1-Un'amicizia da considerare

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"Buongiornoooooo" esordí
Uraraka entrando in aula, salutando tutti i suoi amici.
Era una tranquilla mattinata di metà marzo alla yuei, ed erano già tutti in classe ad aspettare il professore Aizawa, che come sempre era in ritardo.

Uraraka non ci fece troppo caso, era troppo impegnata a parlare con i suoi amici, finché non si sentí un tonfo fortissimo come un petardo che scoppiava.
"Fanculo, non resto qui ad aspettare un vecchiaccio di merda." disse un ragazzo con i capelli sparati all'insù biondi come il grano.

sbatte un calcio al banco e si alzò uscendo dall'aula
"Bakugo!Non puoi mancare di rispetto a un tuo insegnante" disse Iida, facendo su e giù con il braccio a mo di rimprovero
"STAI ZITTO QUATTROCCHI DI MERDA" urlò l'altro per poi sbattersi la porta alle spalle.

Uraraka colta da un attimo di preoccupazione corse alla porta
"Bakugo-kun il professore starà certamente arrivando, stai tra-"
"Non me ne frega un cazzo faccia tonda" rispose interrompendola dandogli un'occhiataccia.
"stavo solo cercando di-" provó a dire lei
"NON VOGLIO IL TUO AIUTO" gli gridò in faccia.

Uraraka ci era rimasta male, sapeva che il ragazzo era scorbutico e irascibile, ma perché comportarsi così con una ragazza che non ti ha fatto nulla?
lei era sensibile.
Sensibile da morire e ci teneva a piacere alle persone, ma se questo era il trattamento che le veniva riservato non sarebbe di certo rimasta in silenzio.
"Ah si?E ALLORA FATTI METTERE UNA NOTA BRUTTO CRETINO!" disse tutto di un fiato.
se l'era proprio cercata.
"come hai detto faccia ton-"
"tornate subito in classe." il professore aveva interrotto quella discussione come niente fosse.
"tsk." si limito a dire Bakugo rientrando in aula.
non capiva che cosa diavolo voleva quella ragazza da lui, lo stava forse prendendo per il culo?

come se davvero qualcuno potesse preoccuparsi per me.

si disse.

si mise a fissare la ragazza durante tutta la lezione rimuginando sul perché avesse fatto quell'azione.
la ragazza se ne accorse, ma anche se infastidita si trattenne dal dire qualcosa, almeno fino al cambio dell'ora, quando si avvicinò al suo banco e col tono più fermo che conosceva esordì con
"perché mi fissi?"
"perché mi hai seguito?" le chiese di getto lui continuando a guardarla di sottecchi, come a voler scrutare ogni piccolo particolare di lei, per capire se avrebbe detto una menzogna.
"che domande sono?io mi preoccupo per i miei amici!" disse in modo spontaneo, così spontaneo che pur volendo nessuno avrebbe potuto coglierci una bugia, perché non ce ne erano.
"noi non siamo amici." si limitò a dire lui.

come faceva lei a considerarlo amico?
l'ultima volta che si erano spiccicati mezza parola era al festival sportivo, dove l'aveva fatta a pezzi.

Eppure lei lo considerava amico, che fosse stupida come deku?
no, quella ragazza era tutto meno che stupida e lui se ne era accorto.

Lei non rispose, sembrò rimuginarci su, e senza degnarlo di uno sguardo riprese le sue cose e si diresse alla mensa.

Non siamo amici?siamo nella stessa classe razza di idiota.
Magari possiamo parlare poco ma come puoi non essere amico di qualcuno con cui passi tutto questo tempo ogni giorno?

questo si chiedeva la ragazza.

in mensa quegli occhi rossi cremisi continuavano a scrutarla.
adesso si stava proprio stancando, che voleva quel presuntuoso?
decise di far finta di nuovo di nulla, mentre mangiava tranquilla col suo amico Midoriya.
"deku-kun poi potresti passarmi gli appunti che hai preso oggi in classe?io ero troppo distratta e non sono riuscita a prenderli"disse imbarazzata al ragazzo di fronte a lei.
"certo Ochaco tieni il mio quaderno" le disse porgendogli un quadernino ad anelli blu.

Bakugo vide quello scambio di quaderno in lontananza, allora era proprio vero che era stato lui a farla rincretinire a quella lá.

"credo che kacchan ti stia fissando" le sussurrò deku a bassa voce.
allora non se lo stava immaginando.
Si voltò verso quel ragazzo che da quella mattina la stava torturando.
così decise quel che avrebbe fatto dopo a lezione pratica.

dopo il pranzo si riunirono nell'area degli allenamenti, dove migliorare le loro unicità.
Bakugo, che aveva già una grande consapevolezza del suo potere si stava allendando a colpire dei pezzi di cemento provando le sue mosse speciali.
ma iniziava a sentirsi anche lui degli occhi puntati addosso.

Sapeva che erano quelli della ragazzina castana, così si guardò in torno cercandola, ma non c'era traccia di lei.
poi sentí ridacchiare sopra la sua testa, alzò lo sguardo e stava fluttuando proprio sopra di lui
"che cazzo fai lí sopra" gli chiese con il suo solito tonaccio
"nulla volevo parlarti"
il biondo sembrò interdetto da quella richiesta
"mh?"
"Sai hai ragione, noi non siamo amici"
"pff sei venuta a dirmi solo questo faccia tonda?giá lo sapevamo."
"E io sono qui per proporti di rimediare." disse lei prendendolo alla sprovvista.
bakugo si accigliò, come se gli stessero dicendo un'idiozia
"Beh apparte kirishima e kaminari non ti ho mai visto parlare con nessuno, vorrei essere tua amica bakugo-kun"
"io non ho bisogno di amici"
non è vero
ma preferì non specificando.
la ragazza atterrò sulla lastra che prima lui stava colpendo
"allora ok non essere mio amico, ma aiutami ad esercitare il mio quirk.
alleniamoci insieme!" le propose lei con un sorrisetto dolce mentre gli tendeva la mano.

Lui in cuor suo sapeva che non avrebbe portato a nulla di buono, ma che poteva perderci?
così le prese la mano
"ma decido io gli orari e la quantità di esercizi"
la ragazza annuì sorniona e se ne andò saltellando

non sapeva perché aveva accettato, insomma che diavolo, doveva passare del tempo con miss raggio di sole la vita è bella il bicchiere è sempre mezzo pieno?
se ne sarebbe fatto una ragione, di certo non era quella tra i suoi compagni che detestava di più.
deku e quel bastardo a metà occupavano già quel ruolo, e lo facevano in modo egregio, poi quel pidocchio pervertito di Mineta, il mostriciattolo rosa appiccicoso come una cozza e poi quel quattrocchi fissato con le regole. In confronto gli era andata bene.
In fondo Ochaco non era neppure una brutta ragazza, erano solo molto diversi l'uno dall'altra.

sarà un occasione da sfruttare bakugo
si disse per consolarsi, magari sarebbero davvero potuti diventare... amici?

Kacchako~siamo complicatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora