🔪Third🔪

118 24 4
                                    

Sicheng iniziò a credere di essere diventato un vero e proprio genio, quell'idea che gli era venuta in mente era decisamente una delle migliori

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sicheng iniziò a credere di essere diventato un vero e proprio genio, quell'idea che gli era venuta in mente era decisamente una delle migliori.

Le persone continuavano ad avvicinarsi a Yuta, ovvio, lui attirava gente manco fosse una vera e propria celebrità. Allora pensò ad una cosa...

Come avrebbero fatto quelle persone ad avvicinarsi a lui, se lui non ci fosse stato?

Corse in bagno e si chiuse dentro ed iniziò a ridere, una di quelle risate sadiche e liberatorie, a Sicheng non capitava spesso, ma quando raggiungeva il culmine della disperazione allora non si poteva proprio trattenere.

Quel giorno pedinò Yuta fino a quando non scoprì quale fosse la sua casa e per fortuna non era così distante dalla propria. A quel punto il piano si poteva tranquillamente mettere in atto quella notte stessa, no? Non rimandare a domani ciò che puoi benissimo fare prima possibile.

Aspettò che si fecero le tre del mattino, a meno che Yuta non fosse un nottambulo allora in quell'orario poteva benissimo mettere in atto il suo piano.

Andò fino a casa di Yuta, forzò la serratura e iniziò a cercare la sua stanza. Era una casa nè grande nè piccola, a quanto pare viveva solo lui, meglio ancora per Sicheng. Arrivò finalmente alla stanza del giapponese, il quale stava dormendo tranquillamente abbracciato al suo cuscino.

"Finalmente"

Sicheng dopo tanto tempo sorrise e prese una siringa contenente del sedativo. Appena la punta di ferro sfiorò la pelle del giapponese, esso si aprì gli occhi. Allora Sicheng non fece altro che mettere l'intero ago all'interno della pelle, mettendo tutto il liquido contenente in quella siringa e Yuta non ebbe nemmeno il tempo per gridare, che si ritrovò a dormire più profondamente di prima.

Sicheng trasportò Yuta, con un po' di fatica, mettendolo nei posti posteriori della sua auto, portandolo in fine a casa sua. Imprigionato in una stanza, legato con un paio di manette alla gamba di un letto.

Il cinese era rimasto tutta la notte ad osservare il giapponese che dormiva tranquillo. In tutto ciò l'aveva bendato, e dato che aveva le mani occupate non si sarebbe potuto slegare.

«sei bellissimo Yuta»

Disse Sicheng ridendo da solo, accarezzando la guancia del giapponese.

«e sei sopratutto mio»

❄️ | PRETTY LITTLE PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora