CAPITOLO 2

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Eren aprì gli occhi , infastidito da una luce troppo forte puntata sulle sue palpebre.
Il castano si guardò in torno mettendo a fuoco e ricordarsi di quello che era successo il giorno precedente.
Si alzò dal letto andando verso la porta con lo scopo di cercare Hanji.

Trovò la bruna nella sala da pranzo in compagnia di altre persone intente a fare colazione«buongiorno Eren» esclamò la donna vedendo il castano nascosto dietro alla porta«vieni a sederti , non ti mangiamo» scherzò su Hanji facendo ridere i presenti.

Eren si sedette accanto ad una ragazza dai capelli corvini e occhi grigi , aveva dei lineamenti asiatici e la pelle era molto chiara , indossava una sciarpa rossa e l'uniforme di una qualche scuola prestigiosa «Eren» si presentò il ragazzo «Mikasa» rispose l'altra.

I due si fissarono negli occhi finché la corvina non prese parola «hai già incontrato quello scorbutico di mio cugino?» chiese lei avvicinando il viso a quello del castano diminuendo così la distanza tra i due «no-io» balbettò Eren imbarazzato e con le guance arrossate , era la prima volta che una ragazza si avvicinava così tanto a lui che era stato una sorpresa inaspettata.

«no. Ho deciso. Mi prenderò cura io di te Eren. Ti seguirò quindi non temere» dichiarò la corvina facendo confondere il castano«non c'è bisogno che lo segui Mikasa» replicò un ragazzo seduto accanto a Hanji che stava prima leggendo un libro« sono Armin!» esclamò lui arrossendo leggermente.

Armin aveva lunghi capelli a caschetto che gli arrivavano fino alle fine del collo , due grandi occhi azzurri brillanti e per finire aveva un naso leggermente arrossato , indossava la stessa uniforme di Mikasa , ma la sua era maschile , se non fosse stato per quella , Eren l'avrebbe scambiato per una ragazza.

«io sono Erwin Smith , il padre di questo giovanotto» disse un uomo biondo con delle grosse sopracciglia , accarezzando la testa bionda di Armin facendolo arrossire.
A quella scena l'espressione di Eren divenne triste e nostalgica ricordandosi di quando suo padre gli accarezzava la testa se faceva il bravo.
Gli mancavano i suoi genitori e molto.

Mikasa si accorse dell'espressione di Eren che subito non perse tempo ad aiutarlo nel suo modo.
Prese il pane dal suo piatto e lo infilò dentro alla bocca del castano in un colpo prendendolo alla sprovvista «mangia Eren» ordinò la corvina non mollando la presa dal pane mentre il castano si dimenava per mancanza d'aria «Mikasa lo stai strozzando!» urlò Armin cercando di fermare l'amica «Eren deve mangiare o non riuscirà a combattere» protestò la ragazza intanto Eren si era accasciato a terra «ma Eren non è un combattente! lascialo!»

Solo dopo l'intervento di Hanji e Erwin la corvina aveva smesso«stai bene Eren? Scusala , Mikasa proviene da una famiglia straniera di combattenti quindi non conosce ancora bene i modi da queste parti» disse Armin preoccupato «si-sto bene....» rispose il castano tenendosi la gola dolorante«mi spiace Eren io volevo aiutarti.....» balbettò Mikasa dispiaciuta dal suo gesto , si era coperta la parte inferiore del volto in segno che era spaventata della reazione negativa che avrebbe avuto il ragazzo.
Il castano la guardò per qualche secondo per poi alzarsi da terra , avvicinò la sua mano alla testa della ragazza accarezzandola«non ti preoccupare , non sono arrabbiato , ma cerca di non farlo più , ho rischiato di morire»Mikasa annuì con la testa quasi sul punto di piangere«non lo farò più»

«È tutto così carino , ma dovete andare a scuola! Eren va con loro» esclamò la bruna controllando l'orologio«andiamo Eren , ti faremo conoscere la scuola» Mikasa prese per un braccio il castano trascinandolo fuori seguito a ruota da Armin.

ᴛᴏɢᴇᴛʜᴇʀ ʀɪʀᴇɴ/ᴇʀᴇʀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora