Capitolo 5.

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Nei miei sogni stanotte c'è Katniss. Nell'arena. Corre e corre, inseguita da qualcosa a cui non riesco a dare un nome. Viene assalita dal suo inseguitore e divorata, lentamente. Io assisto alla scena. Faccio un passo per raggiungerla, ma il mio piede non tocca terra. Cado nell'oscurità. Scendendo sempre più giù. Sono nel vuoto. Un vuoto che non ha una fine. Ma mentre scendo le urla di Katniss rimbombano tutt'intorno a me. Mi sveglio. Non urlo o roba del genere. Di solito non lo faccio mai quando ho un'incubo. Mi sveglio sepre di colpo, terrorizzato da ciò che ho appena visto, come ora.
Mi sono un po'abituato a incubi del genere. Mi visitavano sempre nel periodo pre-mietitura. Ma ora non avrò più un periodo pre-mietitura. Sono un tributo. E devo morire da tributo.
Tutta la notte mi giro e rigiro nel letto finché non accetto l'idea che sarà una notte insonne. Faccio un giro per l'attico.
Alla porta della stanza di Katniss, la apro con cautela, ma questa schricchiola leggermente ed ho paura di svegliarla. Mi sento sollevato nel vederla lì. Perché, anche se sapevo che quello era solo un incubo, l'idea di perderla, mi terrorizza.
Nonostante sia terribilmente furioso con lei, non riesco a non pensare a quanto sia bella. E mentre la guardo, mi sembra di sentire la sua voce mentre canta la canzone a lezione di musica anni fa. Quando eravamo bambini, la ascoltavo sempre con estrema attenzione. Cercavo di capire se le ghiandaie imitatrici smettevano di cantare per ascoltarla. E lo facevano. Ogni volta.
Gli sfioro la treccia scompigliata e torno nella mia camera. Ci resto per il resto della notte, senza dormire, semplicemente ricordando momenti che non torneranno più.
Vado a fare colazione.
C'è solo Haymitch seduto alla tavola.
-Oh ragazzo, dormito bene?- mi chiede come per prendersi gioco di me.
-Fossi in te partirei col chiedermi semplicemente se ho dormito- dico.
-E l'hai fatto?- domanda.
-No.- rispondo.
-E cos' hai fatto, ragazzo- mi dice con un sorriso.
Mi ha visto, penso. Ieri mentre entravo nella camera di Katniss, deve avermi visto. E ora come mi giustifico?
-Ho fatto un giro- dico evasivo.
-Per l'attico?- insiste.
-Sì, Haymitch, nell'attico- dico, chiaramente seccato.
-Oh, e cosa facevi? Fissavi i corridoi? Le porte?- continua.
No. Le aprivo, le porte.
-Insomma, Haymitch, cosa vuoi sapere?- mi rassegno.
-Nulla, nulla. Stavo chiedendo. Non capisco perché tu non mi voglia rispondere- dice mentre fa un sorrisetto. Non capisco perché non me lo dice e basta. Perché vuole farlo anmettere a me.
-Sono entrato in camera di Katniss- ammetto.
-Oh, davvero? Non posso crederci, ragazzo- dice scoppiando in una fragorosa risata.
-Piantala- ribatto, mentre prendo una sedia.
-E, da quando hai una cotta per lei?- chiede facendosi più serio.
-Io non...-inizio.
-Oh, suvvia ragazzo, non sono un completo idiota, sai?- mi interrompe lui.
-Non credo siano affari tuoi- replico. Poi però vuoto il sacco. Dico tutto. Non so per quale motivo. Forse ho bisogno di parlarne con qualcuno prima di morire là dentro. -Nove anni. Eravamo a lezione di musica. Lei cantava- e poi ho raccontato della sua voce, di come zittisse le ghiandaie e di come io me ne innamorai.
-Bella storia ragazzo, peccato tu la debba uccidere per vivere- aggiunge.
Infatti, caro Haymitch, io non voglio vincere.
-Ho altri piani- butto lì.
-Peeta- il tono di rimprovero nella voce di Haymitch mi dice che ha intuito i miei piani.
-Haymitch- gli faccio, imitando la sua voce.
-A te la scelta- dice con un tono calmo, esitando all'inizio. Forse voleva dirmi che avrei potuto vincere. Poi avrà pensato che a lui non fa differenza. Se sia io che Katniss morissimo, lui non riceverebbe niente. E varrebbe lo stesso se uno dei due vincesse.
-Lei non lo sa, vero?- domanda, tornando al discorso di Katniss.
-Già- rispondo.
Haymitch sta per chiedermi altro, ma si accorge che stiamo per avere compagnia.
Ha una camicia da notte di un azzurro sbiadito. I capelli sistemati alla meglio e un'aria pesantemente stanca. Ha dormito? Se non l'ha fatto, allora, mi ha sentito entrare.
-Alla buon ora- dice Haymitch.
-Scusa...Haymitch...ero davvero stanca- risponde, e conclude con uno sbadiglio.
-Non preoccuparti, dolcezza, vieni a fare colazione- la invita lui.
-Hai dormito, almeno?- chiede con un tono di rimprovero.
-Direi di averci provato- risponde Katniss.
Fantastico. Mi ha anche sentito.
-Incubi?- chiedo evasivo.
-Già- accenna.
-Oh, sono lieto di informarti che per il signorino è stato lo stesso. Vero, Peeta?- binfonchia Haymitch.
-Verissimo- annuncio. -Diciamo che loro son particolarmente legati a me- mi fissano perplessi. -Gli incubi, intendo- dico, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, e lo è.
-Sai, c'è una fantastica terrazza sopra al Centro di Addestramento. È meraviglioso ciò che riesci a vedere da là. Ieri sera ci sono andata, per un po'. Mi sono rilassata- dice Katniss.
-Grazie. Ci andrò- annuncio. -Chissà quante cose meravigliose mi restano ancora da vedere...
-Passiamo alle cose importanti- taglia Haymitch. -Volete essere allenati in coppia o separatamente?- chiede.
-Perché dovremo volerci allenare separatamente?-chiedo io.
-Perché uno di voi due vorrebbe non far sapere all'altro una sua mossa speciale, un vantaggio, insomma- si ferma, ci fissa e conclude dicendo: -Ma non mi sembra questo il caso. Iniziamo domani- sorride e ci lascia soli.
-Peeta..- la luce guizza negli occhi grigi di Katniss, e ricordo la prima volta che incrociai il suo sguardo. Sfuggente e allo stesso tempo meraviglioso.
-Si Katniss?
-Volevo..io..io volevo scusarmi per ieri..ma io credo davvero quello che ho detto.
-E io credo davvero ciò che ho detto io- rispondo freddo -Ma scusa anche tu
-Dovremmo andare ad allenarci- dice.
-Già, è quasi ora, vado a vestirmi-
-Vado anch'io- conclude.
Mi sto avviando nella mia camera e -Peeta..-quasi sussurra Katniss
-Ehi- mi volto.
Scuote la testa -No, nulla.
-Okay- sorrido.
Un po' strana la ragazza.
Metto il completo per l'allenamento e vado al l'ascensore, là ci trovo il mio mentore e Katniss.
-Pronti?-chiede Haymitch.
Guardo Katniss, mi fa un cenno e rispondo: -Si, pronti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2015 ⏰

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