Capitolo 4

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Appena entro in cucina,vedo ciò che forse non ero pronta a vedere. Ho già visto Niall piangere ma mai come ora. Osa sembra disperato. E’ seduto accanto a Zac con la testa tra le mani e lo sento singhiozzare,forte,molto forte.

“Elsie?”Dice Zac guardandomi e Niall alza gli occhi verso di me,facendo si che questi si incontrassero. Distolgo subito lo sguardo e so cosa fare.

“Zac,per favore,puoi andare su e lasciarci da soli?”chiedo educatamente. Fa per parlare,ma lo zittisco.

“Starò bene”gli assicuro,annuisce e sparisce dietro la porta della cucina.

“Zac?”lo richiamo prima che possa salire le scale.

“Si?”si gira e mi guarda.

“Fa che Harry non scenda per favore”gli dico e lui annuisce.

Mi siedo di fronte a Niall e poggio le mani sul tavolo,giocando con le mie dita,mentre sento i singhiozzi di Niall.

“Elsie,ti prego,torna da me,non posso stare senza di te. Senza di te,nulla ha senso,senza di te sorridere non ha senso,senza di te mi sento inutile,una parte di me è andata via con te,eri tu quella parte Elsie. Per favore,ti scongiuro,dammi un'altra possibilità,non ti farò soffrire,giuro sulla mia stessa vita che non verserai più quelle lacrime,ma ti prego,torna da me. Io sono un uomo perso senza te,senza i tuoi sorrisi,senza la tua risata,senza la tua voce,senza i tuoi occhi,senza i tuoi capelli che amavo accarezzare ogni sera,senza il sapore delle tue labbra,senza te Elsie,senza i tuoi “Ti Amo”,i baci,gli abbracci,le carezze. Elsie,non posso vivere senza te,ti prego. Ti Amo Elsie,tengo più a te che alla mia stessa vita,Ti Amo piccola” Un tonfo al cuore quando sento la sua voce spezzata dai singhiozzi. Niall mi guarda e io a stento trattengo le lacrime,come può venire qui,dopo ciò che mi ha fatto e dirmi queste cose. Chi mi garantisce che non mi ferirà ancora,ancora e ancora? Chi mi dice che questo non fa parte dei suoi giochetti,lui mi ha solo usata,solo per divertirsi. Come faccio a perdonarlo? Mi ha ferita molte volte è lo sempre perdonato,forse è questo il problema,il mio perdono.

“Elsie,piccola,guardami. Ti prego”mi supplica e si avvicina a me. Tira la sedia dal tavolo così da sedersi accanto a me. Mi giro ma resto con gli occhi fissi sulle sue scarpe.

“Per favore”mi supplica ancora premendomi due dita sotto al mento e alzandomi il viso,mi costringe a guardarlo negli occhi,sono iniettati di sangue e gonfi.

“Ti giuro Elsie,che sono cambiato,so cosa vuol dire perdere la persona che ami più al mondo. Quella persona sei tu piccola,io non….ti giuro Elsie che non ti farò più soffrire,mi hai perdonato molte volte,nonostante le mie cazzate hai continuato ad amarmi,non so come tu ti sia potuta innamorare di un coglione come me. All’inizio volevo solo portarti a letto,da quel giorno. Da quando varcasti il luscio di casa per la prima volta,i tuoi occhi,tutto di te,ti facevano sembrare innocente. Piccola,lo ammetto,eri fottutamente sexy e io volevo solo portarti a letto,ma piano conoscendoti,ho capito che sei un diamante,un diamante fragile e raro che ha solo bisogno di essere curato. Ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui,di qualcuno che lo protegga,che lo ami e che lo apprezzi,fammi essere quel qualcuno Elsie,per favore. Ti amo,amo te e nostro figlio piccola,non portarmi via da lui,ma soprattutto,non portarmi via da te” Continua con le sue supplice e ormai le sue guancie sono diventate delle lagune. Allungo una mano sulla sua guancia e inizio a raccogliere quelle mille lacrime. Si lascia toccare senza lamentarsi.

“Il tuo tocco Elsie,è quello di cui ho bisogno per vivere,per essere vivo Elsie” cerco di nascondere il sorriso che combatte per mostrarsi.

“Parla piccola,di qualcosa”mi supplica.

“Niall…io….non so cosa pensare. Nonostante tutto ti amo ancora,ma non sono,o meglio,non mi sento pronta a perdonarti. Ciò che ho visto a quella festa,non la smette di manifestarsi nella mia testa,immagini mi invadono i sogni,il corpo di quella bionda ossigenata sul tuo,tu dentro di lei,lei che geme il tuo nome e urla mentre tu spingi in lei. Niall,ero venuta per dirti che ero incinta e trovo il mio ragazzo,il padre di mio figlio che sta facendo godere un'altra che non sono io. Non riesco a chiudere occhio che quelle immagini si riflettono nell’oscurità,Niall io non ci riesco,mi sono lasciato le umiliazioni e gli insulti alle spalle,ma questo Niall,questo non riesco a dimenticarlo. Al solo pensiero delle tue mani sul suo corpo,le tue labbra sulle sue,il tuo corpo sul suo,rabbrividisco e mi sento stupida perché sono costantemente in guerra con me stessa. So che devo perdonarti,ma chi mi garantisce che non mi farai ancora soffrire?Chi mi garantisce che tutto questo non si manifesterà più?”dico e lo guardo negli occhi. Una lacrima inizia a rigare il mio viso e presto lo stomaco si chiude,inizio a singhiozzare ed ecco che mi mostro ancora fragile davanti a lui. Non so da dove io abbia trovato il coraggio per dirgli queste cose,ma gliele ho detto ed è questo quello che conta.

BLONDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora