Lesson 3 - His hands

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Il martedì tornai a casa chei miei stavano per partire con mia sorella, che saltava qui e lì per il nervosismo. Non avendo voglia di sentirla dare di matto, mi rifugiai in fretta e furia in camera mia, ma non ebbi neanche il tempo di cambiarmi in qualcosa di più comodo della divisa che mia madre bussò alla porta.

"Ivy tesoro, noi stiamo andando via - mi informò, come se vederla con le scarpe indossate, la borsa in spalla e l'ombrello in mano non fosse abbastanza - Sei sicura di non voler venire con noi? A tua sorella farebbe davvero piacere"

Trattenni il bisogno di sbuffare alla sua richiesta, nell' ultima settimana mi aveva posto la stessa domanda almeno un centinaio di volte, e invece la guardai, sperando che la mia espressione fosse convincentemente triste.

"Mi dispiace mamma, devo studiare oggi..." Dissi, sperando che se la bevesse.

"Mmh d'accordo, dirò a tua sorella che proprio non riesci a venire. Fai la brava, mi raccomando, niente fidanzati o feste senza il nostro permesso mentre siamo via, e chiudi la porta a chiave"

"Mammaaaa! State via solo un pomeriggio, non quindici giorni... - mi lamentai, per poi aggiungere- viene solo Louis per fare un po' di compiti assieme, quella testa d'uovo con la scuola proprio non va d'accordo"

Mi sembrò una scusa buona, in caso avessimo bisogno di una copertura improvvisa, e in più non era neppure una bugia così grande, Louis non era troppo interessato allo studio.

"Louis può stare, così ti fa anche un po' di compagnia. Credo staremo fuori anche per cena, fai la brava e rispondi al telefono, mi raccomando" concluse lasciandomi un bacio, per poi riprendere la via delle scale.

"Augura buona fortuna ad Ashley da parte mia!"

Ero finalmente sola in casa, mi cambiai in un paio di pantaloni della tuta e una maglia comoda e accesi la tv, mentre in cucina l'acqua per il tè si scaldava e le fette di pane si tostavano. Era il classico pomeriggio d'ottobre inglese, grigio e piovoso, nonostante le previsioni, solo il giorno precedente, avessero dato una settimana soleggiata.

Nella noia, l'ora e mezza prima che arrivasse Louis passò stranamente veloce, e il campanello suonò che ancora io stavo sorseggiando il mio tè. Controvoglia, mi alzai e scesi le scale per aprire, mentre un imbronciato Louis mi aspettava dall'altra parte. Era bagnato fradicio.

"Non dire niente, non credo lo sopporterei. Bella giornata vero? Io quelli del meteo li denuncio." Esordì, facendomi sorridere e togliendosi le scarpe prima di entrare.

"Piove per caso?"

"Tu che dici? Ho il cambio in borsa, prometto che non bagno ovunque" Disse, sospirando all'aria tiepida e asciutta della casa, mentre chiudevo la porta.

Lasciai che andasse a cambiarsi, tornando in camera e riprendendo a guardare la tv. Un paio di minuti ed era a fianco a me, vestito praticamente nel mio stesso modo, i capelli ancora stonfi.

"Stai guardando OC?! È una vita che non lo vedo!"

"Eh sì, è ricominciato da un po', ti perdi un sacco di cose con gli allenamenti bello" Gli risposi, alzandomi per andare a prendere un asciugamano, mentre lui alzava il volume e come sempre si fissava a guardare Rachel Bilson nei panni di Summer.

"Hey hey cosa stai cercando di fare?!" Chiese cercando di liberare i suoi capelli dall'asciugamano che stavo usando per asciugarglieli un po'.

"Stai gocciolando ovunque con quel casco di capelli che ti ritrovi Lou, lasciami fare!" Risposi combattiva.

"Lasciami in pace Ivy, sto benissimo così!"

E con ciò riuscì a togliere le mie mani da lui, spingendomi giù dal letto. Mi rialzai pronta ad urlargli dietro, e invece non appena lo guardai scoppiai a ridere, tanto da tenermi la pancia. Lui mi guardò storto, poi chiese cosa ci fosse di tanto divertente.

Sex Ed - Louis Tomlinson/Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora