Capitolo 11

222 4 0
                                    

Questo era l'unico compito di greco che mi divertiva al ginnasio. Di alcune parole prese dalle versioni dovevamo scrivere sul quaderno il significato e una parola italiana derivata, che ci aiutasse a ricordare il termine in greco. Così ho imparato bene due parole.

Leukos:bianco. Da questa deriva la parola italiana "luce"

Aimu:sangue. Da questa deriva la parola italiana "ematoma" (grumo di sangue).

Se metti insieme quelle due parole paurose, ne viene fuori una ancora più terribile:leucemia. Così si chiama il tumore che colpisce il sangue. Un nome che deriva dal greco (tutti i nomi delle malattie vengono dal greco...) e significa "sangue bianco".

Lo sapevo che il bianco è una fregatura. Come può il sangue essere bianco?

Il sangue è rosso e basta.

E le lacrime sono salate e basta.

Niall me l'ha detto in lacrime:

«Louis ha la leucemia.»

E le sue lacrime sono diventate le mie.

Ecco perchè non veniva a scuola. Ecco perchè era sparito. Come il marito della Flack. Anzi, peggio:un tumore al sangue. Leucemia. Forse però si può guarire. Senza Louis io sono finito, anche il mio sangue diventa bianco.

Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perchè poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perchè tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto. Allora a che serve? Nel mio sogno c'era Louis e Louis era la parte misteriosa del sogno. La chiave che apriva la porta. E adesso arriva questa cosa che me lo vuole portare via. Se lui sparisce, sparisce il sogno. E la notte resta nel suo buio più buio, perchè non ci sarà nessuna alba.

Ma perchè cazzo esiste una malattia come questa che fa diventare bianco il sangue? Sognatore, sei un bugiardo della peggior specie, di quelli che credono alle menzogne che dicono! Domani taglio le ruote della tua bici da sfigato. Adesso ho fame. Sms:"Zayn, ho bisogno di vederti".

Da Mac di pomeriggio: la cosa più triste della galassia. Ci sono solo l'odore di Mac e gli sfigati delle medie. Ma chissenefrega, va bene pure questo. Non ho mai parlato a Zayn di Louis. Louis è sempre stato un mio segreto. Un'isola dei Caraibi con il mare trasparente in cui rifugiarmi da solo. Con Zayn parliamo dei fighi, dei tipi...Louis non è un tipo, e anche se è figo non appartiene neppure a quella categoria. Non appartiene alla categoria "radiografia", cioè quelli di cui consideri misure e parti vincenti...No, Louis non si tocca, neanche con le parole. Nemmeno questa volta parlo di Louis e mi tengo tutta la rabbia e il dolore dentro. Zayn arriva e si siede, scocciato.

«Cosa c'è?»

«Dai, smettiamola di fare gli stupidi. I Pirati non litigano come le femminucce...»

Zayn non aspettava altro. Sorride e sembra che gli occhi gli si sciolgano. Mi da uno spintone.

«Siamo proprio due stronzi...»

«Parla per te...»

Ridiamo. Mentre sbevazziamo due Coche giganti e Zayn modula qualche rutto, parliamo. Parliamo. Riprendiamo esattamente da dove ci eravamo interrotti. Come solo i veri amici sanno fare.

«Dobbiamo suonare, è un po' che non ci scateniamo.»

«Già, e poi dobbiamo preparare la prossima partita.»

«Contro chi giochiamo?»

«Con quei morti di sonno di prima A.»

«Gli X-Men?»

«Sì.»

«Una passeggiata...»

«Zayn...»

Mi fissa.

«Tu hai paura della morte?»

«Che cazzo c'entra la morte quando hai davanti una Coca da Mac? Tu sei diventato del tutto scemo, Haz. Secondo me sono i capelli, dovresti tagliarteli:non ti arriva più aria al cervello...»

Scoppio a ridere, ma in realtà sono di ghiaccio.

«Cosa ti ho detto mille volte?»

Imito la sua voce metallica.

«Tu al bianco non ci devi pensare!»

«Dai, andiamo a rimorchiare i tipi in centro...»

«No, io devo tornare a casa...a studiare...»

Zayn ride.

Io faccio finta di ridere.

«A domani.»

«A domani. Li torturiamo!»

Non è facile essere deboli.

Bianco come il latte, rosso come il sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora