»occhi e stelle

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quante volte non diamo alle stelle la giusta attenzione che si meritano? quante volte le sminuiamo? quante volte le diamo per scontate, quando loro brillano appunto per essere osservate?

ho notato da subito il tuo amore infinito per le stelle e ricordo ancora la prima volta che mi portasti in giardino per guardarle. fu quel giorno che capii che io sarei stato al tuo fianco, qualunque cosa sarebbe accaduta.

ricordo ancora la tua voce spezzata, e a tratti timorosa, mentre mi chiedevi di uscire. era tarda notte, so che ti saresti aspettato un no, ma solo il pensiero di poter stare con te ancora, non mi ha fatto resistere all'accettare.

credo che in pochi abbiano avuto l'onore di vedere i tuoi occhi brillare più delle stelle che stavi guardando. e sono felice di essere uno tra questi.
ogni volta che alzavi lo sguardo i tuoi occhi scuri assumevano una luce strana, ben diversa dalla luce di cui brillano quando sei contento. sembrava la luce di quando sei innamorato.

tu eri perdutamente innamorato delle stelle, e credo che anche le stelle fossero innamorate di te: la persona più pura e innocente sulla faccia della terra.

una sera, però, non la scorderò mai.
quella sera eri seduto con le gambe strette al petto e sospiravi, tanto. eri preoccupato, si vedeva lontano un miglio.
infatti, quando mi chiamasti, non sapevo se sarei dovuto essere preoccupato o sollevato. e, sentire la tua voce flebile pronunciare un «se qualcosa andasse storto, saresti disposto a restare con me?», mi fece sciogliere il cuore. vederti lì, seduto a terra, con tutta la tua fragilità e debolezza, mi fece rispondere affermativamente di getto, senza chiedere spiegazioni per la domanda.

oggi capisco che quello debole e fragile in realtà sono io se non avessi te al mio fianco.

quel giorno ci promettemmo l'un l'altro che non ci sarebbe mai stato problema più grande del nostro affetto, che non ci sarebbe mai stato problema che non avremmo potuto risolvere insieme.

è per questo che siamo ancora qui, no?

e così, con i mignoli infantilmente incrociati, giurammo di non dividerci mai.
mi accorsi che, più ti guardavo, più ero sicuro che, anche se mi avessi fatto un torto piu grande di me, non ti avrei lasciato per nulla al mondo. ormai eri parte di me, e io ci sarei stato sempre.

«io non ti lascio più, jiminie.»

e solo quel giorno notai che gli occhi con cui mi guardavi avevano la stessa luce di quando guardavi le stelle.

7 minutes // yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora