Capitolo 10

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Sono sola in mezzo al buio, sento i piedi gelarsi e il mio sguardo si sposta a terra.
Sono scalza sopra una lastra di ghiaccio e comincio a sentire dolori dovuti dal freddo; poco più in là due luminosi pattini sono illuminati da una soffice luce e dall'oscurità nonno Charlie fa la sua comparsa.

-piccola mia Lily, cosa stai facendo? Prendili-

Come un flashback ricordo la prima volta che ho indossato i pattini, mi ero messa scalza a camminare sul ghiaccio e per non stare male nonno mi aveva dato quelli.

Con il fiatone scatto a sedere mentre cerco di riprendermi. È la prima volta che faccio un sogno del genere.
Dalla grande vetrata entra solo il lieve luccichio della luna sul ghiaccio freddo del lago.
Dalla camera ho una vista magnifica sul lago e d'inverno come ora, si ghiaccia rendendo l'ambiente magico.
Lentamente mi sporgo sul comodino ed afferro la sveglia per controllare l'ora. Sono solo le sei di sera.
Scendo dal letto e cerco di sistemare le pieghe sulla tuta, con l'elastico lego i capelli in una coda scompigliata e dopo aver preso un bel respiro mi decido a scendere in soggiorno.
Le voci dei miei famigliari mi giungono confuse all'orecchio e mentre cerco di sistemare il trucco con le dita cammino fino alla cucina.

-hey, ben svegliata!-

Sorrido stanca e mi lascio cadere sullo sgabello dell'isola.

-senti tesoro, non ti abbiamo usata come ripiego....-

Annuisco leggermente continuando a sorridere.

-ho capito,non dovete scusarvi. Scusate me invece per la mia reazione-

Mia madre ed ella continuano allegramente a cucinare qualsiasi tipo di pietanza possa uscire con gli ingredienti in frigo.

-Lilia dov'è?-

Ella si gira con un grande sorriso che dedica sempre a sua nipote e con l'indice indica la finestra della cucina.
Ash sta sollevando per aria Lilia che cerca di afferrare i fiocchi di neve, Oliver e Sky hanno iniziato una battaglia di neve mentre Brittany se ne sta seduta sul muretto con il cellulare in mano. Non la sopporto proprio, come fa a non farsi coinvolgere in qualcosa di così divertente come la famiglia mischiata alla neve.

-Lily, per favore puoi andare a chiamarli? È pronta la cena!-

All'ingresso afferro le scarpe da ginnastica e il pesante giubotto da neve.
Faccio il giro della casa fino ad arrivare in campo di battaglia di neve.

-ragazzi è pronta la cena, muoversi!-

Lilia salta giù dalle braccia di Ash e mi abbraccia prima di correre dentro. È bellissima, ha una pelle bianca soffice, i capelli biondi mossi come me e Sky e gli occhi che tutti dicono mi assomiglino molto.
Brittany con passo svogliato entra in casa e quando sto per seguirla appoggio un piede su una lastra ghiacciata. Rimango pietrificata e il panico mi assale. Con l'altro piede mi do una piccola spinta e scivolando attraverso il pezzo ghiacciato sentendomi al sicuro solo una volta toccata la neve.

-pensavo peggio....-

Ash mi supera lanciandomi un occhiolino e Sky gli si lancia sulla schiena per ammonirlo.

-pensavi peggio cosa?-

Con la sorella appesa alla schiena il biondo si gira e mi squadra dall'alto al basso.

-pensavo non sapessi nenache più mettere un piede sul ghiaccio-

Sky gli tira un sonoro schiaffo sulla nuca mentre Oliver mi circonda le spalle con il suo braccio muscoloso.

-sorellina, tu lui non lo devi ascoltare. È solo un coglione-

Sospirando mi faccio coccolare da quel gesto affettuoso di Oliver fino all'entrata di casa. Un po' ci sono rimasta male, ho vinto le olimpiadi per due volte..... Ovvio che ci so andare sul ghiaccio!
Dei brividi di freddo mi assalgono facendomi pensare a come mi sono sentita quando le suole delle mie scarpe sono scivolate su quel breve tratto ghiacciato.
Con una determinazione mai sentita corro in camera e comincio a spostare tutti gli abiti e le scarpe nella cabina armadio cercando la scatola bianca.
Il pavimento è cosparso di abiti e scarpe e con la scatola in mano cerco di non pestarli.
Mi tolgo i vestiti di dosso per indossare un completo termico aderente con dei calzini lunghi.
Ora o mai più, devo superare questa mia paura o meglio, terrore di non riuscirci e voglio dimostrare a quel cazzone che amo ancora tremendamente tanto che ci so ancora fare, non importa l'incidente, non importa lui, non importa nulla ora.
Senza dare spiegazioni a nessuno infilo il primo completo termico che mi capita tra le mani e con i pattini sotto la giacca esco velocemente di casa.
Il lago la sera è ben illuminato, infatti ho scelto questa casa perché dalle vetrate posso vedere coppie felici o bambini pattinare, scivolare per poi ridere ad ogni ora del giorno.
Le luci dei lampioni sono leggermente offuscate dai piccoli fiocchi di neve che cadono dolcemente sul suolo già bianco.
Cautamente mi siedo su una delle panchine di legno lungo la riva e prendo un bel respiro. Le mani mi tremano e con non poche difficoltà riesco ad infilare i pattini e allacciarli.
Prima di alzarmi mi guardo in torno sperando che non ci sia più nessuno, ed infatti il lago è vuoto.
Faccio leva sulle braccia e lentamente mi alzo, attraverso camminando sulle lame affilate un piccolo strato di neve finché appoggio i piedi sulla lastra scivolosa.
Le gambe iniziano a tremare e dopo pochi istanti cado dolorosamente a terra.
Sento un tuffo al cuore mentre i palmi delle mani rimangono appoggiati al gelido ghiaccio, cerco di non far caso alle lacrime che mi rigano il viso mentre respiro profondamente. Lo sapevo che non ce l'avrei mai fatta a tornare in pista, non avrei dovuto rispondere alla provocazione di Ash, ed ecco che ora il mondo mi crolla addosso.
Sento le cicatrici sulle gambe bruciare e con un coraggio a me sconosciuto mi risollevo in piedi. Questa volta tengo le braccia ben aperte e tese mentre con gli occhi chiusi trovo il mio equilibrio.
Il ghiaccio è la mia vita, io sono una parte del ghiaccio stesso e si sa che se da un ghiacciaio si stacca un pezzo tutto ciò che c'è crolla con quella misera parte.
Così come con me, se crollo io crolla il mio mondo, e non posso permetterlo.
Comincio a strisciare lentamente le lame sul ghiaccio e mi ritrovo a sorridere mentre volteggio armoniosamente sui pattini.
Mi faccio il segno della croce e poi prendo posizione, voglio sentire se riesco a provare ancora quel brivido di volare e quel pizzico di adrenalina quando i piedi tornano a contatto con il ghiaccio.
Con una rincorsa punto la lama sul ghiaccio e mi spingo verso l'alto con tutte le forze che le mie gambe possiedono. È un attimo che per me vale millenni, è un attimo puro, in cui posso essere me stessa, posso urlare, piangere o affrontare la paura dell'atterraggio. Come anni prima riesco perfettamente ad uscire da quel vortice d'aria che si crea attorno a me mentre volteggio in aria e un grosso sorriso mi si dipinge in volto. Lancio le mani al cielo e urlo esultando.
Ora però mi sento terribilmente stanca, quindi torno a recuperare le scarpe e torno in casa.
Regna il più assoluto silenzio e la prima voce ad interromperlo è quella di Lilia.

-tia Lily, tu volli!-

Con le braccia la sollevo per aria e poi la rimetto giù facendo attenzione a non farla scivolare.

-tesoro, io non volo-

Prendo i pattini e piegandoli sulle ginocchia glieli porgo mostrandoglieli.

-vedi Lilia, questi sono dei pattini magici, hanno le ali e possono portarti in alto vicino le stelle-

La piccola bimba mi guarda con due occhioni enormi luccicanti.

-posso teneli un po' io tia?-

Infilo il coprilama per evitare che si tagli e li appoggio a terra dove lei è seduta a gambe incrociate.
In cucina sono tutti in piedi vicino la finestra e la prima cosa che mi viene da fare è correre in braccio a mio padre, letteralmente mi ci appendo circondando il suo busto con le gambe e allacciandomi le braccia dietro il suo collo.
Senza farmi sentire dagli altri sussurro contro la sua pelle.

-questo era per l'uomo che mi ha sempre coperto mentre di notte correvo ad inseguire i miei sogni. Grazie papà, grazie di aver mentito alla mamma per lasciarmi andare a pattinare e grazie per non aver osato mai dire che era una perdita di tempo!-

Tiro su con il naso e torno con i piedi per terra, asciugo velocemente le lacrime mentre mia madre, Ella, Sky e Oliver mi avvolgono in un abbraccio di gruppo.

-la nostra principessa di ghiaccio è tornata!-

Il gemello della mia migliore amica 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora