Arrivata a casa mio padre arrabbiatissimo mi disse 《Ma Alessia come ti permetti di entrare a quest'ora, dopo che io e tua madre ti lasciamo uscire tu hai la faccia tosta di tornare così tardi, bravissima ti sei meritata una punizione》 e io gli risposi 《Dai papino solo una settimana, mi dispiace non lo farò più 》 e lui mi disse 《Due settimane carissima! E ricordati c'è in ballo il tuo bel viaggetto in Francia! 》non ribattei, anche perché non mi aveva preso il cellulare e quindi ero contentissima perché anche se non potevo uscire avevo il cellulare e mi sarei potuta sentire con i miei amici lì, il tempo di salire in camera e appoggiare la testa sul mio bel lettino che gia dormivò.
《Alessia, Alessiaaaa !!! Svegliati!!!》gridò Mamma 《Si, mamma sono sveglia!!!》 le risposi e controvoglia scesi dal letto e comincai a preparami per andare a scuola . Naturalmente quando fini di prepararmi mi accorsi che mancavo 5 minuti per andare a prendere il pullman e mi precipitai fuori di casa correndo come una matta e poi mi ricordai di non aver svegliato il mio fratellino Oscar e allora gettai la mia borsa per terra e corsi di nuovo dentro casa svegliai mio fratello e corsi precipitosamente a prendere il pullman, arrivai appena in tempo per prenderla. Mi sedetti stanca morta e comincai a parlare con le mie compagne;ormai era un anno che Lorenzo aveva cambiato scuola e mi mancava tanto perché a merenda stavamo sempre insieme invece con Sofia erano ormai quattro anni che non andavamo a scuola insieme ma la cosa non mi pesava molto,tanto dopo scuola ci vedevamo spesso. Le ore di scuola passarono molto velocemente anche perché ormai mancava un giorno alla fine della scuola, finita la scuola tornai a casa,e pranzai a quel punto mio padre comincio a parlare delle solite cose pallose che aveva combinato a lavoro e poi ci disse 《Ragazzi voi dovete diplomarvi non fate come me, che adesso faccio l'operaio》 e Oscar ripose 《Io papà non ho bisogno di studiare io farò il calciatore professionista》io non potei non ridere e lo stuzzicai dicendogli 《Si, tu diventarai un calciatore ahahahah propio semmai sarai un raccattapalle》 e lui mi rispose 《Nooo!! Tu invece sarai una donna delle pulizie anzi la mia donna delle pulizie》 e io gli risposi 《No per carità non voglio morire asfissiata dall'odore dei tuoi piedoni》a quel punto scappai divertita con lui che mi rincorreva《Adesso basta voi due dovete sempre litigare, dai su andate a fare i compiti》gridò mio padre e noi due ridendo come matti corremo entrambi nelle nostre camere.
Lorenzo
《Cavolo sono quasi le 21 e ancora non ho chiamato Alessia》pensai prendendo il cellulare, per fortuna accettò sennò non avrei saputo come fare senza di lei, di sicuro da solo alla festa non ci sarei mai andato.
Alle 21:15 ero davanti a casa sua con la macchina, suonai il campanello e lei scese e mi abbracciò, era veramente bellissima, ero rimasto senza parole o almeno le stavo cercando ma non uscivano e quindi entrammo solo in macchina e partimmo, arrivati lì ci accorgemmo che la festa non era ancora cominciata e quindi decidemmo anzi Alessia decise che saremmo andati a fare una passeggiata in riva al mare e poi mi prese la mano come faceva sempre,a me la cosa non mi dava affatto fastidio, ma per stuzzicarla le dicevo che sembravamo due "fidanzatini" e lei rispondeva sempre dicendo 《Dovresti essere orgoglioso di avere una "fidanzata" così bella e spiritosa》.
Mentre passeggiavamo lei tutto d'un tratto si fermò e mi uso come "scudo" per proteggersi dallo sguardo di qualcuno e io non potei impedirmi di perdermi nel guardarla era una ragazza talmente forte ma allo stesso tempo fragile dentro ed era bellissima talmente bella che avrei perso tante ore solo nel guardarla.
Mi domando se aveva qualcosa in faccia visto che la guardavo strano, ma io non potevo evitarlo era troppo bella, e infatti le risposi 《No, niente,sta tranquilla,sei bellissima》e lei invece di ringraziarmi mi prese un braccio e si mise a correre finché esausti non ci sdraiammo in spiaggia e mi feci spiegare il motivo della corsa e lei rispose che non sapendo cosa fare si era messa a correre e voleva coinvolgere anche me e le domandai divertito《Quindi quando non sai cosa fare corri?》e scoppiamo a ridere entrambi.D'un tratto lei mi disse che voleva fare una pazzia cioè fare il bagno, all'inizio mi parve un idea accettabile ma poi la vidi entrare in mare con i vestiti e la cosa mi fece parecchio arrabbiare perche non volevo che andasse in giro con i vestiti tutti bagnati, la gente avrebbe sparlato di lei di sicuro e quindi le chiesi di tornare indietro, ma evidentemente glielo dissi in un modo che a lei non piacque per niente infatti se la prese e corse in acqua e oltrepasso la boa cosa che non faceva mai anche perché aveva un blocco e non riusciva a nuotare nell'acqua dove non toccava e quindi d'istinto mi buttai in acqua, era talmente buio che non riuscivo a trovarla ma d'un tratto mi parve di vedere qualcosa anzi l'avevo vista la presi in braccio e la stesi sulla spiaggia le feci il bocca a bocca anche se sinceramente non sapevo come si faceva,ero terrorizzato, non poteva morire prima che le avessi detto che la amavo quindi cominciai a gridare e a chiedere aiuto, non poteva morire, no,non poteva era troppo importante per me,troppo. Mentre gridavo le lacrime scendevano ma non mi importava volevo solo che si svegliasse e sfoggiasse il suo bellissimo sorriso, mi abbracciasse e mi dicesse che era tutto apposto, che era viva e che non mi avrebbe mai lasciato e proprio mentre ero perso nei miei pensieri lei apri gli occhi, i suoi fantastici occhi verdi che temevo di non vedere mai più. Non le lasciai nemmeno il tempo di riprendersi completamente e cominciai a scusarmi e lo stesso fece lei ma poi la presi per mano e ritornammo alla festa. Quella notte non mancarono gli sguardi allibiti della gente ma a me non importava a me bastava stare li,con lei, la mia migliore amica, la mia vita e ancora più importante la ragazza che amavo.