18 ottobre 2010 (4)

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Tutte queste emozioni mi passano per la testa in pochi secondi.

Sto precipitando.

No.

Stiamo precipitando.

Sono una cogliona.

Sto per fare del male ad un'altra persona.

Sono una doppia cogliona.

Questo pensiero mi blocca.

Do uno spintone ad Alexander e lo

butto sul balcone del terzo piano dove cado anch'io.

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È tutto buio.

Spero di essere morta.

Sento qualcosa di caldo e appiccicoso colarmi sul collo.

Cazzo.

Non sono morta.

Dovevo immaginare che non sarei stata così fortunata da morire subito.

Apro un occhio; è tutto buio.

Per un secondo penso di essere morta davvero.

Ma ci sono le stelle.

È soltanto notte.

- fanculo - bofonchio

- che bello sentirti imprecare appena sveglia - dice una voce.

Alexander.

A - no, sul serio, mi mancavano le tue bestemmie -

Senza dire niente mi alzo e guardo giù dal balcone dove ci troviamo.

Alexander mi è subito vicino.

A - vuoi ancora buttarti? -

Io - sarebbe più il caso di dire se tu hai intenzione di levarti e lasciarmi fare -

A - mai -

Io - immaginavo -

Vedo che lui resta con la schiena contro il balcone e non si muove

Io - che c'è?

A - quello che hai detto prima... lo pensavi davvero?

Io - tipo? Ho detto molte cose -

A - mi odi -

Ops.

Io - quello deve essermi scappato. Sai... hai appena ucciso i miei progetti di suicidio.

Ma... no, non ti odio.

A - meno male -

Ne sembra molto sollevato, il che è strano, dato che l'ho appena visto slinguazzarsi con una troia.

Dettagli.

Io - cosa facciamo? -

A - scendiamo dal balcone? -

Io - banana -

Lui mi lancia un'occhiataccia.

Io alzo le spalle.

Siamo ridicoli.

Inizia a ridere e per la prima volta lo imito.

È una risata vera, non un sorriso finto.

La prima risata vera dopo anni.

A - andiamo... a casa mia? -

Esclama tra una risata e l'altra.

Io - ma questa volta per davvero!

A - ma certo principessa -

Mi prende per mano e io rimango a fissarlo.

A - per davvero -

Conclude con un sorriso.

VITA DI UNA RAGAZZA BIPOLAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora