Capitolo 4.

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Mentre avanziamo sul carro mi tranquillizzo.

Non possono uccidermi prima dell'Arena, giusto?

Katniss è al mio fianco. Non ne sono sicuro, ma credo stia tremando.

Inaspettatamente afferra con violenza la mia mano e la stringe con forza. Se non sapessi che sta morendo di paura crederei che il suo scopo sia spezzarmi qualche dita.

Tutti stanno osservando noi, ormai. Tutti increduli e sbalorditi dai nostri costumi di fuoco.

Pian piano Katniss allevia la presa, ma inspiegabilmente arrivo a stringere la sua mano più di quanto stesse facendo lei qualche secondo fa. Allora provo a rilassare la mano ma lei dice: -No, non lasciarmi andare.- resto immobile alle sue parole, mentre stringo la sua mano ancora più forte -Ti prego. Potrei gruzzolare giù da questo coso.

Giunti sotto il balcone su cui attende il presidente Snow, i cavalli che trainano i carri si fermano. Il presidente fa un breve discorso e poi i carri tornano indietro.

Haymitch e Effie ci aspettano nel Centro di Addestramento, dopodichè, Effie, ci scorta nelle nostre comode suite di ultralusso.

La mia stanza era più grande di tutta la mia casa al Dodici.

Capitol City non ha badato a spese su nulla, per i tributi.

Persino le docce, hanno svariate opzioni tra cui dover scegliere. Puoi scegliere di fare solo lo shampoo, oppure usare un'altra dozzina di prodotti, ma puoi anche semplicemete scegliere di lavarti solo con l'acqua.

Io scelgo di lavarmi solo con un sapone dalla profumazione di rose.

Mi metto una maglia verde a maniche corte e un pantalone blu, e mi avvio al tavolo per la cena.

A tavola siamo in quattro. Io, Haymitch, Effie e Katniss, che deve ancora arrivare. Eppure, il tavolo è grande a sufficienza per trenta persone. Pieno di cibi di ogni genere.

Ma io scelgo di mangiare una semplice minestra.

Quando arriva Katniss, iniziamo a cenare. Ha gli occhi troppo gonfi, troppo lucidi. All'improvviso vedo la ragazzina di sei anni per cui mi presi una cotta. Piccola, indifesa, e con una sorella sulle sue fragili spalle.

-Mmh. Quindi chi sarebbero i Favoriti? Uno, Due e Quattro, giusto?- butto lì.

-Sì. Loro si allenano in un accademia speciale fino ai diciotto anni, e poi si offrono volontari.- risponde Haymitch.

-Ma, Peeta, lei parla?- mi chiede indicando Katniss, che alza il suo sguardo fino ad allora concentrato sul suo stufato.

-Certo...certo che parlo Haymitch...è solo che...- si interrompe lei.

-Solo che? Ragazza parla ora che hai ritrovato la voce- la incita Haymitch -Solo che non riesco a non pensare a mia sorella...e a mia madre, e a quell'Arena, dove tra qualche settimana morirò- dice Katniss alzando il tono verso la fine.

Non preoccuparti, penso, io farò di tutto per salvarti.

-Beh. Sai usare l'arco. Non è poco- dico.

-Sì, Peeta, so usare l'arco. Ma con gli animali, non con le persone- dice voltandosi verso di me.

-Almeno tu qualcosa la sai fare- ribatto.

-Ma scherzi? Tu butti in aria sacchi di farina da mezzo quintale. Sei forte, Peeta- aggiunge.

-Ma tu, se troverai un arco, avrai maggiori possibilità di vincere e...

-Non ho possibilità di vincere! Nessuna!- mi interrompe -Sai che diceva Gale? Che al Forno giravano delle voci sul vincitore. Che potrebbe essere uno di noi. Ma quelle voci non si riferivano me, erano su di te.-fa una pausa, guarda nel suo piatto e aggiunge:- Gale ha detto: È uno tosto, quello.

Sono quasi furioso con Katniss. Non so il motivo. Ma il suo cercare di convincermi che io potrò vincere, mentre lei non ha speranze ha qualcosa che non riesco a capire, ma mi irrita. Mi alzo da tavola, senza aver finito la mia minestra -Non ho più fame-annuncio, e mentre percorro il tratto dalla sala da pranzo alla mia camera mi ricordo del pane, di Katniss affamata di mia madre sbraitante, della pioggia e di quanto a tutti i costi io debba salvare quella ragazza.

Scrollo la testa, cercando di far andare via quel pensiero, così da poter dormire un po'.

Così mi spoglio, non metto il pigiama.

Mi infilo sotte le coperte e cerco di dormire. In vano.

E se fosse andata diversamente?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora