Prologo

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Ed eccoci qua, in un taxi diretti all'ospedale dove hanno portato Sergio, per fortuna sono con l'uomo che solo tenendomi così stretta a lui mi fa stare meglio, e sì, è proprio lui Claudio Conforti.

Claudio ha telefonato a Visone appena saliti in taxi, per avere più informazioni su Sergio; per il momento ci ha detto solo di raggiungerlo all'ospedale, poi lì ci darà maggiori informazioni. In questo momento mi sento tremendamente in colpa, se lo avessi bloccato, magari adesso non sarebbe in pericolo di vita.

Guardo Claudio, che in questo momento, ma anche in tanti altri è la mia tana, dove posso rifugiarmi, come avrei fatto se fossi arrivata tardi all'aeroporto? Non ci voglio manco pensare... Si vede che è preoccupato per Sergio, di sicuro non erano migliori amici, però avevano chiuso con il passato, e poi Claudio lo stimava molto.

E mentre sono assorta nei miei pensieri, Claudio mi da un leggerissimo bacio e mi informa che siamo arrivati. Raggiungiamo Visone, con lui ci sono pure Martina con sua madre; Martina è appoggiata alla madre, penso che ormai abbiano consumato le lacrime, le abbraccio. Visone dice che stanno operando Sergio ormai da mezz'ora, e non hanno novità. Nel mentre che aspettiamo, io e Claudio passiamo a salutare anche Calligaris che è ancora ricoverato; è molto preoccupato anche lui, ci ha pregati di dargli notizie, visto che lui non può venire.

Dopo un'altra ora, passata in sala di attesa, appoggiata alla spalla di Claudio, esce un medico dalla sala operatoria, andiamo tutti verso di lui e senza aver bisogno di una domanda ci informa: << Allora, l'intervento è stato complicato, Sergio ha perso molto sangue, è stato colpito da due proiettili, uno lo ha colpito al braccio, ma un altro è arrivato vicino al cuore. Siamo riusciti a portarlo fuori pericolo, però Sergio è in coma, lo controlleremo e se noteremo miglioramenti inizieremo a diminuire il dosaggio dei farmaci>>. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo, e Claudio si avvicina per stringere la mano al dottore.

Controllo l'orologio e noto che sono le 4 di notte, anche Claudio nota l'orario e mi domanda se voglio tornare a casa, io annuisco, allora salutiamo e iniziamo a contattare un taxi.

Siamo appena arrivati, Claudio, come sempre mi da una sua camicia per dormire, ci cambiamo e ci stendiamo sul letto. Ho la testa appoggiata al suo petto e lui mi accarezza i capelli. Riesco a addormentarmi, dondolata dalle sue carezze.

Sento un telefono squillare, apro leggermente gli occhi, il telefono continua a squillare, così mi decido a girarmi e afferrare l'oggetto; sul display compare il nome di Visone, apro la chiamata:     
Visone:<< Dottoressa, buongiorno! >>  A: <<Buongiorno Visone! Ci sono novità? >> domando con ancora la voce impastata.                     
V: <<Scusi se l'ho svegliata dottoressa, ho provato a chiamare Conforti ma non risponde; comunque su Sergio non ci sono novità, però uno dei due agenti della scorta è peggiorato! >>      A: << Ok, mi preparo e sono subito lì.>> mi alzo velocemente dal letto e mi dirigo verso la cucina, dove trovo Claudio.                                                                                                                              C: << Buongiorno Sacrofano! Dai muoviti che dobbiamo andare all'ospedale.>> e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
A: << Lo so che dobbiamo andare all'ospedale, mi ha avvertita Visone, a proposito, ha detto che ha provato a chiamarti e non hai risposto.>>
C: << Sì, lo so. Ieri si è scaricato il telefono e non l'ho messo sotto carica, allora come mi sono svegliato l'ho messo a caricare e una volta acceso mi sono reso conto della chiamata. Allora mi sono accorto di avere un messaggio in segreteria, nel quale Visone mi diceva il motivo della sua chiamata.>>. Annuisco e nel mentre bevo il caffè. Successivamente vado a cambiarmi e una volta pronti ci dirigiamo verso l'ospedale.

Arriviamo all'ospedale e raggiungiamo Visone, ci dice che uno dei due uomini della scorta di Sergio è peggiorato drasticamente; nel mentre che parliamo si avvicina un medico, informandoci che l'uomo della scorta è appena deceduto. Ovviamente la prima cosa che faccio è chiedere il nome dell'uomo, si chiamava Giuseppe Fiordi. Claudio si sposta per parlare con i medici, visto che dovremo eseguire l'autopsia. Io rimango a parlare con Visone. Dopo dieci minuti Claudio mi chiama per andare, salutiamo e ci dirigiamo verso l'uscita.                                       
Pur essendo domenica, raggiungiamo l'istituto, nel quale non c'è quasi nessuno essendo domenica, e il giorno dopo la festa. Il supremo vedendo entrare me e Claudio ci ferma per avere più informazioni su Sergio, noi gli riferiamo tutto, anche del deceduto Giuseppe Fiordi, del quale svolgeremo l'autopsia questo pomeriggio. 

Sono le 16:00 e sono arrivati anche Lara e Paolone per assistere all'autopsia.                                          Abbiamo appena finito, e come sempre devo consegnare gli affetti personali alla famiglia. Fuori ad aspettarmi ci sono la moglie e il figlio della vittima, mi ringraziano e mi parlano un po' di Giuseppe, dicono che era sempre pronto ad aiutare i meno fortunati, che era un uomo d'oro. A interromperci chi volete che sia? La malefica Wally, che come sempre mi affida una nuova ricerca. 

Mi dirigo verso la stanza degli specializzandi, dove trovo Lara e Paolone.                                                    L: <<Comunque signorina, ci devi ancora delle spiegazioni! >>
A: << Che spiegazioni dovrei darvi? >> dico confusa.
L: << Apri il cassetto >> lo apro e all'interno ci trovo la scatolina e la lettera che mi ha lasciato Claudio, con ciò che è successo mi ero completamente dimenticata di averle lasciate qua, mi esce un sorriso spontaneo, mi sento degli occhi puntati addosso, a parte quelli di Lara e Paolone, mi volto e appoggiato alla porta chi ci doveva essere? Il mio adorato CC, con un sorriso stampato in faccia.
C: << Sacrofano ti aspetto nel mio ufficio! >> si volta e si dirige verso di esso.                                           
A: << Vi giuro che poi vi spiego tutto! >> mi volto, ancora con la lettera e la scatolina in mano, ed entro nell'ufficio di Claudio.
A: <<Comunque grazie, non me lo aspettavo, ti amo! >> si avvicina a me, mi prende le mani, facendomi appoggiare la lettera e la scatolina sulla scrivania, e poi mi bacia. Successivamente prende la scatolina e mentre io sono ancora immersa in quei suoi occhi blu, lui la apre e prendendomi la mano sinistra mi infila il famoso brillocco nell'anulare, io sorrido e lo bacio.           
Però una domanda mi sorge spontanea, come farà ora con l'America? Decido di chiederglielo.      C: << Vista la situazione, Paul ha deciso di posticipare la sua pensione, la nuova direttrice però lo assisterà. Io invece ho già richiamato l'università americana, informandoli della situazione, mi hanno dato un mese per accettare o meno la loro proposta, però ora non saprei come fare senza di te...ti va se ne parliamo stasera a cena? >> io annuisco, mi abbraccia e poi io mi incammino verso la macchinetta del caffè e poi nella stanza degli specializzandi.

L'allieva 3...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora