo parte di un branco, ma un giorno è stato attaccato dai cacciatori. È stata un'imboscata, capeggiata da un Argent. Il peggiore di tutti gli Argent. Li ha uccisi uno dopo l'altro. Abbiamo cercato di combattere, di proteggerci ma quando il nostro Alpha è morto, sapevamo che era finita».
«Avete combattuto fino alla fine, questo fa di te una Beta leale».
Adesso gli occhi castani di Roselyn si stavano riempiendo di lacrime; ma non erano lacrime di sofferenza, erano sensi di colpa.
«Non capisci... non dovrebbe formarsi un legame speciale tra un Alpha e i propri Beta? Io questo legame non l'ho mai avvertito. Sono fuggita da Chicago, mi sono rifugiata qui a Beacon Hills, credendo di poter iniziare una nuova vita lontano da tutto. Ho sofferto, questo sì, ma non ho cercato alcuna vendetta. Le mie mani non hanno mai formato nessuna spirale» raccontò piangendo, come se si vergognasse tremendamente.
«Non posso entrare nel tuo branco. Non posso entrare in quello di nessuno. Ho un cuore solitario, sarò sempre un Omega».
Si asciugò le lacrime con una mano.
«Mi dispiace, Derek» disse, voltandogli le spalle e andando via.
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|𝐈𝐦𝐩𝐫𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠| 𝘛𝘦𝘦𝘯 𝘞𝘰𝘭𝘧
Fanfic|Completa| Ambientata dopo la 6B. Lydia Martin adesso frequenta il MIT, Stiles Stilinski invece si trova a Quantico, impegnato nel tirocinio semestrale con l'FBI. Un giorno, dopo mesi di tranquillità, Lydia riprende ad avere dei presagi di morte a c...