7 CAPITOLO

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Gli andai incontro, facendo sembrare tutto una pura casualità. Mi avvicinai così tanto da fargli urtare la spalla.

<< Scus-- Ciao >> dissi guardandola. I suoi occhi guardarono dritti nei miei e una scarica elettrica mi percorse tutto il corpo. Quei occhi castani e grandi erano una botta di vita. Per qualcuno ma non per me. Per me non avevano fascino, assolutamente. 

<< Ciao, Harry giusto? >> disse. 

'Harry giusto?' Non può essere che si è già dimenticata di me. Nessuno si dimentica di me ma sono io che le dimentico. Non posso nergare di esserci rimasto di merda. Che fottuta stronza. 

<< Si. Harry, sono Harry. >> dissi irritato. << Che ci fai qui? Non dirmi ancora non hai trovato casa? >> chiesi facendo su e giù su tutto il suo corpo. Vidi che aveva cambiato i vestiti, quindi questo significa che aveva trovato casa o forse li aveva rubati in qualche negozio. 'Non può averli rubati, guardala sembra una santarellina' disse la mia coscienza ed io risi. 

<< Cosa c'è da ridere? >> disse infastidita. << E comunque tranquillo, dopo che hai fatto lo stronzo con me ho trovato subito casa di mia zia. >> disse fulminandomi con lo sguardo. Lo sapevo, sapevo che non si era davvero dimenticata di me. E' una stronza professionista.

<< Be, allora, dovresti ringraziarmi. >> dissi sfoggiando uno dei miei sexy sorrisi.

<< E per cosa, scusa? >> disse mettendosi le mani sui fianchi.

<< Se non avessi fatto lo stronzo e tu non te ne saresti andata, non avresti mai trovato la casa. >>

Mi guardò con attenzione prima di girare i tacchi e andarsene.

POV'S LEILA.

Ma che gran faccia tosta che ha. Ha pure il coraggio di dirmi che è stato grazie a lui se ho trovato la casa. Non gli dirò mai grazie perchè un vero uomo non  mi avrebbe mai lasciata sola. Lo odiavo. Lo odiavo con tutta me stessa. Così girai i tacchi e me ne andai, lasciandolo solo. 

<< Ei >> disse mentre io continuavo a camminare lasciandolo sbattere. << Ei. Sto parlando con te. >> quasi urlò. Appoggiò la sua mano sulla mia spalla sinistra e mi girò per guardarlo. A quel contatto il mio corpo quasi bruciò ed entrai in tilt. Odiavo pure l'effetto che mi faceva. 

<< Che cosa vuoi ancora da me? >> dissi incazzata. Lui si passò la mano nei capelli mentre continuava a guardarmi. Avevo una fottuta voglia di mollargli un ceffone in pieno viso. 

<< Niente. >> disse prendendo il suo cellulare dalla tasca posteriore e controllarlo. << Anzi ti va di fare colazione con me? >> chiese guardandomi negli occhi. 

A quelle parole il mio stomaco iniziò a brontolare e a pregarmi di accettare quell'offerta visto che non avevo soldi per pagarmelo da sola. Con molta malavoglia di stare con lui, accettai l'invito e lo segui alla caffetteria al lato opposto della strada. Una volta entrati dentro i miei occhi si illuminarono quando guaradi il bancone pieno di cose buone da mangiare. C'erano tutti i tipi di torte, pancakes, muffin di ogni tipo e anche delle ciambelle. Il locale era molto accogliente. Le pareti erano colorate di rosso, giallo e arancione. I tavoli e le sedie erano in legno scuro ed era anche molto illuminato. Guardai Harry farmi cenno di seguirlo su un tavolo, un pò appartato rispetto agli altri. Ci sedemmo e un silenzio di tomba calò su di noi. Io focalizzavo il mio sguardo su tutto tranne su di lui. 

<< Qui fanno i pancakes più buoni di tutto il pianeta. >> disse con uno dei suoi sorrisi sexy che faceva spuntare le fossette sulle guance. Era davvero bello quando rideva. 

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