14.Nemico inaspettato

16 3 7
                                    

Sora indietreggiò stringendo il keyblade e si voltò verso Aizawa.

-    Porti i ragazzi via da qui – disse Sora – Ci penso io a riportare indietro Bakugou –

-    È un mio studente, io resto, non so perché ma quella faccia è sospetta... - rispose Aizawa voltandosi poi verso i ragazzi – Tornate a scuola, subito –

-    Professore... ma... - disse Iida – Possiamo aiutare anche noi –

-    Già – disse Kaminari – Professore ci faccia aiutare! –

-    No, ora andatevene! – esclamò lui affiancando Sora.

I due ragazzi non ebbero scelta se non scappare come ordinato dal professore.

-    Hai preso tu Bakugou? – domandò Sora con rabbia – Perché prendersela con gli innocenti di questo mondo?! –

-    Oh... quel ragazzo, sì mi tornerà molto utile – rispose Xehanort.

-    Cosa vuoi fargli? – domandò Sora sempre più arrabbiato, ma Xehanort sembrava non essere minimamente preoccupato.

Aizawa si mise in guardia, pensando però anche a come attaccarlo, non conosceva le mosse del nemico, ma Sora sì.

Xehanort invocò il suo keyblade, Aizawa lanciò le sue bende per bloccare i suoi movimenti, ma il nemico si teletrasportò dietro di lui e lo colpì con l'arma scaraventandolo lontano.

Il professore era incredulo, a terra e ferito, era bastato così poco per metterlo al tappeto?

-    Professore! – urlò Sora correndo verso di lui, ma Xehanort si mise davanti a lui bloccandolo.

Aizawa stava perdendo i sensi, aveva battuto la testa, ma non capiva perché Xehanort non attaccasse, continuava solo a teletrasportarsi e difendersi anche mentre Sora lo attaccava furiosamente.

Prima di svenire però capì: stava prendendo tempo.



Lynne continuava a cadere a terra colpita dall'arma di Saïx, era troppo forte per lei, Lea invece sembrava più forte, ma soprattutto... determinato.

Voleva salvare il suo amico ad ogni costo.

"Devo aiutarlo, ma come faccio? Continua a parare e bloccare i miei colpi" pensò la ragazza osservando il keyblade, spostando poi lo sguardo su Lea che colpiva furioso l'arma di Saïx.

-    ISA! COMBATTI L'OSCURITÀ! – urlò Lea pieno di rabbia.

-    Ancora? Il tuo amico non c'è più – rispose Saïx scaraventando a terra Lea.

Lynne si alzò di scatto e si mise tra Lea e Saïx, proteggendo l'alleato.

-    Spostati, mocciosa – disse Saïx – Ne vuoi ancora? Vuoi morire per caso? –

Lynne però non battè ciglio, e gli puntò contro il keyblade.

Le mani le tremavano un po', ma si fece coraggio e lo attaccò ancora, Saïx parò il colpo, la ragazza sentiva il peso dell'arma spingerla giù ma cercava di resistere.

"Sono con te!"

Lynne riconobbe ancora la voce, il suo guardiano.

"Puoi farcela Lynne!"

La ragazza urlò e dalla punta del keyblade uscì una sfera di luce accecante che fece cadere Saïx.

Lynne guardò la sua spada incredula.

-    Ma che cos'era? – domandò Lea a bocca aperta rialzandosi – Ho sentito una sensazione... come se vicino ci fosse qualcuno che... conosco –

Saïx rise e si alzò – Perfetto, grazie per averci fatto prendere tempo –

I due guerrieri sgranarono gli occhi: prendere tempo?

-    Cosa? – domandò Lynne tremando.

-    Il nostro burattino è pronto –

Lea gli corse incontro urlando di rabbia, ma Saïx sparì in un portale oscuro.

-    Burattino? Cosa intendeva? – domandò Lea voltandosi verso Lynne, che era terrorizzata.

-    Bakugou... intendeva Bakugou –



Iida e Kaminari si fermarono quando videro Midoriya e gli altri corrergli incontro.

-    Avete trovato Bakugou?! – domandò Uraraka urlando.

-    Cosa? No! Voi... nemmeno? – domandò Iida sconvolto.

Dei passi si avvicinarono alle loro spalle – Idioti, sono qui –

Il gruppo si voltò con gli occhi spalancati e terrorizzati.

Bakugou era lì, ma era diverso: i suoi occhi erano gialli e il suo corpo emanava come un'aura oscura.

Kirishima fece per andargli incontro, ma Iida lo fermò per un braccio, aveva capito che qualcosa non andava.

-    Stai bene? – domandò Kaminari, anche se tutti avevano capito ormai.

-    Benissimo – rispose Bakugou evocando una sfera di energia oscura dalla mano – Mai stato meglio! – esclamò lanciandola contro i ragazzi, ma Todoroki creò una barriera di ghiaccio in tempo parando il colpo.

Il gruppo rimase nascosto dietro la barriera, Iida faceva segno di non dire nulla.

Bakugou rise a squarciagola – Pensate davvero di potervi difendere dietro ai vostri miseri quirk?! Perché invece di farvi ammazzare, non provate anche voi l'oscurità? – proseguí il ragazzo – Mi risparmiereste il lavoro sporco –

Midoriya non riuscì a trattenersi, saltò oltre la barriera di ghiaccio e sferrò un pugno potentissimo in pieno volto a Bakugou, ma rimase immobile.

Non gli aveva fatto nulla.

A step closer to home (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora