Come delle auto di Formula 1

376 32 31
                                    


"Mi spieghi per quale assurda ragione sei venuto anche te stasera in discoteca?"

Urlo a Gionata che si guarda attorno con le mani in un paio di odiosi skinny jeans che non gli fanno neanche un bel culo.

E non lo dico perché l'ho guardato eh.

No, scherzo, l'occhio è caduto.

Ma almeno mi ha confermato che non ha nulla:

"Per vedere questo famoso Madman al quale Paolo dovrebbe dare le basi e per capire se è così figo come dici"

"Io non ho mai detto fosse figo!"

Gionata mi guarda male, scuotendo la testa:

"Ok, potrei aver fatto qualche apprezzamento sulla sua persona"

"Qualche? Sei seria?" Sta per prendere il telefono per mostrarmi delle chat avvenute sul gruppo nel quale sono insieme a lui e Paolo, ma lo blocco, quando sento il ragazzo prendere il microfono e presentarsi:

"Milano sei carica?"

"Ma è questo coglione?"

Domanda Gionata, mentre si arpiona, spaventato, al mio polso, quando un gruppo di ragazzi e ragazze lo rischia di investire per correre sotto il piccolo palco, allestito per il ragazzo, che saluta tutti quasi timidamente, non pronto a quel casino:

"Sì!" Batto io le mani, mentre il ragazzo continua a fissarmi male:

"Sei una mongola" Mi prende in giro e io gli tiro un leggero schiaffo sul viso, in modo ironico, quando fa così l'idiota mi sta anche simpatico, peccato per la gran parte di volte ci provi con me in modo penoso.

Io mi avvicino al palco, cercando di farmi notare da Pierfrancesco, sbracciandomi, mentre Gionata mi guarda, scuotendo la testa, accendendosi una sigaretta. Il pugliese lo nota e gli allunga una mano:

"Fratè, hai una sigaretta da passarmi?"

Gionata lo fissa, male, scuotendo la testa:

"Le ho finite"

Madman lo guarda male:

"Hai un pacchetto pieno aperto davanti a te, frà, inventati altre scuse dai"

Io colgo l'occasione, gliene rubo due dal pacchetto, passandone una a Madman che mi ringrazia, facendomi comprendere che mi ha riconosciuto, facendomi l'occhiolino, mentre Gionata, di colpo, mi stringe da un fianco contro il suo petto, fulminando Pierfrancesco che lo ignora, ricominciando a cantare e a far saltare tutti:

"Vieni con me, ora!"

Mi ordina Gionata, prendendomi dal polso e portandomi via da quella folla:

"Aspetta, devo parlare con Madman"

"Gli parlerai in un altro momento, da sola, cioè non da sola, che poi finite male..." Ci ragiona, quasi preoccupato, continuando a tirarmi, fino ad uscire dalla discoteca: "Ma aspetta, fammi avvisare le ragazze che sono fuori."

"No, non tornerai là, andiamo a casa, ora, te lo ordino!"

Ma questo è scemo! Tento di bloccarlo, agitando il braccio, ma la sua presa è più forte, apre l'auto e mi lancia praticamente dentro, allacciandomi lui e salendo subito nel posto del guidatore, partendo immediatamente e lasciando il parcheggio della discoteca:

"Ci sono là Lisa e Eleonora!" Lo sgrido, alzando la voce, ma lui mi fa cenno di tacere:

"Sti cazzi, sono lì con altre persone, li accompagnano loro a casa"

Come rettili al sole | Sfera Ebbasta [MOMENTANEAMENTE SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora