🔪Fourth🔪

101 22 1
                                    

Sicheng quella notte stessa si addormentò sul pavimento, affianco al giapponese, il mattino seguente fu il primo a svegliarsi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sicheng quella notte stessa si addormentò sul pavimento, affianco al giapponese, il mattino seguente fu il primo a svegliarsi. Toccò e accarezzò un po' i capelli del maggiore e, quando esso si svegliò, ovviamente, tentò di levarsi la benda dagli occhi. Notando poi che era ammanettato, e sopratutto che aveva le gambe e le braccia indolenzite per la potenza del sedativo che il cinese gli aveva somministrato.

Sicheng sorrise ancora, avvicinandosi a lui per abbracciarlo e stringerlo forte a sè. Il problema è che Yuta si dimenava.

«dove mi trovo?! Chi sei?!»

Non urlava, non ne aveva la forza, e questo fece intenerire ancora di più Sicheng.

«una persona ti rapisce e tu la prima cosa che vuoi sapere è dove ti trovi e io chi sono? Pensavo che tu fossi almeno un po' intelligente»

Sicheng ridacchiò e Yuta si appoggiò al muro con il fiato corto.

«almeno il perché...»

«mettiamo una regola, niente domande. Le cose le saprai quando te le dirò io»

E a quell'affermazione, Yuta continuò a dimenarsi e continuava a sentire i suoi occhi bruciare, come se volesse piangere. E i suoi polsi si graffiavano contro il manico delle manette...

«Yuta, così ti ferisci da solo...»

Disse fermandolo dal dimenarsi, non riuscendo del tutto.

«ok se la mettiamo cosí...»

Sicheng non voleva arrivare a quel punto, ma dell'altro sedativo era la sua unica opzione.

❄️ | PRETTY LITTLE PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora