Il primo a raggiungerla fu Alessandro, non perchè gli altri avessero sottostimato il messaggio di Aurora, ma per il semplice motivo che lui era l'unico a possedere casa a pochi metri da quella della ragazza.
L'amica lo fece accomodare sul divano in soggiorno. L'abitazione appariva spoglia e piuttosto grigia. Considerando che era il periodo natalizio, chiunque entrando si sarebbe aspettato un minimo di vivacità che lì era più assente dell'acqua nel deserto. D'altro canto non ci si poteva aspettare diversamente visto l'effetto che il lutto aveva avuto sulla madre di Aurora. Entrando il ragazzo non proferì parola, non salutò nemmeno e, per la prima volta dall'incidente del padre, non le chiese dove fosse sua madre o come stesse. La giovane fece finta di non notare il suo palese nervosismo e gli chiese se avrebbe gradito qualcosa da bere o da mangiare nel frattempo che aspettavano le ragazze. Questo si rifiutò con freddezza. Dopo essersi seduto le sue gambe iniziarono a ondeggiare a una velocità inaudita. Intrecciava e slacciava le dita delle mani continuamente, quasi come se volesse liberarsi di qualcosa. Poi iniziò a grattarsi la nuca e subito dopo il polso sinistro fino a farsi uscire un lieve sfogo.
Per tutta la casa si respirava un lieve odore di vaniglia generato da una candela appena accesa.
《Va tutto bene Ale? Vuoi dirmi qualcosa?》gli chiese Aurora appoggiandogli una mano sulla gamba destra e cercando invano il suo sguardo.
《Va tutto bene Auro, ho solo uno stupido pensiero che mi gira per la testa dopo aver letto una cosa su Google... ne parliamo più tardi quando arriveranno Anna e Natasha》 le rispose con un' innaturale calma.
《Non avrai cercato un'altra volta dei sintomi inesistenti su internet? Ti senti un po' accaldato e google ti risponde che sei un malato terminale e che...》 Alessandro intendeva interromperla ma il campanello lo anticipò. Aurora se ne accorse ma non gli chiese nulla, non voleva far attendere un'altro secondo le ragazze fuori, un po' per il freddo e un po' per il desiderio ardente di sfogarsi con loro. Si salutarono con un morbido abbraccio. I folti capelli di Tasha profumavano di Fructis, probabilmente li aveva appena lavati.Ogni passo fatto dalle due amiche la faceva sentire un po' più sollevata, sapeva che presto si sarebbe confidata e che così quella sensazione strana sarebbe stata un po' meno difficile da inquadrare in un contesto logico.
Si salutarono, Anna chiese un bicchiere d'acqua e Aurora glielo servì rapidamente.
《Presto sedetevi, devo dirvi cosa mi ha confidato Luca mentre ballavamo》 spiegò la ragazza con un'ansia quasi tangibile.
《Approposito di Luca, avete not...》
《Ssh, sta parlando lei!》 disse Anna zittendo Alessandro e facendo cenno con la mano per intendere "prosegui pure". Quindi Aurora riprese:《lui mi ha confidato qualcosa di molto strano e singolare e a dir la verità anche prematuro considerando che non lo conosco quasi per nulla》.
《Ti ha chiesto di andarci a letto? Una volta in discoteca mi è successo, chissà se quel ragazzo si ricorda del mio schiaffo?》aggiunse Tasha toccandosi il mento e guardando in alto a destra sforzandosi di ricordare l'episodio.
《Scusa perchè lei la può interrompere e io no?》 replicò il ragazzo arrabbiandosi con chi l'aveva zittito poco prima.
《Perchè tu dici cose stupide. Di' Auro, ti voleva portare a letto?》
Si udì un flebile "saputella" provenire dalla bocca del ragazzo, ma tutti i presenti lo ignoravano.
《Ma quale letto? No! Fate parlare me gentilmente》 la ragazza fece un respiro profondo e in piedi com'era continuò sperando che nessuno avrebbe più tentato di concludere il suo discorso per lei:《mi ha detto che generalmente le persone come noi tendono ad evitarlo per via del suo temperamento aggressivo, mi ha detto che lui è un tipo dal quale tutti prendono le distanze per via delle cose orribili che ha fatto. Ha poi concluso dicendo che però con me vicino non riesce ad essere sé stesso, e che forse, proprio l'effetto sedativo che ho su di lui, ha fatto arrabbiare i senes》. Lo sguardo dei presenti divenne perplesso, in che situazione si erano cacciati? Il tutto divenne ancora più strano quando la ragazza spiegò l'incomprensibile avvenimento del cimitero.
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Le sorti del male
FantasyAurora è una ragazza che frequenta il Liceo e si sta per diplomare a pieni voti. La sua vita è sempre stata abbastanza monotona. L'incontro probabilmente casuale con un giovane misterioso le stravolgerà tutte le previsioni che si era imposta sul suo...