Capitolo 3

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ELSIE POV’S

“Elsie”la voce familiare di Niall,fa sparire i miei pensieri e mi guarda negli occhi.

“N-Niall”balbetto. Riesco a vedere la fatica che fa Niall per soffocare un sorriso,mi prendo il labbro inferiore tra i denti per trattenermi dall’urlargli contro. Nel momento in cui la sua mano tocca la mia,sento un calore dentro di me,il formicolio inizia ad impossessarsi del mio corpo,odio il modo in cui reagisce il mio corpo al suo. Finisce di aiutarmi e carichiamo le buste della spesa in macchina.

“Grazie”dico aprendo la portiera dell’auto di Louis per salire. Mi sorride,cazzo Niall,smettila di sorridere ho una voglia di baciarti e assaporare quelle labbra,ma non posso farlo,smettila di sorridere.

Allora,posso?”la voce di Niall mi fa tornare alla realtà,scuoto la testa per liberarmi da quei pensieri.

“Cosa?”chiedo confusa.

“Posso venire a trovarti oggi?”Annuisco,non so che dire. Mi ha sorpresa,non so nemmeno perché gli sto sorridendo.

“Allora ci vediamo oggi,ciao”dice allontanandosi. Gli faccio un semplice cenno con la mano e salgo in macchina,appoggio la testa al sedile e respiro. Quando non vuoi incontrarlo,ecco che riappare.

“ Come farò piccolo mio?Come farà la mamma a dimenticarsi di quel coglione di papà?Quel coglione che  la fatta innamorare perdutamente,quel coglione che ti ha dato la vita”abbasso lo sguardo verso la pancia,gli metto una mano sopra e accarezzandola gli sussurro queste parole,in risposta ricevo un calcio. Non posso fare altro che sorridere.

“Finalmente piccolo mio,finalmente ti sei fato sentire,stavi facendo preoccupare la mamma”sorrido e scuoto la testa per quando ingenua possa sembrare a parlare con mio figlio,sono solo al secondo mese e già mi da delle risposte,sorrido e metto in moto la macchina,un altro calcio.

“Si piccolo,ti voglio bene anche io,ma ora la mamma deve guidare,quindi dormi”Non possono dormire i bambini quando sono nel grembo della mamma,insomma…sto impazzendo,letteralmente. Accendo la radio e inizio a cantare tutte le canzoni che passano in radio,mentre penso al suo tocco,ai suoi occhi,al suo sorriso. Lo amo e farei di tutto per lui,sarei disposta a perdonarlo,mi serve solo un po’ di tempo,non so se credergli o no,non so se continuare ad amarlo o dimenticarmi di lui,non lo so,non so nulla. I miei pensieri vennero interrotti dalla suoneria del mio cellulare.

“Pronto?”

“Elsie….”la voce roca di Harry rimbomba dall’altra parte del telefono.

“Ricciolino,dove sei?”sorrido.

“A casa tua,dai vieni che voglio vederti”lo sento soffocare un singhiozzo.

“Harry,non sono passate nemmeno tre ore da quando mi hai vista”dico sorridendo.

“Si lo so,ma sai che non riesco a starti lontano per molto”

“Bene,ma dovrai imparare a starmi lontano”lo stuzzico.

“Dove sei?”chiede

“Ho appena preso la super strada,ma questo piccolino non vuole lasciarmi in pace e continua a darmi calci”dico abbassando leggermente lo sguardo verso la pancia,ma subito ripunto gli occhi sulla strada.

“Voglio sentirlo anche io”dice  con una finta voce triste.

“Si Harry,sarò li tra poco e potrai sentire questo birbantello”

“Evvai,non vedo l’ora di riabbracciarti piccola mia”

“Siamo in due allora”

“Harry,prima ho incontrato Niall”dico tutto ad un fiato.

BLONDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora