Capitolo 3

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Io e Claudio ci siamo appena seduti al tavolo nel ristorante in cui ha prenotato, però non capisco una cosa, perché ci sono tre posti a sedere? A: <<Claudio perché c'è un posto in più?>> C: <<Ora lo scoprirai Sacrofano!>>. Io continuo a non capire. Dopo circa cinque minuti, nei quali cerco di scoprire chi sia la persona che stiamo aspettando, Claudio si alza, allora mi giro per vedere chi sia arrivato, di nuovo quella ragazza, ma chi è?

La ragazza ci raggiunge. C: <<Ciao Fede! Lei è Alice!>> F: << Ciao Alice, io sono Federica, la sorella di Claudio!>> Claudio ha una sorella?! A: << Ciao Federica, piacere!>> Ecco chi era la ragazza misteriosa... Ci sediamo e ordiniamo. A: << Federica ti posso fare una domanda?>> F: <<Sì certo, dimmi!>> A: << Perché hai l'accento sardo?>> F: << Abito in Sardegna, con nostro nonno, da quando ho 3 anni, quindi per questo>> A: << Ah capito>> sono curiosissima di sapere il perché lei viva dal nonno in Sardegna, però aspetterò che sia Claudio a raccontarmelo, non voglio fargli pressioni. Il resto della serata procede tranquilla, tra chiacchiere e racconti, Federica è molto simpatica, è anche molto matura per una ragazza della sua età, sembra molto ambiziosa -bhe è la sorella di Claudio Conforti-.

POV CLAUDIO

Sono contento che Alice e Federica abbiano fatto amicizia, però so di dover spiegare ad Alice molte cose, non sarà semplice, ho costruito la mia corazza proprio per questo motivo, non ho mai raccontato questa storia a nessuno; racconterò tutto ad Alice al momento giusto, ora vorrei passare questi cinque giorni con le ragazze più importanti della mia vita, la mia ragazza e mia sorella.

Sono passati quattro giorni da quella cena, mia sorella ripartirà domani alle 14:00, ora Fede dorme e io e Alice siamo distesi sul letto, forse è il momento di raccontarle tutto. C: << Alice>>

POV ALICE

C: << Alice>> aiuto, quando Claudio mi chiama così vuol dire che mi deve dire una cosa seria, mi volto verso di lui A: << Si, dimmi>> C: << Ti sarai chiesta il perché mia sorella è cresciuta con mio nonno, e ti ringrazio per aver aspettato che te ne parlassi io...>> Faccio un piccolo sorriso, per incoraggiarlo a parlare. C: << Allora, quando avevo circa 19 anni ero al primo anno di medicina, vivevo con la mia famiglia in un'appartamento del palazzo dove avevamo fatto un sopralluogo, ricordi?>> annuisco, << Mia sorella aveva 3 anni. Un giorno uscimmo tutti e quattro a cena fuori, mentre stavamo rientrando arrivò una chiamata a mio padre, lui chiese a mia madre di prendergli il telefono dalla tasca e rispondere, quando mia madre rispose la sua faccia cambiò espressione e riattaccò subito, si voltò verso mio padre e gli chiese chi fosse quella donna che lo chiamava "amore", iniziarono a litigare, Federica si svegliò e iniziò a piangere e mio padre si distrasse dalla guida e invase l'altra corsia mentre stava arrivando una macchina, ci fu un frontale, io andai a sbattere contro il sedile di davanti, mia sorella invece fu tenuta dalla cintura. Provai a chiamare i miei genitori, ma avevano perso i sensi allora presi il telefono e chiamai un'ambulanza, dopo scesi dalla macchina e presi in braccio Federica che non smetteva di piangere, mentre avevo lei in braccio provai ad aprire gli sportelli dei miei genitori ma erano bloccati, così rientrai in macchina e continuai a chiamarli; non volevo toccarli, perché avrei peggiorato la situazione. Dopo un po' arrivarono tre ambulanze, ma non bastarono perché nell'altra macchina erano in tre e tutti e tre avevano perso i sensi. Quando arrivammo in ospedale mi dissero che mia madre era morta mentre era in ambulanza, mentre mio padre entrò in coma e da lì non si risvegliò.>> Non ho mai visto Claudio piangere, lo abbraccio e lo accarezzo cercando di calmarlo, lui volle continuare a raccontare C: << Non potevano affidarmi mia sorella, per questo fu affidata ai nostri nonni materni, visto che quelli paterni non c'erano già più, poi anche nonna morì e lei rimase con nostro nonno. Ecco, questo è il motivo della mia corazza, e sei la prima a cui ho raccontato questa storia...>> non so cosa dire, lo abbraccio e ci facciamo accogliere così nelle braccia di Morfeo.

Sono le 11:00 di mattina, io e CC siamo in istituto, sento il mio telefono vibrare nella tasca del camice, è un messaggio di Federica: "Ciao Alice, ti va di raggiungermi nel parco vicino all'istituto, per salutarci prima della mia partenza?" le rispondo: "Sì certo, arrivo subito!".

A: <<Ciao Fede!>> Federica è seduta in una panchina del parco e appena sente la mia voce si volta e mi sorride F: <<Ciao Ali!>> A: <<Certo che questi cinque giorni sono volati>> F: <<Già...comunque, ti volevo ringraziare>> A: <<Per cosa?>> F: <<Per Claudio, non lo avevo mai visto così, così innamorato. Mi ha parlato tanto di te sai?>> A: <<Ma veramente?>> sono stupita, e penso se ne sia accorta anche Federica perché fa una piccola risata. F: <<E già, io e Claudio ci sentiamo al telefono tutti i giorni, ci raccontiamo tutto, infatti io so quasi tutto quello che fa e lui lo stesso per me, come se fossimo due fratelli che vivono insieme. Per esempio so che sei la sua prima relazione seria, e sono felice, perché da quell'incidente si era chiuso, con me è sempre rimasto lo stesso, ma nonno mi ha sempre detto che è cambiato da quel giorno...>> le stringo la mano e lei mi abbraccia. Passiamo un'oretta insieme, perché io devo tornare in istituto. F: <<Ancora grazie Alice, spero di rivederti presto!>> A: <<Anche io! Ciao Fede buon viaggio!>> ci salutiamo e io torno in istituto, dove ad aspettarmi trovo la Wally pronta ad affidarmi un nuovo incarico...

POV CLAUDIO

Sono circa le 13:00, sto andando a chiamare Alice per accompagnare Federica all'aeroporto. C: <<Sacrofano dobbiamo andare muoviti>> lei si avvicina, A: <<Vai solo tu, così state un po' da soli, questi giorni c'ero sempre anche io e non avete avuto modo di parlare voi due...e poi ci siamo già salutate, prima abbiamo passato un'oretta insieme>> C: <<Va bene, allora io vado>>.

Federica è appena salita in macchina e siamo in viaggio verso l'aeroporto. C: <<E così tu e Alice vi siete viste prima>> F: <<Sì, perché?>> C: <<Pura curiosità...e di cosa avete parlato?>> fa il mio solito sorrisetto, F: <<Dottor Conforti da quando è così curioso?>> C: <<Ahah molto simpatica>> ridiamo insieme e continuiamo a parlare per tutto il tragitto. Una volta che siamo arrivati all'aeroporto, e ci stiamo per salutare mi dice, F: <<Comunque sono contenta di vederti così, finalmente qualcuna ha sciolto il cuore di ghiaccio del mio fratellone>> C: <<Può essere, può essere>> F: <<Però non troppo perché poi sono gelosa eh!>> e detto questo mi abbraccia forte, rimaniamo abbracciati per un paio di minuti. C: <<Vai che se no non ti faccio partire, mi mancherai tanto sorellina!>> F: <<Anche tu...ci sentiamo quando arrivo>> C: <<Buon viaggio Fede, stai attenta, se succede qualcosa chiama, e appena scendi dall'aereo avvisami!>> F: <<Va bene capo!>> e dopo va verso i controlli.

L'allieva 3...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora