CAPITOLO 5

317 38 6
                                    


Ciao ciao!! L'ho detto che avrei pubblicato ogni settimana;) ecco qui un bel capitolo appena finito di scrivere.
Prima che cominciate a leggere vorrei che promettete di non prendere le vostre falci , spade , forconi e altro con cui potreste uccidermi perché non vi piacerà😅-MA IO SONO FELICE DI AVERLO SCRITTO COSÌ*viene inseguita da Levi e Eren*

Few moment later

-I'M BACK!!!! Vi lascio alla lettura! Ciao ciao❤❤❤-

Attenzione c'è una piccola parte non pura quindi se vuoi capire la storia devi leggerla tutta se non vuoi perché sei troppo pura/o ti obbligo a leggerlo lo stesso!
(Anche se so che quelli che leggono la mia storia non è che siano tutti puri -3-)

Durante  gli ultimi giorni , Eren non riusciva a non pensare cosa provasse veramente per quell'uomo. Era confuso.
Non conosceva neanche cosa fosse quella strana sensazione al basso ventre che gli veniva ogni volta che incrociava il suo sguardo , aveva smesso persino di parlargli dopo l'ultima volta che avuto una piacevole conversazione , sapeva che non era giusto nei confronti del corvino che non aveva fatto niente , ma non riusciva più ad essere normale accanto a lui , balbettava , sentiva il corpo caldo e non smetteva di provare quella strana sensazione che gli veniva per ogni loro sguardo.
Non capiva più niente.
Gli capitava spesso di sognare il corvino nelle sue solite nottate(Non fraintendete) , non era del tutto sicuro che fosse lui ,  le immagini erano del tutto sfocate di un rosso scarlatto e non si capivano molto , ma sentiva una voce femminile urlare incessantemente il nome del corvino e di questo ne era sicuro.

«Eren!Eren mi stai ascoltando!?» urlò la corvina vedendo l'amico con lo sguardo altrove.
La ragazza stanca della distrazione del ragazzo lo colpì con una manata fino a farlo reagire«che cosa ti è preso Mikasa?!»urlò lui toccandosi nel punto colpito«ti abbiamo chiesto mille volte cos'hai oggi. Sei distratto  , pensieroso e non la smetti di sospirare. Ci stiamo preoccupando Eren» disse Mikasa con la sua solita calma , ma con una nota di preoccupazione«è tutto apposto….sono solo stanco….» rispose lui per poi salire nell'auto come ogni pomeriggio dopo scuola.

Mikasa e Armin rimasero comunque preoccupati dal comportamento del castano , soprattutto la corvina che teneva un sacco a lui come se fosse parte della sua famiglia , ma decisero che era meglio dare tempo al ragazzo così che potesse riordinare i suoi pensieri.

Eren percorse le scale che portavano al corridoio dove c'era la sua camera ma si fermò quando passò davanti alla porta della camera di Levi.
Una grande voglia di vederlo invase la sua mente. Voleva stare al suo fianco , sentire dalle labbra del corvino uscire il suo nome e la sua delicata mano toccargli i capelli , gli mancava così tanto sentirsi chiamare "moccioso" e vedere il suo sorriso , non riusciva più a stare così tanto lontano da quella persona.

Avvicinò la mano alla maniglia per girarla , ma il corpo non smetteva di tremare e la coscienza mandare continui allarmi.

"Vuoi vederlo no? Che aspetti girala!"

Si rimprovero da solo , ma senza nessuna efficacia perché decise di arrendersi e andarsene nella sua camera continuando a dire a se stesso.

"Gli parlerò domani"

Arrivato nella stanza si buttò nel letto senza un minimo di grazia , peggio di un elefante.
Prese il cellulare tra le mani controllando le notifiche«nessun messaggio….»disse buttando il cellulare dall'altra parte del letto matrimoniale.

Erano passate alcune settimane da quando i suoi genitori erano partiti per la California , ma da quel giorno non lo avevano più contattato e questo lo faceva preoccupare.
Le sue paure crescevano sempre di più pensando a cosa fosse potuto accedere ai suoi genitori , aveva paura che fossero stati coinvolti in un qualche incidente o che avessero avuto problemi con la rete , ma la cosa che lo preoccupava di più era il fatto che non lo volessero più.
Delle lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi a quel pensiero , si sentiva patetico in quel momento , voleva sprofondare e non farsi più vedere.
All'improvviso sentì  il dolore al ventre ritornare colpendolo dritto allo stomaco come se fosse una pallottola di una pistola , il corpo cominciò a diventare caldo e la vista offuscarsi.

Si piegò in due mettendosi in una posizione fatale tenendo lo stomaco stretto credendo che avrebbe così alleggerito il dolore.

Qualcuno bussò alla porta fermando il pianto del ragazzo costringendolo poi ad andare ad aprirla anche se sentiva il corpo dividersi a metà.
La aprì e si trovò faccia a faccia con due pietre grigie«Levi-san…..» sussurrò Eren sorpreso«ehi»disse solamente con quella sua espressione impassibile , ma leggermente addolcita.

Il corvino notò l'arrossamento intorno ai suoi occhi e alle sue guance.
Avvicinò la mano al suo viso accarezzando i contorni delicatamente«moccioso , perché hai pianto?»chiese lui con un tono dolce«non è niente….» rispose guardando altrove cercando di non incrociare più il suo sguardo«guardami quando parli»
Eren non fece quello che disse Levi facendolo così irritare«Eren» lo prese per il mento costringendolo ad un contatto visivo«cosa ti prende? Perché continui ad ignorarmi?»

«per favore io non voglio tutto questo….» disse quasi sul punto di piangere«parla chiaramente»
Eren cercò di liberarsi dal contatto del corvino , ma lui lo prese per il braccio«parla Eren. Dimmi cosa ti prende!» sbraitò Levi stringendo più forte la presa.
All'improvviso la presa del corvino diminuì sentendo un dolce odore nell'aria capendo di cosa si trattava«Eren tu…..dannazione....» chiuse la porta di colpo per poi spingere il castano sopra al letto.
Si mise sopra di lui a cavalcioni bloccando i suoi polsi con la destra mentre con la sinistra la infilò sotto la  maglietta fino quasi ad arrivare al capezzolo del castano.
Cominciò a lasciare umidi baci verso l'inizio del collo facendo gemere il ragazzo sotto di lui«Levi-san….smettila….Ah-bast~ah…» supplicò Eren con il fiato corto  e eccitato , ma ancora spaventato dal comportamento del corvino.

«smettila!» urlò cercando di spingerlo via , ma la voce li morì in gola quando incrociò due accessi rubini fissarlo«Levi-san…» il castano cercò di allontanare il corvino da se spaventato , ma non poté muoversi per colpa del peso del maggiore.
Levi aprì la bocca e morse in un colpo secco il collo del ragazzo che lanciò un urlo dal dolore.
Le lacrime invasero il viso di Eren mentre le forze cominciarono a sparire dal suo corpo.

"Sto per morire….."

Pensò prima di chiudere gli occhi.
All'improvviso sentì nella testa una voce che lo incitava di combattere , di non fermarsi e di andare avanti.
Un incredibile forza di volontà lo invase e
con le ultime forze rimaste scagliò un calcio nelle parti dove il sole non batte riuscendo così a liberarsi.
Levi cadde a terra dolorante con il labbro ricoperto di sangue , ma neanche quel calcio riuscì a fermarlo che saltò un'altra volta contro Eren spaventato e senza più forze.

Fu l'intervento di una porta sbattere contro il muro e una Hanji attrezzata di mascherina e kit d'emergenza a fermare il corvino ormai impazzito«Levi calmati!»urlò infilando una pillola bianca dentro alla bocca dell'uomo.
Gli occhi di Levi ritornarono del solito grigio metallico e Hanji lanciò un sospiro di sollievo«cosa mi è…..» sussurrò lui non capendo quello che era successo.
Guardò in direzione del castano che era raggomitolato sul letto con le mani strette sul collo mentre le lacrime gli riempivano il viso«Eren!»urlò Levi correndo verso il ragazzo , ma che venne subito fermato dalle urla del castano«non ti avvicinare! Stammi lontano!»

Il cuore del corvino si spezzò in mille pezzettini sentendo dire quelle cose che cominciò a tremare.
Più lui si avvicinava , più il ragazzo si allontanava«no….aspetta non è come-ascoltami Eren io….» non riusciva più a parlare per quanto fosse disperato.
Hanji prese per una spalla il corvino non riuscendo più a vedere quella patetica scena«lascia stare ci penserò io ora. Per il momento stanne fuori»
Levi chiuse le mani in un pugno fino a fare diventare le nocche bianche più di quanto erano«Levi ho detto di uscire» disse Hanji arrabbiata , lui sapeva che quando la bruna si arrabbiava non era bene contraddirla così decise ad andarsene.
Con fatica uscì dalla camera e ad ogni suo passo sentiva un ago conficcarsi dentro a sé , ma non solo il suo , anche Eren si sentiva allo stesso modo quando vide che Levi se ne stava andando.

BENE È FINITO QUESTO CAPITOLO!

Alluora....voglio ringraziare tutti quanti voi per aver fatto arrivare la mia storia sui 200 visualizzazioni/ I'M SO HAPPY!!!!!/ vi sembrerà banale , ma per me è un grande traguardo!

GRAZIE A TUTTI PER L'AIUTO

(Se state leggendo quelli che hanno aggiunto ai vostri elenchi di lettura la mia storia e quelli che votano sempre....... IO VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO)

Lo sclero è finito=3=

Grazie per l'attenzione!

ᴛᴏɢᴇᴛʜᴇʀ ʀɪʀᴇɴ/ᴇʀᴇʀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora