Jeff stanco e affaticato, pur essendo ben allenato e forte per contrastare eventuali casi di ribellione delle sue vittime, riuscì a raggiungere finalmente Alice. Entrambi sfiniti si sedettero su una piccola collinetta vicino alla strada..."Perché mi hai rincorso?" chiese Alice in modo un po' sgarbato. Non sapendo bene cosa rispondere disse "Perché TU sei scappata appena hai incociato il mio sguardo?", Alice con aria triste rispose "Non...non volevo mi conoscessi in questo modo..." Jeff un po' sorpreso disse "Non preoccuparti, mi sarei comportato così pure io con loro...Tutti nascondono dei segreti. Io non giudico la gente in buona e cattiva ma in noiosa e interessante" Alice sforzò un piccolo sorriso ma poco dopo Jeff vide che una lacrima stava scendendo dal suo viso. "È per quello che ti hanno detto prima...vero?" chiese Jeff senza pensarci. "Si...la mia famiglia è morta quando avevo appena 15 anni. Io quella notte non mi sono accorta di nulla e al mattino mi sono svegliata sporca di sangue...ma non avevo ferite. Alcune persone pensano sia stata io, che l'abbia fatto per i soldi, che io li abbia uccisi. Ma no, sono sicura di non essere stata io. Troverò chi è stato, non cerco vendetta. Cerco il motivo di quella strage...". Jeff rimase in silenzio. Notò che stava iniziando a piovere e tra la pioggia e le lacrime le si era rovinato il trucco ad Alice. Dopo qualche attimo di silenzio Jeff propose di rifugiarsi sotto un ponte li vicino e continuarono il discorso."Se quei ragazzi ti danno ancora problemi ci penso io a dargli una sistemata...non voglio più vederti piangere, le lacrime ti rovinano il viso...poi non riesco a vedere i tuoi bellissimi occhi..." Jeff non credette a ciò che aveva appena detto.
-Pensieri di Jeff-
Che cosa cazzo ho appena detto? Sono un assassino...un ricercato. Un fottuto Killer. Cosa mi sta succedendo? Perché non riesco a essere freddo e odiare questa ragazza come tutte le altre? Perché non mi viene l'impulso di ucciderla? Mi sento così...calmo. Credo di provare qualcosa che non avevo mai provato prima...maledizione.
Alice arrossì, si sistemò i capelli rossastri e asciugandosi le lacrime disse imbarazzata "Nessuno mi aveva mai detto parole simili...sei il primo che mi tratta con gentilezza...grazie..."
Entrambi si stavano guardando dritti negli occhi, Jeff si perse in quegli occhi blu come il mare e ad Alice venne un brivido guardando gli occhi color ghiaccio del pallido ragazzo. Ma qualcosa turbava Jeff...si iniziò a preoccupare e disse "Ora...devo proprio andare. C'é una cosa che devo fare. Perdonami. Ci vediamo domani, ci conto". Alice cercò di controbattere ma Jeff corse via sotto la pioggia. Alice aspettò una lieve schiarita e felice se ne andò a casa pensando a Jeff, pensando ai suoi bellissimi occhi, pensando al suo nuovo amico, pensando che finalmente aveva trovato qualcuno e che forse sarebbe diventato qualcosa di più. Arrivò sera e mentre Alice fantasticava beata a casa sua Jeff si ricordò di una cosa...una cosa terribile. Si ricordò che era un assassino. E doveva uccidere. Voleva uccidere. Sarebbe cambiato? Probabilmente no. Ma pensando ad Alice sentiva un fuoco dentro di se e pensava che forse anche per lui c'era speranza, ma mentre faceva questi pensieri lui era appena entrato in una piccola casa con all'interno una coppietta che dormiva felice. Quelli sarebbero stati i loro ultimi attimi assieme...continua.
(Scusate l'assenza...sono pieno di impegni :( Spero di poter essere più attivo. Fatemi sapere se la storia vi piace ^^ Alla prossima :D )