Per la prima vota riesco a trascorrere una notte senza piangere.
Alexander mi ha chiesto di dormire con lui stanotte.
Non mi ha giudicata per le cicatrici che ho sulle braccia e sulle gambe, mi accetta per come sono.
E questa è la cosa più bella che possa chiedere.
Ora sono qui fra le sue braccia.
Domani si sveglierà e non saprà mai quanto mi sia sentita in paradiso.
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In qualche modo il giorno dopo mi ritrovo davanti a scuola, sempre con Alexander al fianco.
Fuori non c'è nessuno, sono già le 8 passate.
A - tutto bene Dile? -
Io - si
A - tutto bene? -
Ripete impassibile.
Tiro un sospiro.
Io - sono solo un po' agitata -
A - e...? -
Mi arrendo.
Io - siamo in ritardo e quando entrero' in classe mi fisseranno tutti.
Sono stufa di essere presa in giro... -
Mi giro supplicandolo con gli occhi.
Lui capisce al volo.
A - vuoi che entri senza di te così nessuno farà domande?
Io - grazie... - sussurro riconoscente
A - ti vergogni ad entrare con me?
Io - cosa? Mi guarderebbero tutti... io... vorrei stare con te, ma mi guarderebbero tutti, non posso... -
A - preferisci stare sola pur di non essere giudicata? Non sei stanca?
Io - infatti, ma... -
A - adesso mi dici chi cazzo sono loro per farti essere sempre triste. Non sorridi mai. Non ridi mai.
Non parli mai. Sei sempre sola, ti... -
Io - Xander, basta, non devi urlare... -
A - ti fai mettere i piedi in testa dagli altri -
Continua imperterrito.
A - non puoi mai essere felice, entrare con me per paura di essere guardata dagli altri? Ma mi prendi in giro cazzo? -
L'ho fatto incazzare di nuovo.
È così difficile parlare con le persone?
Io - ho paura, tu non sai... -
Sto per piangere di nuovo, me lo sento.
A - non so cosa? -
Io - non ti hanno mai giudicato. Tu sei perfetto. Bello, estroverso, bravo a scuola, in tutto.
Io faccio schifo -
Appena mi accorgo di quello che ho detto vorrei sprofondare.
Ora sto piangendo davvero.
Alexander si avvicina e mi prende per mano.
A - scusami Dile. Sono un imbecille. Non ti merito.
Le lacrime scendono sempre più copiose.
A - ti ho fatto ancora piangere, scusa - sussurra.
Io - sto bene - tiro su col naso come una bambina, ma non me ne frega.
Ci siamo solo io e lui.
Sto parlando con qualcuno che non mi sta prendendo per il culo.
Io - davvero, sto bene -
A - quante volte lo hai detto mentre dentro di te volevi morire?
Lo guardo negli occhi.
Io - non lo so... -
A - perché fai così? C'è chi ti può aiutare, devi solo permetterglielo.
Io - non voglio. Non voglio che la gente si preoccupi per me. Devono cedere che stia bene.
Non posso continuare a fare soffrire le persone per colpa mia -
A - colpa tua? Perché metti la vita degli altri davanti alla tua? Anche tu hai dei sentimenti!
Io - no -
A - tu sei fantastica. Sei la ragazza più forte e nobile che abbia mai conosciuto.
Non devi più soffrire. Tu meriti la felicità infinita Diletta -
Lentamente sollevo la testa e sorrido.
Lui sorride a sua volta e mi
abbraccia.
Sento le lacrime che mi appannano la vista e mi stringo ancora di più al ragazzo che sta davanti a me.
A - piangi Dile? -
Abbozzo una risata.
Io - grazie Xander. Sono felice -
Lascio che le lacrime mi bagnino le guance.
A - felice? - sussurra Alexander contro i miei capelli.
Io - si - dico ridendo piano.
Sono le prime lacrime di gioia.
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VITA DI UNA RAGAZZA BIPOLARE
أدب الهواةQueste sono alcune delle mie pagine di diario. Voglio che tutti voi sappiate com'è stata la mia vita. Com'è stata la vita di una ragazza bipolare. Bye bye world