Lesson 7 - First Time

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«Prendo il tuo silenzio come un segnale che sia andato tutto bene, vero?» chiese Louis dall'altro lato della linea telefonica, mentre io ancora faticavo a tenere gli occhi aperti. Ero stata violentemente svegliata dall'insistente rumore della vibrazione sul mio comodino, il mio cervello ancora alle prese con un paio di parenti e una sfilata in carrozza.

«Mmh che ora è?» Gli chiesi, senza nemmeno salutarlo e ignorando la sua domanda.

«Non mi dire che ti ho svegliata io Iv. Sono le due di pomeriggio!»

«E con questo? È stata una serata impegnativa e i miei sono a un'altra gara con Ashley, me lo meritavo questo riposo. E tu sei cattivo perché l'hai interrotto» Mi lamentai facendo labbruccio, per poi riflettere che Louis non poteva vedermi.

«Sei impossibile fiorellino. Scusa se ti ho svegliato - disse, per poi cominciare con l'interrogatorio che normalmente sarebbe spettato a me - quanto hai bevuto?»

«Il giusto, per non essere tesa, tu?»

«Ero al pub con Stan e gli altri Iv, cosa vuoi che abbia bevuto. Siete andati fino in fondo stavolta? Divento zio tra nove mesi?»

«No, e chi ti dice che ti permetterei di fare da zio ai miei figli? Sarebbe la loro condanna a morte.» replicai, rossa in viso, seguita dalla sua solita risata, e fui sicura che si stava coprendo la bocca. Louis sapeva come mettermi in imbarazzo anche solo con una frase.

«No ma spiegami, non avete fatto niente?»

«Mmh... Diciamo che... Lui è andato fino in fondo, questo è certo.» spiegai, cercando di trovare le parole giuste.

«Che vorrebbe dire..?» Mi incitò lui, invitandomi a continuare.

Gli raccontai tutto ciò che potevo ricordare, tra i suoi mhmmh per indicarmi che stava ancora ascoltando, poi quando terminai ci fu una pausa di silenzio.

«Sei morto koala?» gli domandai dopo diversi secondi, in cui tutto ciò che sentivo erano i rumori di sottofondo di casa sua.

«Mh no, pensavo... Cioè, siete andati nella zona dei privé, e lui ti ha fatta venire. In discoteca.»

«Sì» risposi semplicemente.

«E ti è piaciuto?» Disse interrogativo, probabilmente girandosi nel letto o sul suo divano.

«Sì» dissi di nuovo, dopo averci pensato un istante, riportando alla mente la memoria del piacere unico che Harry mi aveva fatto provare. Louis di nuovo rimase in silenzio, facendomi immaginare che stesse preparando nuove domande, poi sospirò leggermente.

«Bene, finalmente sei stata soddisfatta quindi» concluse, facendomi tirare un sospiro di sollievo. Tramite il telefono, potevo quasi vedere il suo sorrisetto.

«Esatto, questa volta niente genitori ficcanaso» dissi io, mimando il tono della sua voce.

«Posso darti un piccolo consiglio?»

«Sempre aperta ai consigli del mio professore, Lou»

«La prossima volta, cercate di aspettare di essere su un letto... È un po' più romantico, e sicuramente meno scomodo» disse, inducendomi a ridere, per poi concordare con lui.

«Comunque la festa la prossima settimana ci sarà, siamo tutti i benvenuti e potremo decidere noi se vestirci oppure no» gli comunicai, cominciando a scendere dal letto.

«Perfetto direi, il piano del vestito da cupcake è ancora in piedi... Sono tornate le mie sorelle, ci vediamo dopodomani a scuola va bene?»

«Non mi vestirò da cupcake Louis. Va bene, ci vediamo lunedì. Ciao koala, grazie per aver chiamato e avermi svegliata»

Sex Ed - Louis Tomlinson/Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora