15.Strano incontro

15 1 4
                                    

-    C-che cosa?! – disse Midoriya sconvolto, prima di venire scaraventato a terra da Bakugou, che poi gli mise un piede sul petto facendo pressione.

-    Hai ancora intenzione di salvarmi? Merdoso del cazzo? – disse Bakugou sorridendo malvagiamente.

-    NO! NO! – urlò Uraraka, ma Iida la tenne ferma, i loro quirk erano troppo deboli contro l'oscurità e i poteri di Bakugou.

Non potevano fare niente, solo una persona poteva tentare di combatterlo.

-    Lascialo – disse Todoroki avanzando lentamente verso Bakugou, che spostò il piede dal petto di Midoriya per poi dargli un calcio.

Il ragazzo si alzò a fatica e si spostò lentamente verso il resto del gruppo.

-    Avanti, provaci – disse Bakugou preparando due sfere oscure.

Todoroki aveva capito: Bakugou era controllato dagli uomini che avevano scatenato quel caos, non era lui ad agire in quel modo, e sicuramente avrà cercato di ribellarsi.

Bakugou lanciò le sfere, ma Todoroki le evitò scivolando sulla scia di ghiaccio creata da lui, per poi lanciare una sfera di fuoco contro di lui.

Bakugou la parò con le braccia come niente.

-    Sei solo un fallimento, bastardo a metà – disse Bakugou, Todoroki strinse i denti, era solo una stupida provocazione.

-    Ti chiedi mai cosa provano i tuoi genitori nel vederti? – domandò Bakugou ridendo – Te lo dico io, gli viene solo il voltastomaco –

-    Chiudi la bocca – rispose Todoroki, sapeva che non era davvero lui a parlare, ma solo Bakugou gli avrebbe detto una cosa del genere.

-    Tuo padre pensa che tu sia un fallimento, ti odia. E tua madre... beh, perché avrebbe dovuto buttarti l'acqua bollente addosso? -

-    Zitto... Bakugou... -

Attorno a Todoroki si stava formando la stessa aura oscura, gli altri ragazzi lo notarono.

-    Sei un fallimento! Un fallimento! –

Todoroki non resistette e urlò – CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCA! – e lanciò due sfere di ghiaccio e fuoco contemporaneamente, Bakugou le parò di nuovo e sorrise vedendo l'aura oscura attorno a lui.

-    Perfetto – disse a bassa voce, ma poi notò qualcosa che non andava.

"Sta... resistendo?"

-    Non avrete anche me – disse Todoroki, l'aura oscura diminuiva – Sono forte, sono più forte di te –

Bakugou si scagliò su Todoroki prendendolo a pugni, Uraraka urlò, Midoriya si sentiva debole e inutile, anche gli altri odiavano il fatto di non poter intervenire.

Il ragazzo dai capelli verdi però ebbe un'idea, forse dovevano solo provare a tirar fuori Bakugou da lì?

-    Kacchan! - esclamò Midoriya – Combatti! Sei più forte di così! Vuoi davvero lasciarti controllare?! –

Bakugou improvvisamente si mise in ginocchio con le mani in faccia, poi se le passò sui capelli stringendoli.

-    Uscite dalla mia testa... uscite... stronzi... - disse abbassando la testa, poi urlò – USCITE DALLA MIA TESTA! –

Improvvisamente qualcuno lo colpì dietro al collo facendolo svenire, Todoroki alzò lo sguardo e vide Lynne assieme a Lea, che aveva colpito Bakugou.

-    Ragazzi, siete stati bravissimi – disse Lynne sorridendo.

Il gruppo uscì allo scoperto.

-    Bakugou... starà bene? – domandò Kirishima.

Lea annuì – Non sento più l'oscurità nel suo cuore, quindi sì –

-    Ma... che gli è successo esattamente? – domandò Iida.

Lynne guardò Lea, sicuramente lui sapeva spiegarlo meglio.

-    Il suo cuore è stato posseduto dall'oscurità, ma la luce rimasta in lui è riuscita a farsi strada... fino a sentire voi – spiegò Lea – Quindi... è stato anche merito vostro –

Midoriya rimase a bocca aperta – Ha... sentito la mia voce? –

-    Sei stato bravissimo, Midoriya – disse Todoroki – Sono sicuro che è stata la tua voce a tirarlo fuori –

Lynne poi spalancò la bocca: mancavano ancora Aizawa e Sora!

-    Ragazzi! Portate Bakugou a scuola e restate lì, vi raggiungo appena possibile! –

Senza aspettare, la ragazza prese a correre più veloce possibile per raggiungere Sora e Aizawa.

Il keyblade gli cadde di mano, Sora era disperato: perché non riusciva a sconfiggerlo? Era diventato così forte?

-    Mh? Strano... sembra che i mocciosi abbiano vinto – disse Xehanort – Ma non me ne andrò senza la mia ricompensa –

Sora non aveva nemmeno la forza per rispondere, ma quando sembrava perduto, Lynne arrivò a soccorrerlo, mettendosi davanti a lui.

-    Sora! – disse, vedendo poi Aizawa senza sensi a terra – Devi andare alla scuola con Aizawa e riprenderti! –

-    No... - disse lui – Lynne scappa... -

La ragazza scosse la testa – Non vado da nessuna parte, combatterò –

-    È troppo forte... lui... -

Lynne poi lo guardò, sentì qualcosa smuoversi nella sua testa, il cuore battere più veloce, come se avesse già visto quella persona.

-    È una copia di Xehanort... se stesso, da giovane –

Lui poi sorrise alla ragazza, quasi amichevolmente.

-    Ci rivediamo, Lynne -

Perdonate l'assenza, sono indietro con molte cose e non riuscirò ad aggiornare velocemente, abbiate pazienza
- Giulia

A step closer to home (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora