Tre mesi dopo
Passarono ben
3 mesi da quel giorno del mio compleanno.
Era giugno.Oggi saremo
dovuti andare a mare e così fu.
Con me,Rufus e papà
venne Cristian.
Misi un bikini nero come sempre.Arrivammo e posizionammo
l'ombrello.Dire che i paparazzi ci stavano attaccati era
poco.Decisi di buttarmi
in acqua.Presi Cristian per mano e raggiunsimo gli scogli.
Salimmo in cima a quello più alto.Dietro di me
c'erano 5 ragazzi di 17-18 anni.Qualcuno mi
spinse e caddi in acqua da ben 16 metri di altezza.
Cristian si buttò pure
per venire ad aiutarmi.
Papà cercò di raggiungermi e così fu.
Piangevo.Ho avuto
molta paura.
Quei ragazzi si resero conto del grosso errore e così fecero finta
di niente e sbiancarono in faccia.
Spero vi arrivi un'onda
alta 20 metri e vi travolga.
Ma guarda a sti qua.
Andammo sotto l'ombrellone
e per mia sfortuna,
dato l'impatto forte con l'acqua, mi feci male al piede.
Per grazia di Dio non mi feci niente.
Mi allontanai e andai
in un bar.
Presi un estathè al limone.
Un signore si avvicinò
a me.
"ehi che ci fai qui tutta sola signorina?" chiese
"fatti tuoi?" chiesi guardandolo
male
"stavo solo chiedendo" disse per poi andarsene sorridendo
e tirandomi una sculacciata sul sedere.Non ci vedevo più
dalla rabbia e infatti lo buttai per terra e lo presi a pugni.
Papà mi vide e mi staccò
da quell'essere.
"ma che ti è preso" disse papà
"mi ha tirato una botta
sul sedere" dissi sposandomi una ciocca di capelli
e sistemandomi.
La faccia di papà non era per niente convincente così chiamò
Rufus e insieme
lo portarono fuori dal bar e chiamarono la polizia.
Mi sono sentita inutile
quando mi ha tirato
quella botta sul sedere.Uscì dal bar e mentre quell'uomo
parlava con papà mi buttai su di lui che
cadde per terra e lo
afferrai dalla maglietta e lo avvicinai a me.
"fallo un'altra volta -papà cercò di togliermi- aspe papà
lasciami un attimo,e
sei morto.MI HAI CAPITO?" urlai.Annuì impaurito e scappò via.
Cristian forse verso
di me e mi abbracciò.Ricambiai.
"papà ma perché l'ha
fatto?" chiese Rufus a papà
"me lo chiedo pure io,perché l'ha fatto?" si girò verso
di me.
"è venuto da me e mi ha detto cosa stessi facendo da sola
e io gli ho detto che non erano fatti suoi e poi mi ha tirato
la sculacciata" dissi con gli occhi lucidi.
"ok vabene ma la prossima non ti permettere a picchiare
nessuno che
poi io ci vado in mezzo" disse papà andandosene.
Mi uscirono varie
lacrime.Mi vestì e insieme a Cristian andammo sul pullman dato che non avevo voglia di stare
con papà.Cinque mesi dopo
Venni a sapere
che quell'uomo era uscito di prigione.
Uscì con Clear.Andammo
ad un bar.Ed eccolo lì m.Tenni per mano Clear e andammo
al bancone.
Vidi una benda vicino a me e poi vidi tutto nero.Mi svegliai legata,
insieme a Clear, ad un'asse di legno.Eravamo in intimo.Mi guardai intorno.Intravidi
due sagome.Erano due ragazzi.Quelli degli scogli.
Avevamo un nastro
grigio sulla bocca e urlavamo.
"shhhh ragazzine,ora vi faremo vedere cosa si prova
ad avere un padre in prigione" disse un ragazzo moro,
occhi azzurri e carino.
Mi facevano schifo.Venimmo
slegate e sbattute
al muro ripetutamente.
Piangevamo
in silenzio.Li
guardammo
con gli occhi gonfi e rossi.
Li vidi un attimo
addolciti ma poi
subito erano tornati a sbatterci al muro.
Ci presero a mo
di sacco di patate e ci legarono le mani con il nastro grigio
e la bocca tappato
con una specie
di pallina attaccata ad un collare.Ogni tanto ci tiravamo sculacciate
e questo
ci metteva a disagio.
Cercai di farmi liberare
ma inutile loro camminavano e facevano finta di
niente.
Venimmo buttate
sul letto.Ci slegarono
e le mani.Si spogliarono.Vedemmo i loro genitali e
per poco non vomitai.{Spazio Scrittrice}
Ehiiiiii ecco il capitolo.Spero vi piaccia💗
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Teddy Bear called Roger Taylor
Fanfiction[COMPLETA] È sempre stato il mio sogno poter avere una famiglia con Roger Taylor e fu così. La mia vita iniziò a cambiare durante la relazione con lui. Ma arrivò un imprevisto. Una malattia che mi uccise...