Devo ancora capire cosa diamine é successo.
Un attimo prima sto leggendo un libro in santa pace, l'attimo dopo mi ritrovo Mark incazzato in camera che mi blocca alla parete.<Che hai fatto al braccio?>, aspetta, come sa del braccio?
Solo quando mi accorgo che sta ispezionando il mio polso e il mio avambraccio noto di avere indosso una maglietta a maniche corte.
Una sensazione di vuoto, di mancanza, di dolore, inizia a farsi strada nel mio stomaco.
Il respiro si fa più pesante, é come se potessi sentire il fuoco bruciarmi di nuovo la pelle sotto lo sguardo attento di Mark.Odio essere fissata per le mie cicatrici, odio essere fissata in generale.
"Sono in un'aula di tribunale, vedo la giuria guardarmi come si guarda una psicopatica che ha appena dato fuoco alla propria casa con i cadaveri dei genitori dentro.
<<L'imputata é pregata di alzarsi>>, mi alzo sorretta dal mio avvocato, le gambe mi tremano ancora.
<<Le prove sono alquanto evidenti, non ci sono fattori a suo favore che la possano scagionare da tale colpa. Nell'attesa di trovare un parente al quale affidare la ragazza e di stabilire una pena permanente la condanno a scontare un periodo minimo di un anno all'istituto di detenzione e correzione della città>>.
Sento le forze abbandonare il mio corpo, sento l'aria intorno venire risucchiata via dalla mia portata. Tutto inizia a girare.
Due poliziotti mi ammanettano e mi scortano verso un'auto del loro distretto.
<<Attenta alla testa>>, fuori dal tribunale, attraverso il finestrino, vedo quelli che consideravo amici guardarmi sconvolti, come se in realtà non mi conoscessero affatto.
Credo di stare per perdere i sensi"
<<Kat! Hey!>>, qualcuno mi sta scuotendo, Mark mi riporta alla realtà facendo scivolare le mie lacrime fino al pavimento.
Mi ha lasciato i polsi chissà quando, sono seduta per terra con le ginocchia al petto.I suoi occhi sono preoccupati come non li ho mai visti prima, due gemme verde smeraldo che brillano nella penombra della camera.
<<Soffri di attacchi di asma? Hai un inalatore da qualche parte?>>, solo adesso mi accorgo di avere il respiro accelerato e di non riuscire ad immagazzinare abbastanza aria.
Scuoto la testa che non smette di girare.
<<Le... pillole>>
<<Pillole? Dove?>>, indico il cuscino sul mio letto.
Si allontana, trova il flacone e comincia a leggerne il retro.
La vista comincia lentamente ad annebbiarsi, tutto sembra rallentare.Mark posa il flacone e si inginocchia davanti a me.
<<Hey, ascoltami bene, non hai bisogno di quella roba per calmarti, ok? Vieni qui>>, mi fa alzare prendendomi per mano e mi stringe forte in un abbraccio.
<<Lasciami>>, mi lamento cercando di allontanarlo, l'unico problema é che sono senza forze e sto tremando.
<<Metti momentaneamente da parte il tuo odio per me e sopportami>>
<<Lasciami... vattene>>, mi stringe di più.
<<Negativo, adesso stai zitta e dimentica la domanda che ti ho fatto poco fa, okay?>>, annuisco in modo impercettibile.
<<Mia sorella mi ha detto che é riuscita a calmarti così una volta, magari ci riesco anch'io>>
<<Tu non sei come Alexa>>
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Blinded in chain
Romance#3 FIGHT 16/01/2019 Buttata in un istituto per un crimine che non ha commesso, abbandonata da quelli che credeva essere i suoi migliori amici, Kat si ritrova ben presto in una realtà che di allegro ha ben poco. Ma si é quasi rassegnata, gli orrori d...