2-allenamento

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Quello stesso pomeriggio bakugo andò a bussare alla porta di Uraraka, un po' titubante, ma aveva pur sempre preso un impegno insomma.

quando uraraka aprì la porta fu sorpresa di trovarlo lì "cambiati, tra 10 minuti torno qui e andiamo" le disse semplicemente.
lei annui e rientro a mettersi la tuta velocemente, non lo avrebbe fatto aspettare, non gli avrebbe dato modo di lamentarsi di lei!

quando sentì di nuovo bussare alla porta andò ad aprire frettolosamente mentre si infilava la scarpa da ginnastica "eccomi bakugo-kun!"
ma di fronte a lei non c'era il ragazzo alto e biondo che si aspettava, ma un ragazzo leggermente più basso con i capelli verdi
"uraraka stavi aspettando bakugo?" chiese sbalordito.
Uraraka arrossì, chissà se si sarebbe fatto strane idee
"beh si..dovremmo allenarci assieme.." rispose lei paonazza
"faccia tonda?" katsuki arrivando di fronte la porta sembrò ignorare completamente Midoriya, che anzi, dal canto suo lo guardava in modo interrogativo.
Quella situazione era strana.
"oh si arrivo subito, di cosa avevi bisogno deku-kun?"
"oh..beh..ecco io... solo del mio quaderno, si, si il mio quaderno"
la ragazza corse dentro a prenderglielo, le sembrava strano fosse arrivato a venirle a bussare così presto al mattino per questo ma non ci diede troppo peso.
glielo porse e poi segui bakugo salutando il ragazzino con la mano.

si recarono in cortile ed iniziarono ad allenarsi, bakugo ci andava giù pesante ma la ragazza non poteva fare a meno di notare che non si comportava come suo solito,
in quelle ciracostanze avrebbe certamente sbraitato.
soprattutto nei momenti in cui uraraka si fermava perché troppo stanca.
invece le si avvicinava e le chiedeva gentilmente, per quanto gentile possa essere il suo tono, se avesse bisogno di una mano.

non sapeva neanche lui perché lo stava facendo in realtà, non aveva mai avuto rapporti di alcun tipo con una ragazza, mai avuto amiche femmine e mai stato fidanzato.
era tutto nuovo per lui e forse si stava comportando così solo perché era una femmina,no?
non poteva mica mandarla a fanculo come faceva con kirishima!
non che non l'avesse mai fatto insomma, anche con le sue compagne non si perdeva d'animo quando c'era da litigare, ma non in circostanze amichevoli.
Che fino ad allora, non c'erano mai state.

si è senz'altro questo il motivo.

si disse in cuor suo, mentre ripetevano insieme un'altra sessione di esercizi.

Uraraka era un po' imbarazzata a stare da sola con lui, anche lei non aveva tutte queste esperienze con i ragazzi, si aveva tanti amici tra cui deku e Iida, ma erano state amicizie spontanee, questa la stava forzando lei,
ed era sicura di star facendo bene?

"abbiamo finito, si sono fatte le 20 vuoi andare a mangiare o ti riaccompagno in camera?"
"oh tranquillo non c'è bisogno che mi riaccompagni" lo tranquillizzò lei
"no, ti accompagno."
"posso farlo benissimo da sola" rispose stizzita
"ho detto di no."
Uraraka non rispose, si limitò a camminare via stizzita con passo deciso, lui la seguí e finirono per entrare entrambi in mensa assieme, con lo sguardo di tutti addosso.

Era infastidita, cosa credeva fosse una ragazzina indifesa?voleva diventare una hero anche lei.
Non aveva bisogno di protezione da nessuno, era lei a proteggere gli altri.
L'allenamento stava andando così bene, perché aveva dovuto rovinare tutto così?

Lui d'altro canto non capiva perché la ragazza si fosse arrabbiata.
Stava solo cercando di essere un gentiluomo, non era normale riaccompagnare le ragazze a casa?
In quei vecchi film che guardava sua madre lo facevano sempre.

"Bakugo che succede?" chiese kirishima
"un cazzo capelli di merda" cosa voleva?sapere i cazzi suoi?non voleva di certo sguardi compassionevoli.

"e perché fissi al tavolo di midoriya?" chiese spostando la testa per capire chi di preciso il ragazzo stesse guardando.
distolse lo sguardo immediatamente e prese coraggio di chiedergli un consiglio, non era il tipo ma voleva capire il perché di quella reazione da parte di quella ragazza.
"Capelli di merda.."
"mh?"
"stai zitto e fammi parlare faccia da cazzo."
il rosso annuì guardandolo serio, di solito le loro conversazioni non partivano di certo un questo modo.
"mettiamo il caso io stia con un'amica"
kirishima strabuzzo gli occhi, bakugo con un amica?E chi?
"già è strano" esordi infatti, il biondo gli lanciò un'occhiataccia "ma continua pure" concluse incuriosito.
"e mettiamo il caso io mi proponga di accompagnarla in stanza e lei si arrabbi."
"mh"
"cosa dovrei, ipoteticamente dirle?"
"beh, potresti ipoteticamente chiedere a questa ipotetica ragazza il perché, in modo da ipoteticamente risolvere capendo il motivo vero"
"mh."
disse solo, era abbastanza scettico, ma tanto valeva provare a parlarle.
Non che gli interessasse risolvere quella discussione.
ma quale discussione?battibecco al massimo.

tornò a fissarla mentre scherzava con dekudimerda e non riuscì a non essere infastidito.

come riusciva a lui essere simpatico a tutti a quel modo?

"ma quindi questa ipotetica ragazza chi sarebbe?" chiese kirishima provando a capire dove stesse guardando bakugo.
"fatti i cazzi tuoi." rispose digrignando i denti.
kirishima aveva capito dove stava guardando, ma preferì non proferire parola per la sua incolumità, nonostante li avesse entrare in mensa insieme credeva a una semplice coincidenza.

Bakugo si alzò di scatto e uscì dalla sala da pranzo, si buttò sul letto rimuginando.

si ritrovò a pensare al festival sportivo, alla tenacia di quella ragazza e a come lo fece incazzare il modo in cui tutti la considerassero troppo debole.
Ma cosa erano deficenti?fino all'ultimo si era rialzata per combattere.
ogni singola volta, fino allo sfinimento.

ripensando a quei giorni si ricordò di quando l'aveva sentita piangere al telefono.
Sul momento non gli era interessato, ma ricordandolo in quel momento, dopo aver conosciuto un minimo la ragazza si sentiva in colpa, gli dispiaceva per lei.

ci pensava e ripensava e così all'improvviso decise di dar retta alle parole del suo amico.
di istinto si alzò in piedi e uscì dalla sua camera, diretto in quella di una ragazzina dai capelli color nocciola.

che diavolo stava facendo? bussare alla camera di una ragazza?
ok che non era ancora notte inoltrata ma era comunque strano, sperando di non essere in una situazione fraintendibile busso comunque.
"si?" senti dire da una voce assonnata, che non poté far a meno di trovare adorabile, scaccio quel pensiero scuotendo la testa e chiese
"faccia tonda?"
"Bakugo" disse per poi sbadigliare aprendo la porta
"cosa c'è?"
"io, volevo chiederti perché ti ha dato fastidio quando ti ho chiesto di portarti in camera"
disse lui guardandosi i piedi che erano improvvisamente diventati interessanti
"oh quella sciocchezza, mi era già passata bakugo sta tranquillo!
è solo che non voglio dovermi sentire protetta da qualcuno, voglio essere l'eroe di me stessa!" disse riprendendosi dal sonno facendo brillare gli occhi e portando su un braccio in segno di 'plus ultra'.
rimase un attimo incantato da quella determinazione.
"Mi spiace di aver fatto lo stronzo allora, volevo solo essere gentile"
"wow bakugo che chiede scusa" disse con un sorrisetto beffardo.
"non ti starai mica rammollendo a stare con una come me?"
"ma ti pare?" disse col suo solito tono scazzato, poi si ricompose e prese il coraggio
"È solo che.."
cos'era questa timidezza?perché era così impacciato?
"Non so comportarmi con una ragazza, ok?" sbottò.

"puoi comportarti come vuoi con me, anche come fossi un ragazzo, non ti giudico mica sai?" rispose lei ridendo
"mh?"
"senti bakugo, ho chiesto il tuo aiuto perché sei brutale, ho tanto da imparare da te, mi serve un po' di tenacia e tu sei la persona più tenace che io conosca!" disse lei con un sorriso sornione.
nessuno si era mai complimentato con lui per questo suo carattere scontroso.
ma ora che lei glielo diceva gli sembrava quasi di essere mitico.

sono tenace, eh?Beh si, si sono proprio tenace.

"quindi mi raccomando, non farmi sconti!" concluse lei facendogli l'ok con la mano e l'occhiolino.
Era sbalordito dalla sua energia e dalla sua forza di voltontà.
La ragazza che aveva davanti non era la bambina che sembrava, era una donna, nonostante il pigiama che gli aveva mostrato rosa con sopra gli orsetti, lui sembrò accorgersene solo in quel momento.
"allora buonanotte ochaco." disse lui andandosene con le mani in tasca e un sorrisetto
"buonanotte bakugo-kun!" rispose lei chiudendosi alle spalle la porta.

Kacchako~siamo complicatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora