❄️YuWin❄️
"non importa il tempo, il quando il dove e il come, sarai mio che tu lo voglia oppure no"
Dove Dong Sicheng ha un'ossessione per Nakamoto Yuta, il suo compagno di scuola.
🔪🔪🔪
BoyxBoy
Personaggi: Sicheng, Yuta, ...
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Yuta si svegliò dopo minimo altre cinque sei ore di sonno. Non vedeva nulla, le sue mani formicolavano (essendo addormentate da troppo tempo) e il suo fiato come sempre era molto pesante. Voleva piangere in quel momento, cosa aveva fatto per meritarsi quello? Voleva che tutto fosse un incubo, ad un certo punto decise di urlare, ma aveva la gola talmente secca che ogni parola sembrava un sussulto. Non mangiava da bene o male un giorno, non sapeva se fosse giorno o notte, come non sapeva quanto tempo avesse dormito. Sentì la porta cigolare, ritornò a sdraiarsi.
«ti ho portato dell'acqua»
"Yuta si muovette più velocemente del previsto, come per saltare verso Sicheng, e quest'ultimo si tirò indietro rovesciandosi un po' d'acqua addosso"
«hey! Cercavo di fare qualcosa di gentile»
Disse sbuffando. Yuta non disse niente, aveva il volto rivolto verso il basso. A questo punto a Sicheng venne una malsana idea.
«se ti faccio una proposta che comporta a farti riusare la vista, accetteresti?»
Yuta alzò nuovamente il capo.
«devi baciarmi.»
🔪
Yuta stette fermo per qualche secondo, per poi alzare lo sguardo verso Sicheng, annuendo. Non ce la faceva a non vedere nulla, era troppo spaventato da quel buio.
Sicheng ghignò, appoggiò il bicchiere a terra e si avvicinò delicatamente a Yuta e gli liberò una mano per farlo stare più comodo. Successivamente si avvicinò alle sue labbra appoggiando delicatamente le sue su quelle del giapponese, accarezzandogli poi le guance con i polpastrelli dei pollici. Yuta mise il suo braccio intorno alla vita del minore e dopo un po' Sicheng si staccò.
«chi avrebbe immaginato che avresti accettato...»
«la benda...»
Disse Yuta a bassa voce.
«Mh...sei troppo insistente, magari più tardi. Ora su, bevi»
Prese il bicchiere e glieli mise nella mano libera.
«sei così carino, Yuta~ e sopratutto sei proprio tutto mio!»
