Capitolo 10

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Louis deve stare male. L'influenza gira, e mai una volta che me la prenda anche io...Non lo vedo da due giorni. Senza il riflessi dei suoi capelli le giornate mi sembrano più vuote. Diventano bianche come i giorni senza sole.

Torno a casa con Niall. Gli do uno strappo sul bat-cinquantino e lui mi chiede sempre di andare più piano. Parliamo a lungo e gli chiedo se lui ha un sogno, come dice il Sognatore. Gli racconto che Zayn ha un sogno ben preciso. Lui dice che seguirà la strada di suo padre. Suo padre è dentista. Zayn ha un sacco di soldi. Farà Odontoiatria e andrà a lavorare nello studio di suo padre. Dice che questo è il suo sogno. Ma questo secondo me come sogno non vale. Perchè si sa già tutto. Il sogno -se ho capito bene- deve avere una parte di mistero:qualcosa ancora da scoprire.

E Zayn sa già tutto.

Io non ho ancora un sogno preciso, ma è proprio questo il

bello. È talmente ignoto che mi emoziona il solo pensarci. Anche Niall ha un sogno. Lui vuole diventare un pittore. Niall è molto bravo a dipingere, è il suo hobby preferito. Una volta mi ha anche regalato un quadro. Fa delle copie di dipinti famosi. È un bel quadro con una donna che si ripara dal sole con un ombrellino bianco. È un quadro speciale perchè gli abiti, il volto, i colori di quella donna sono così leggeri da confondersi con la luce che ci sbatte contro. È come se quella donna fosse fatta della luce da cui si ripara. Ed è l'unico caso in cui il bianco non mi fa paura. Niall ha fregato il bianco in questo quadro. Mi piace.

Dopo aver evitato almeno una quindicina di incidenti mortali con i miei freni bisognosi dell'intervento di un meccanico, arriviamo sotto casa di Niall.

«I miei però non vogliono. Dicono che quello puo' essere soltanto un hobby e non certo il mio futuro, è una strada difficile, solo pochissimi hanno successo e poi si rischia di fare la fame se non sfondi.»

I genitori decisamente stanno al mondo per ricordarci le paure che noi non abbiamo. Sono loro ad avere paura. Io invece sono contento che Niall abbia questo sogno. Quando ne parla gli brillano gli occhi, come brillano gli occhi del Sognatore quando spiega. Come brillavano gli occhi di Alessandro Magno, di Michelangelo, di Dante...gli occhi rossosangue....pieni di vita....Secondo me quello di Niall è il sogno giusto. Gli chiedo di guardare i miei occhi e di dirmi quando brillano, così forse scopro il mio sogno mentre gli parlo di qualcosa e magari sono distratto e non me ne accorgo. Lui ci sta.

«Quando vedrò il tuo sogno brillarti negli occhi te lo dirò.»

Gli chiedo di farmi un altro quadro. Lui ci sta. Gli si accendono gli occhi e mi sembra quasi che il suo sguardo mi riscaldi la pelle. Brillano azzurri. Quello è il suo sogno. Io ancora non ce l'ho, ma sento che è in arrivo. Come faccio a saperlo? Le mie occhiaie. Sì, ho delle borse sotto gli occhi che servono a portare i miei sogni. Quando troverò il mio le svuoterò e gli occhi brilleranno leggeri.

Accelero nel blu dell'orizzonte e mi sembra quasi di volare, senza freni e senza sogni...

Louis continua a non venire a scuola.

Non c'è neanche alla fermata al pomeriggio.

Le mie giornate sono vuote.

Sono bianche, come quelle di Dante quando non vede più Beatrice.

Non ho niente da dire, perchè quando non c'è l'amore le parole finiscono.

Le pagine diventano bianche, manca inchiostro alla vita.

Ho parlato con il Sognatore, finalmente.

«Come si fa a trovare il proprio sogno? Però, prof, non mi prenda in giro.»

«Cercalo.»

«Come?»

«Poni le domande giuste.»

«Che vuol dire?»

«Leggi, guarda, interessati...tutto con grande slancio, passione e studio. Poni una domanda a ognuna delle cose che ti colpiscono e appassionano, chiedi a ciascuna perchè ti appassiona. Lì e la risposta al tuo sogno. Non sono i nostri umori che contano, ma i nostri amori.»

Così mi ha detto il Sognatore. Come gli vengono in mente certe frasi lo sa solo lui. Devo trovare ciò che mi sta a cuore. Ma l'unico modo per scoprirlo è dedicarci tempo e sforzo e questo non mi convince...

Provo a seguire il metodo del Sognatore:devo partire da quello che già so. Mi sta a cuore la musica. Mi sta a cuore Zayn. Mi sta a cuore Louis, mi sta a cuore Niall, mi sta a cuore il mio motorino, mi sta a cuore il mio sogno che non conosco. Mi stanno a cuore papà e mamma quando non rompono. Mi sta a cuore...forse basta...Sono troppe poche queste cose, ce ne vogliono di più. Devo mettermi d'impegno a scoprirle e a ognuna porte le domande giuste.

Mi sono chiesto perchè Niall mi sta a cuore. Mi sono detto che gli voglio bene, voglio che realizzi il suo sogno, quando sto con lui mi scende la pace nello stomaco, come quando mamma mi prendeva per mano nella folla del supermercato.

Perchè Zayn? Mi sono risposto che sto bene con lui. Non devo spiegare niente. Non mi sento giudicato. A proposito, devo fare qualcosa, non si puo' andare avanti con questo silenzio, fra poco abbiamo un'altra partita e se noi due non giriamo bene i Pirati sono al naufragio...

Poi ho interrogato la mia musica e mi ha risposto che mi sento libero con lei. L'ho chiesto al mio bat-cinquantino senza freni e mi ha dato la stessa risposta. Ho alcuni pezzi del puzzle:mi sta a cuore l'affetto delle persone, mi sta a cuore la libertà. Il mio sogno ha questi ingredienti. Almeno alcuni li ho scoperti. Ma sono ancora pochi.

Perchè mi sta a cuore Louis? Questo è più difficile. Non ho trovato ancora una risposta. In lui c'è qualcosa di misterioso. Qualcosa in più che non riesco a capire. Un mistero rosso come il mistero del sole che sorge e fa la notte più buia proprio prima dell'alba. Lui è il mio sogno e basta, per questo non lo si può spiegare. Roba da non dormirci. Mi guardo un film dell'orrore. Roba da non dormirci. Notte in bianco al quadrato.

Bianco come il latte, rosso come il sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora