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«quindi

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«quindi...ci siamo intesi?»

Sicheng afferrò i capelli corvini della ragazza e iniziò a sbattere la sua testa contro al muro, per almeno due o tre volte. La testa della ragazza iniziò a sanguinare, e lei respirava con affanno, come se avesse fatto una corsa a perdi fiato...beh effettivamente l'aveva fatta, ma aveva perso, il cinese era molto più veloce.

«voglio. una. risposta.»

Il muro stava diventando sempre più rosso, ma chi se ne importava? Sicheng viveva da solo, non aveva neanche amici, chi mai si preoccuperebbe ad andare da lui per vedere il sangue vicino alla parete di camera sua.

«starò lontana da Yuta, ti prego, mi trasferirò se è il caso, ma lasciami in pace»

Sicheng strinse i capelli della ragazza, tirandoli così forte da strapparli, li buttò a terra e mise le mani sulle spalle della ragazza, facendola cadere con la schiena sul pavimento freddo.

«non devi trasferirti, non devi stare alla larga da Yuta, e no...non ti lascerò in pace.»

Si mise a cavalcioni su di lei, bloccandole le mani, tanto quella ragazza era talmente stanca da non riuscire neanche a muovere un muscolo.

«c-che hai intenzione di fare?»

Chiese, con il terrore negli occhi mentre Sicheng prese una siringa con una strana sostanza all'interno.

«non ci si droga, che bimba cattiva.»

E in quel momento per la ragazza fu buio.

🔪

Sicheng buttò la testa all'indietro per sciacquarsi meglio i capelli, era decisamente troppo stanco, e tutte quelle sirene l'avevano di gran lunga stufato. Dopo aver drogato la ragazza, l'aveva messa nella sua macchina ed era andato fino al suo appartamento, dove l'aveva lasciata "buttarsi" giù...ops.

La questione venne presa come un suicidio, sopratutto per la lettera di addio che aveva scritto Sicheng, ed in tutto ciò lui era rimasto coperto, con un buon alibi. Non sarebbero mai arrivati a lui.

«forse dovevo mettere delle bottiglie di alcolico nella sua casa, avrebbe fatto più scena»

Disse sospirando appoggiando la testa al muro della doccia, mentre continuava ad alzare la temperatura dell'acqua.

«cazzo, è possibile che non esca più calda?»

Disse sbuffando, chiudendo l'acqua e uscendo dalla doccia mettendosi il suo accappatoio.
Quando uscì dal bagno notò la grossa macchia di sangue sul muro di camera sua e roteò gli occhi.

«possibile che abbia perso tutto questo sangue? Diamine, ci sono andato leggero»

E quel pomeriggio lo passò a pulire il sangue di quell'insopportabile ragazza.

❄️ | PRETTY LITTLE PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora