16.Sconfitta

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- Ci rivediamo? – domandò Lynne confusa, non ricordava di averlo già conosciuto, era Xehanort... giovane?

La ragazza si assicurò che Sora stesse alle sue spalle per proteggerlo, ma combattere sarebbe stato comunque rischioso: entrambi erano troppo deboli.

- Scappa Lynne... - sussurrò Sora tenendosi una mano sulla spalla, ma la ragazza non lo ascoltò e si avvicinò a Xehanort impugnando il keyblade contro di lui.

- Che mossa stupida – disse Xehanort lanciando una magia nera contro di lei, che a fatica la parò.

Il rivale balzò sopra di lei lanciando magie a ripetizione, Lynne iniziò a correre per evitarle, ma era troppo veloce.

Saltò e cercò di colpirlo, ma cadde al suolo di schiena senza successo.

"Se solo riuscissi a usare bene le magie!" Pensò rialzandosi velocemente, ma Xehanort aveva fatto qualcosa senza che lei se ne accorgesse: il tempo si era fermato.

- Ti piace il mio potere? – domandò avvicinandosi minacciosamente, mentre lei si guardava attorno spaventata e senza saper come agire.

Voleva parlare, dire qualcosa, ma le parole le si bloccavano in gola.

- Adesso ti rinfresco la memoria – disse allungando una mano verso di lei.

Lynne indietreggiò istintivamente, ma i flash la assalirono improvvisamente.

- Non servirà tornare indietro, Lynne - disse l'uomo.

La ragazza sobbalzò - Lei... come sa il mio nome? Chi è? -

L'uomo sorrise - Colui che ti porterà verso la giusta via, se verrai con me avrai la vita che sempre desideravi... ma prima devi aiutarmi -

- In che cosa?! Chi diavolo è lei?! - esclamò la ragazza in allerta.

- La guerra dei keyblade: Lynne, sei stata scelta, non opporti -

La ragazza spaventa dalle parole dell'uomo, iniziò a correre lontana fino a scontrarsi contro una forte luce accecante.

- Cosa? Tu... - disse mettendosi una mano sulla fronte – Quell'uomo... -

Poi capì: quegli occhi erano gli stessi di quella volta, erano inconfondibili: l'uomo che aveva incontrato in quel deserto era lo stesso Xehanort che aveva davanti, uno era vecchio, l'altro giovane.

"Lui... cosa vuole da me?"

- Scommetto che vuoi sapere cosa voglio da te – disse Xehanort quasi ridendo – Ecco, tu, nel tuo cuore, hai qualcosa che mi serve per ottenere la guerra dei keyblade... e rivedere finalmente il Kingdom Hearts –

- Nel mio cuore? – domandò scioccata Lynne, ancora non capendo del tutto.

- Purtroppo è dovuto capitare proprio a te, una ragazzina ignara di tutto questo –

Iniziò a sentire la testa girare ancora, le gambe le cedettero, ma cercava con tutta se stessa di tenere gli occhi aperti, cercando Sora con lo sguardo.

Era ancora immobile, l'effetto della magia non svaniva?

- Cerca la verità, Lynne – disse Xehanort prima che la ragazza svenisse.

Buio, freddo.

Le uniche cose che sentiva Lynne in quel momento.

- Sora? – disse cercando l'amico nel buio, ma non ricevette risposta.

Si sedette abbracciandosi le ginocchia e chiudendo gli occhi.

"Ma che stai facendo?"

La voce, ancora.

- Cosa devo fare? Sono sola... non ho idea di cosa sia successo... ho paura –

"Sola? Grazie tante! E io chi sono?"

- Una voce... - rispose Lynne ormai scoraggiata.

"Svegliati, e ti prometto che anche quando non avrai nessuno accanto, ci sarò io, mi sentirai vicino a te"

Lynne si alzò, quella voce la calmava e la faceva stare meglio, così decise di credergli.

- Va bene, mi fido di te – disse, sentendo di starsi risvegliando.

"Non avere mai paura, ricordatelo"

- Vorrei tanto... sapere il tuo nome – sospirò prima di aprire gli occhi.

Si sentì avvolta da delle lenzuola, era su un letto, in un luogo chiuso.

- Lynne! –

Riconobbe la voce di Sora, seduto accanto a quel letto, che sorrideva felice di vederla sveglia.

- Che è... successo? – domandò ancora assonnata.

Sora sospirò – Ti ho trovata svenuta a terra, ti ho portato indietro alla gummiship... Aizawa sta bene, e tutti i ragazzi sono salvi, compreso Bakugou. Xehanort e Saïx sono fuggiti – spiegò Sora.

Lynne rimuginava sul fatto di non essere riuscita a combattere, la forza di Xehanort era troppa per lei, per questo doveva allenarsi il più possibile per diventare forte e sconfiggerlo.

- Non ho salutato Midoriya e gli altri... - sospirò Lynne, ma Sora rispose sorridendo – Avrai l'occasione per rivederli tutti! Non preoccuparti –

Ripensò a tutto quello che era successo, Xehanort voleva qualcosa nel suo cuore, ma cosa? Perché proprio lei?

Il guardiano senza nome, forse lui sapeva qualcosa in più? Perché non parlava?

- Sei pensierosa, hai... visto qualcosa mentre dormivi? – domandò Sora aggrottando la fronte.

Lynne però non voleva ancora preoccuparlo, voleva farlo riposare un momento prima di parlargli di Xehanort.

La ragazza si mise seduta, e sentì qualcosa nella tasca dei pantaloni, pur giurando di non averci mai messo nulla.

Da essa estrasse uno strano ciondolo dalla forma vagamente simile ad una stella, con ornamenti attorno, gli spazi interni della stella erano di colore viola ed era trasparente.

- Ma... come ci è finito? Non è mio – disse Lynne.

- Non so perché... ma mi ricorda il frutto Paopu, quello che c'è sulla mia isola – disse Sora, Lynne sembrava curiosa così proseguí – Si dice che se due persone lo dividono e lo mangiano, i loro due destini si legano –

Lynne sorrise e guardò il ciondolo – I loro destini si uniscono... capisco – poi ripose il ciondolo in tasca, pur ancora non sapendo a chi potesse appartenere.

A step closer to home (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora